22 novembre 2007

Ciò che facciamo in vita, riecheggia per l'Eternità

Ode alla vita, e ad ogni piccolo istante che passa.

Ode alla vita, alle gioie e ai dolori, alle delusioni e al giubilo di quegli attimi che sono eterni, seppur finiscono in un qualche minuto o in qualche secondo.



Ode alla vita, rimescolio di emozioni e sensazioni, uniche, che non tornano e che non possono essere descritte, nè trascritte, nè ascoltate, ne musicate, ne dipinte, ne disegnate... ma solo ascoltate, con attenzione profonda, profondo rispetto, ammirazione, proprio come un innamorato guarda e ammira la sua donna, nel silenzio, con uno sguardo sereno e contento ma meravigliato ed eternamente grato.

Eternamente grato all'Eterno. Come si può ripagare il dono della vita?

Non si può stare fuori o distaccati dalla vita, dagli eventi, dalle situazioni cercando di preservarsi, di salvarsi: chi fa così, perde. Perde quell'attimo che passa e non ringrazia, aspettando giorni migliori di questi per ringraziare, vivere e cantare. Ma non c'è giorno migliore di oggi, per cantare, per assaporare i colori, le emozioni ed i sapori che questo tempo concede. Non c'è pioggia che ritorni, non c'è sole che ci abbronzi definitivamente, non esiste strada sulla quale passeremo o potremo passare ancora una volta come quella volta, perchè niente sarà mai uguale a prima. Tutto si evolve, tutto si trasforma, ogni cosa, ogni essere, ogni creatura, ogni essenza, ogni situazione.

Occorre mescolarsi, diventare parte delle situazioni, occorre incarnarle, sentirle a pelle, sentire la pelle che ha i brividi, dal bene e del male che sente e a cui assiste. Occorre sporcarsi le mani, occorre lasciare che il sangue circoli nelle nostre vene "a quante n'ha" cioè per quanto il sangue possa circolare forte in queste vene, giungendo al limite, quando stanno per scoppiare. Occorre farsi i muscoli ed usarli, ed usarli bene. Occorre farsi i polmoni per correre, e correre forte, e non smettere mai lasciando che le gambe se ne vadano per conto proprio, senza controllo, fin quando non si cade a terra, stremati, sfiniti, sfiancati. Ed è allora, quando tutto sembra finito, terminato, e siamo senza energie, che il nostro limite ci fa sdraiare in terra e ci fa, per forza, alzare gli occhi al Cielo, e scrutare e osservare l'Infinito che sempre, costantemente, ci guarda, ci ammira, ci ama. "Te canti il nostro cuore, te adori il nostro Spirito!". E così ricambiare quello sguardo di Dio che è sopra di noi, di fianco a noi, intorno a noi, dentro di noi, il quale spinge, asseconda, aiuta, sprona, incoraggia, vince e trionfa.

E nel gaudio e nel giubilo del nostro cuore, ci si sente quasi venir meno da cotanto Amore e da cotanta bellezza, indescrivibile, inesprimibile, incalcolabile, impensabile, quasi insostenibile per un essere umano. E rimembrano nella mente le estati sotto casa, quando eri bambino ed il sole ed i campi, e gli amici e l'aria sana, e quel soffio di Dio che già spirava in tutto, erano le uniche cose per cui vivevi, tutti i giorni, la mattina, il pomeriggio e dopo cena. Giorno dopo giorno, senza stancarti, senza stancarti mai di desiderare un altro giorno d'estate dopo al giorno appena concluso, perchè di divertirci non ci si stanca proprio mai, nè di prendere il Sole in faccia, e La Luce, e l'Aria Buona.

Ode alla vita, canto Eterno, fatica quotidiana, sudore e denti stretti. Non aspettare domani, combatti oggi, oh uomo e conquista la tua libertà. La libertà di essere e di agire per quel che sei, senza vergogna, senza ripensamenti, senza essere chini con la faccia o terra e senza essere superbi ed altezzosi con lo sguardo di chi sa e non si rende conto di "non sapere proprio niente".

Oh uomo, uomo potente e fragile, vivi da uomo! Vivi da uomo retto! Con il volto in alto, gli occhi dritti, il busto dritto, la coscienza dritta, il cuore che batte forte. Emozionati! Lascia che le emozioni ti travolgano, lascia che l'ebrezza dello Spirito ti prenda e non chiudere il tuo cuore, ah no, non lo fare, faresti il più grosso sbaglio della tua vita, il più grosso errore che però, per fortuna, forse non ti accorgeresti nemmeno di fare e dunque, in fondo, saresti anche giustificato. Vivi con la semplicità di un contadino di campagna, abituato alla fatica, ma con l'intelligenza di un saggio pellerossa e lo Spirito di un santo. Vivi e non lasciarti ingannare da chi non ama la vita, vivi e lascia vivere gli altri, dona libertà e conquista il tuo tempo, le tue ore. Compi le tue scelte con coraggio ma mettile sempre in forte dubbio ed osservati e controllati, ma poi taglia le catene e butta giù i portoni che sono dentro di te e lascia entrare e lascia uscire ciò che deve passare dalla porta del tuo cuore.

Non si finisce mai di imparare, nè oggi, nè domani, nè dopo domani. Anche quando saremo sulla porta, tra questa vita e l'altra, dovremo ancora imparare, ma quando avremo imparato l'Eterno, questo non lo si perde mai e nessuno può mai portarlo via ad un altro! Quando saremo Sulla Soglia riascolteremo quel canto Eterno che viene da di là, dalla nostra eredità, da ciò che ci attende, tutti quanti, risentiremo qualcosa di familiare, riscopriremo qualcosa che già conosciamo e che risveglierà, dentro di noi, il sapore della Vita Eterna, del Regno di Dio in mezzo a noi, del Regno di Dio in noi: ci sentiremo a casa, alla casa del Padre, nella nostra casa, quella che già abbiamo abitato, dove abbiamo dormito, mangiato, bevuto, ci siamo sfamati e abbiamo placato la nostra sete di infinito. Quella dove abbiamo giocato, riso, scherzato, là dove abbiamo peccato e ci siamo macchiati di ogni putridezza e bassezza umana. Là dove avevamo già incontrato Misericordia, Potenza di Dio, Eterno Splendore, Purezza e Libertà. Ma qui, adesso, senza limiti, siamo giunti al Senza Fine, al Senza Limite, al Tutto e al Niente mescolati assieme in un'unica realtà, al Canto finale ma che è anche il Canto iniziale.

Il canto di Dio. E la nostra voce si unisce al coro, già esistente, di coloro che cantano Colui Che Canta, di coloro che Adorano Colui Che Adora il Nostro Spirito, di Colui che Vive, che dà la Vita, che ridona la Vita e che è Vita. Vita che canta Vita, Amore che canta Amore, Voce che si unisce alla Voce della Voci, molto più potente di ogni altra Voce esistente, Voce che non ha giornali che la scrivano o che la riportino e che non trova posto nei telegiornali e nelle radio. Voce che però, presente e Viva, si fa sentire, nei nostri cuori, qui dove scrivo, lì dove leggi, di fianco a me, di fianco a te, e anche molto, molto, molto lontano da noi e dalle nostre esistenze, in cuori che non conosciamo e che nemmeno immaginiamo che esistano, e che cantino. Ma esse cantano, anche più forte di noi, nel loro silenzio. Ed il loro canto, alla pari del nostro è ascoltato, meditato, adorato.

Ode, ode alla vita. Lode, lode alla Vita. Ciò che facciamo, oggi, riecheggia per l'Eternità.

7 commenti:

  1. Forse è proprio così.
    Forse riecheggia per l'Eternità.

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  2. Ho i brividi sulla pelle e sto piangendo... quello che hai scritto mi ha colpito molto... ritrovo nelle tue parole lo stesso contatto col Cielo che vivo ogni giorno e permanea la mia intera esistenza... questa vita è un dono troppo meraviglioso e a volte rischiamo di sciuparlo non godendone appieno... Lode a un così meraviglioso Creatore che ha serbato per noi sì splendidi doni...
    Grazie immensamente per le tue parole...Noemi

    PS:sei invitato sulla mia Isola che non c'è quando vuoi..

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  3. @demi4jesus: felice di conoscerti Noemi! :D Sono passato dal tuo blog, davvero molto carino... e dalle tue parole s'intende bene che, anche te, sei un'innamorata della Vita. Sono contentissimo di averti fatto piangere, è bello far piangere per condividere un pensiero ed un'emozione forte vissuta sulla propria pelle, portata dentro il cuore e custodita gelosamente durante il traffico, il rumore, il caos e le difficoltà quotidiane.

    Passerò molto spesso dalla tua isola che non c'è... anche se in realtà, mi sembra proprio che già ci sia :)

    Un augurio immenso di bene per te, un abbraccio grande, tutto il bene possibile.

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  4. :) un grande grazie per tanta accoglienza... un salutone... Noemi

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  5. bellissimo post lore, non ho parole.

    Nell'eternità ci ritroveremo anche a gioire dei doni e delle vittorie che ciascuno di noi avrà riportato nella sua vita, ogni volta che avremo lasciato spazio a Gesù e lui avrà lottato, sofferto e vinto per noi e con noi!

    ode alla vita!! Giochiamocela fino in fondo! Ti auguro ancora ogni bene!!!

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  6. @psalva: non vedo l'ora di partecipare al "grande banchetto" dove davvero spero di essere invitato e dove spero di meritare un posto. Voglio anche invitare un sacco di gente per quel'appuntamento, voglio che sia una grande festa :D per tutti! Mi sono sempre piaciute le cene e compagnie varie... perchè dovrei perdermi questo incontro spettacolare? ;)

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