Chi lascia la strada vecchia per la nuova...
...sa cosa lascia ma non sa che cosa trova!
Vecchio detto delle mie parti, davvero saggio. E in questi tempi di ripartenze mi fa pensare un po'.
Chi lascia la strada vecchia per la nuova...
...sa cosa lascia ma non sa che cosa trova!
16 Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo squarcia il vestito e si fa uno strappo peggiore. 17 né si mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti si rompono gli otri e il vino si versa e gli otri van perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l'uno e gli altri si conservano (Mt 9)
26 Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27Chi non porta la propria croce e non viene dietro di me, non può essere mio discepolo. (Lc 14)
37 Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; 38 chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. (Mt 10)Ma se tanto tanto abbiamo dentro al cuore il desiderio di qualcosa di più, saremo presto sommersi da un otre di vino nuovo e ancora di più, diverremo anche noi un'otre per contenere tanto vino quanto possiamo per poterlo donare agli altri ed insieme essere sempre briachi, ovvero nella Gioia Vera.
37 Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; 38 chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. 39 Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. (Mt 10)
Amore non sente peso, non conosce fatica, vuol far più di quello che può, non si lascia fermare dall’impossibilità, perché pensa che tutto gli sia possibile e permesso. Amore è quindi capace di tutto e compie molte imprese e sovrasta ogni sentimento, mentre chi non ama rinuncia e si accascia. Amore è vigilanza e, pur nel sonno, veglia. Affaticato, non si stanca; represso non si lascia soffocare; minacciato non si turba ma divampa più alto come una splendida fiamma, e passa oltre sicuro.
Tommaso da Kempis ( chi è? )
10Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti,
ma quasi tutti sono fatica, dolore;
passano presto e noi ci dileguiamo.
(Salmo 90 (89) Preghiera. Di Mosè, uomo di Dio.)
11Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l'abito nuziale, 12gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz'abito nuziale? Ed egli ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti" (Mt 22)
Il Signore concesse a me, frate Francesco, d'incominciare così a far penitenza: poiché, essendo io nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia.
E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d'animo e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo.
E il Signore mi dette tale fede nelle chiese, che io così semplicemente pregavo e dicevo: Ti adoriamo, Signore Gesù Cristo, anche in tutte le tue chiese che sono nel mondo intero e ti benediciamo, perché con la tua santa croce hai redento il mondo.
Poi il Signore mi dette e mi dà una così grande fede nei sacerdoti che vivono secondo la forma della santa Chiesa Romana, a motivo del loro ordine, che anche se mi facessero persecuzione, voglio ricorrere proprio a loro. E se io avessi tanta sapienza, quanta ne ebbe Salomone, e mi incontrassi in sacerdoti poverelli di questo mondo, nelle parrocchie in cui dimorano, non voglio predicare contro la loro volontà.
[ tratto dal Testamento di S. Francesco d'Assisi ]
Si tratta del procedimento di stesura per raffinamenti successivi anche detto top-down. Quando la complessità del problema da risolvere cresce, diventa difficoltoso tenere conto contemporaneamente di tutti gli aspetti coinvolti, fin nei minimi particolari, e prendere contemporaneamente tutte le decisioni realizzative: in tal caso sarà necessario procedere per approssimazioni successive, cioè decomporre il problema iniziale in sottoproblemi più semplici. In tal modo si affronterà la risoluzione del problema iniziale considerando in una prima approssimazione risolti, da altri programmi di livello gerarchico inferiore, gli aspetti di massima del problema stesso. Si affronterà quindi ciascuno dei sottoproblemi in modo analogo.
(dalle dispende di un manuale del linguaggio di programmazione C)