27 febbraio 2008

Era capace di passione?



Vivere con passione la propria vita
Cosa posso scrivere della mia vita, e cosa è già scritto?

Perchè è impossibile dire, a mio avviso, che non esista un destino, un fato, una storia della nostra vita già pensata... che per alcuni lo scrittore è Dio mentre per altri non si capisce bene chi sia. Però alcuni, pur non chiamandolo Dio, credono in questo scrittore di destini il quale dirige i nostri giorni in modo davvero incomprensibile ai nostri limitati sensi umani.

E non si capisce e non si comprende davvero dove conduca a volte la strada, nè perchè si finisca in un posto, nè perchè si conosca quella o quest'altra persona e nemmeno perchè a volte capitano quell'insieme incredibilmente strano di coincidenze che fanno scaturire nuove situazioni, amicizie ed amori.

Ed in questo incedere della vita, che passa quasi davanti a noi senza toccarci a volte, o che talvolta ci fa un fischio e ci dice "monta su, vieni con me!", mi domando cosa un uomo possa scegliere e cambiare e cosa invece, purtroppo, non è in suo potere. A volte si prova a cambiare tutto, fare e disfare, progettare e realizzare accorgendosi però che tutti i nostri sforzi hanno prodotto solo un decimo di quello a cui aspiravamo e per cui abbiamo combattuto. Dove va a finire il nostro sforzo, a cosa servono i nostri gemiti, le lotte vinte e quelle perse, i giorni andati e le fatiche quotidiane?

Posso scegliere se bere il caffe con lo zucchero o senza, sempre che possa permettermi di bere un caffe al giorno. Posso scegliere se acquistare qualcosa oppure no, ammesso che abbia i soldi necessari. Posso scegliere se uscire o starmene in casa, sempre che viva in un paese dove ci sia una certa libertà, una certa sicurezza economica, una certa sicurezza politica.

Ma non posso scegliere se incontrare una certa persona e se incontrarla in un dato momento o in un altro. Non posso scegliere se gli altri staranno bene o male assieme a me anche se con i miei comprotamenti potrò sforzarmi di farlo, ma senza nessuna garanzia nè certezza. Non posso scegliere se vivere o morire, se ammalarmi o stare bene anche se con un certo stile di vita "dovrei starmene nella media" ma senza nessuna assicurazione che ciò accada. Le cose più importanti davvero non sono alla portata di un uomo. L'uomo, dinanzi a molte cose, è impotente.

Ma se hai la possibilità di vivere, se hai ancora qualche possibilità e tempo e giorni dinanzi a te, non lasciare infiacchire le tue gambe e le tue mani ma riprenditi le tue forze e fa uscire nuove energie da te stesso: e usale quelle mani, usa le tue gambe se puoi, usa la tua testa, sempre, e credi. Credi. Se puoi, se puoi, vivi con passione.
Perchè la passione è energia vitalizzante ed un giorno da leone ne vale 100 in sordina.

15 commenti:

  1. si, ma è bello non avere il controllo totale della propria vita altrimenti non ci sarebbe, almeno da parte mia, quella gioia di vivere..perchè "tutto sarebbe dovuto" invece nulla è dovuto..
    dobbiamo guadagnarcelo..
    :)

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  2. Lore la tua grinta è contagiante, ho le lacrime agli occhi...
    ricordo un verso della Bibbia che dice:
    "Tutto quello che la tua mano trova da fare fallo con tutte le tue forze..."
    E cerco di applicarlo in ogni cosa della mia vita... ma poi ci son momenti in cui la vita ci mette dinanzi dei ponti levatori... e noi dobbiamo attendere che questi ci consentan di passare e andare oltre... e ci costringono all'attesa...
    o, altre volte, a cambiare strada...
    Quel che noi possiamo fare è avere gli occhi bene aperti, in modo da discernere quale sia la strada su cui stiamo camminando e sapremo procedere, se andiamo piano, ad ogni curva, ad ogni impedimento...

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  3. @elis: si si, da una parte hai ragione anche te... però mica è sempre facile essere, tutti i giorni, aperti alla novità. A volte mi sento così inchiodato al passato che davvero mi ci vorrebbero le tenaglie per staccare queste catene e correre libero e felice verso il nuovo, ed abbracciarlo, in ogni suo dettaglio! :)

    @demi4jesus: :) beh si è cosi... la vita è dura, durissima a volte. E ci sono situazioni intricatissime e davvero quasi non dipanabili... però ci si può sempre provare, e non da soli, ma con Dio, di cui conosci la Potenza! ;)

    E questi ponti levatoi che sono tirati su... beh non si può passare da un'altra parte? Non si può buttarlo giù a randellate o con dardi infuocati? Non esiste un sottopassaggio per entrare in questo benedetto castello? :) Vabbè... se proprio non ci sono altre possibilità allora bisogna avere pazienza ed aspettare... e chi lo sa, magari se quel castello è chiuso, per un po' o per sempre ci sarà un motivo, magari qualcosa che non capiamo adesso. Chi lo può dire... e poi a casa mia si dice... corte e re che non ci vuole, corte che non ci merita! Il detto sarebbe proprio "chi non ti vuole, non ti merita!"... un po' riadattato per l'occasione.

    Comunque a me, quando mi si chiude un ponte davanti, lo prenderei a mazzate!!! Vorrei avere dei super cannoni e buttarlo giù! QUesto è proprio la prima reazione a pelle. Purtroppo, non sempre la migliore nè tantomeno sempre applicabile...

    :)

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  4. Eheheheheh... hai ragione Lore... quoto tutto quanto da te scritto...
    per quanto riguarda il buttar giù ponti levatoi. beh... meglio aspettar che lo faccia Dio ;) io dal canto mio rispetto molto le persone e le loro scelte... non amo essere invadente...
    E un giorno capiremo il perché di tutto e magari ci rideremo su ;)

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  5. Io credo che noi siamo artefici del nostro destino e che il destino, da parte sua, ci metta solo un pochetto del suo zampino. Il che è diverso, inceve, dal "ricevere la mano del Signore" in alcune situazioni.
    Credo anche nella casualità di determinte cose che ci succedono intorno... in ogni caso credo che a tutto ci sia un "perché" e solo il "tempo" è capace di farci arrivare a comprendere cio' che ci accade.
    Annett@

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  6. Scrivi proprio con il cuore...
    Ed è bello leggerti, trasmetti serenità.

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  7. @annett@: si può darsi che arriveremo da anziani a capire il filo della vita... ma può anche darsi che non lo comprenderemo mai a pieno. A volte è misterioso... :)

    @melania: grazziiieeeeeeee! :)

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  8. Penso che qualsiasi sia il nostro destino abbiamo il dovere di dare un senso alla nostra esistenza per noi stessi e per chiunque si venga a trovare nella nostra strada.
    Un caro saluto Lorenzo
    Dona

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  9. Quanto è vero quello che scrivi, Lorenzo!
    Ti lascio con una preghiera di Oetinger:

    Dio mi conceda
    la serenità di accettare
    le cose che non posso cambiare,
    il coraggio di cambiare
    quelle che posso cambiare
    e la saggezza di distinguere
    tra le une e le altre.

    Un caro abbraccio!

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  10. @dona: si lo penso anche io, perònon tutte le strade sono uguali alle altre. E non tutti i sensi che gli uomini danno alle proprie esistenze, per me, sono giusti e buoni... e siccome le nostre scelte, si riversano sulle vite vissute degli altri, quanta responsabilità abbiamo sugli atti che compiamo?

    Un abbraccio forte forte forte! :)

    @principasticcio: questa preghiera la conoscevo, è molto molto molto bella! :) Solo che una volta l'ho trovata attribuita ad Alce Nero, grande e famoso capo delle popolazioni degli indiani d'America, un'altra volta l'ho trovata attribuita a S. Francesco d'Assisi... mentre te mi dici che è di Oetinger (che non so proprio chi sia!!). Chi l'avrà detta veramente per primo?

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  11. Non credo nel destino, perchè credo in Dio!
    Non può esistere un Dio così cinico, che da una parte ci offre il libero arbitrio, mentre dall'altra, ha già tracciato nel suo libro ogni particolare della nostra vita, della nostra esistenza.
    Dio è Amore, e nell'amore non si può agire con tale crudeltà.
    Se esistesse un destino tracciato a priori... non potrei credere in un Dio che è pronto a perdonare (perchè, cosa avrebbe da perdonarmi,... ciò che egli stesso ha deciso per me?); non potrei credere in un Dio del genere! Dio sarebbe personalmente responsabile di tutte le tragedie e le disgrazie che affliggono l’umanità. Credere nel destino è un po’ come immaginare che il Creatore abbia compilato un ordine del giorno di questo tenore: ‘Oggi Giovanni rimarrà ferito in un incidente stradale, Francesco avrà un attacco di cuore, la casa di Alessandro sarà distrutta da una tempesta’! Provereste mai il desiderio di adorare un Dio del genere? Per questo io non credo nel destino prestabilito!
    Il nostro destino, lo stabiliamo noi, con le nostre scelte, le nostre decisioni.
    I problemi a scuola, sul lavoro o nei rapporti umani possono essere dovuti a scarso impegno, a preparazione insufficiente o a mancanza di considerazione per gli altri. In modo analogo, malattie, incidenti e morte possono essere dovuti a negligenza. Basta mettere le cinture di sicurezza quando si va in macchina per ridurre sensibilmente il rischio di rimanere uccisi in un incidente stradale. La cintura di sicurezza sarebbe assolutamente inutile se tutto fosse predeterminato da un “destino” ineluttabile. Anche una buona assistenza medica e buone norme igieniche riducono notevolmente il numero delle morti premature. Perfino alcune calamità solitamente considerate “castighi di Dio” in effetti sono opera dell’uomo, tristi conseguenze della sua dissennata gestione delle risorse naturali.

    La Bibbia sfata la dottrina del destino, quando in Ecclesiaste 9:11 dice: “Tornai a vedere sotto il sole che non è dei veloci la corsa, né dei potenti la battaglia, i saggi neanche hanno cibo, quelli che hanno intendimento neanche hanno ricchezze, neppure quelli che hanno conoscenza hanno favore; perché il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro”.
    Non c’è quindi nessuna ragione per credere che le disgrazie siano opera di Dio o che in qualche modo le vittime meritassero una punizione.

    Dio è Amore...l'esatto opposto del 'destino'!

    Charl
    http://apologetica-biblica.blogspot.com/

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  12. Mmmhh... a volte capitano però cose belle o brutte cosi strane e in momenti cosi particolari che sembrano davvero scritte, fatte a pennello! Non ti è mai capitato di avere delle coincidenze incredibili molto più immense di tutti i nostri limitati programmi?

    E poi anche nel destino, nella strada scritta da Dio e che anche io scrivo assieme a Lui ci vedo un qualcosa di bello... come un rapporto d'Amore!

    Certo noi possiamo scegliere molte cose, ma entro certi limiti... fuori dai quali agisce Dio, nella vita del mondo e nella nostra personale. Io la vedo cosi e per quel che ho vissuto credo in questo.

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  13. vi prego qualcuno sà darmi informazioni su questo dipinto? chi è l'artista e come si chiama il dipinto helpppppp

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    1. @Laylaluna: mi spiace, non saprei. Posso solo suggerirti di cercare su Google mettendo "passione" (non ricordo benissimo ma credo che io l'avrò trovata così).

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