1 ottobre 2008

Costruire o Piantare


Un testo anonimo della tradizione afferma che, nel corso della propria esistenza, ogni essere umano può adottare due atteggiamenti: Costruire o Piantare. I costruttori possono dilungarsi per anni nei loro compiti, ma arriva un giorno in cui terminano la propria opera. A quel punto si fermano, e il loro spazio risulta limitato dalle pareti che hanno eretto. Quando la costruzione è finita, la vita perde di significato.

Poi ci sono quelli che piantano: talvolta soffrono per le tempeste e le stagioni, e raramente riposano. Ma al contrario di un edificio, il giardino non smette mai di svilupparsi. Esso richiede l'attenzione continua del giardiniere ma, nello stesso tempo, gli permette di vivere una grande aventura.

I giardinieri sanno sempre riconoscersi l'un l'altro, perchè nella storia di ogni pianta c'è la crescita della Terra intera.

Tratto da "Brida", un libro di Paulo Coelho

5 commenti:

  1. Lo sapevo Lore...sono venuto a curiosare nel tuo blog apposta per vedere se pubblicizzavi il "nuovo" libro di Coelho...e quando ho visto il titolo di questo Post ho detto, ma cavoli questo viene da...Brida!!!
    Non potevi anche tu non comprare il suo ultimo libro...che dire, anche io non ho saputo resistere e quando l'ho visto in libreria mi sono fiondato a comprarlo!!!
    Ora l'ho iniziato a leggere, e già dalle premesse (che ti riassumi in questo tuo post) penso che, come sempre, sia stato veramente un ottimo acquisto!!!
    Che dire...io preferisco di certo essere giardiniere e piantare...e tu?
    Ciao, un abbraccio
    Davide!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  2. Eheheeh si sai bene che Cohelo mi piace molto! Appena l'ho visto l'ho comprato subito. Poi sì, c'era questo bel pensiero all'inizio... e l'ho trascritto perchè lo trovo davvero bello e significativo. Per adesso a dire il vero ho letto solo un terzo del romanzo e non mi ha particolarmente impressionato positivamente. Però vediamo, magari c'è la svolta :) e potrebbe essere il più bel libro di Cohelo!

    Il più bello per me è Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduto e ho pianto.

    Grande Davide mi fa piacere che tu sia passato di qua, è davvero tanto che non ci vediamo e spero che lo faremo presto! Sento abbastanza spesso Alice via MSN (ma te non ce l'hai??) e sono proprio contento per lei che sia andata in spagna.

    Anche io preferisco, almeno come idea, piantare... visto che costruire, anche dal pensiero che ha scritto Cohelo, sembra davvero cosi limitato! Niente limiti! :)

    Un abbraccione grande, Lore

    RispondiElimina
  3. Anche io Lore ho letto solo poco più dell'inizio, quindi per il momento non riesco a dare giudizi, anche se la prefazione, che hai messo, mi è piaciuta tanto anche a me!
    Anche per me "Sulle sponde del fiume Piedra mi sono seduto e ho pianto" è il più bello, mi ha veramente toccato tanto!
    Si ad Ali la sento spesso anche io su Msn, ci chiamiamo parecchio, ce l'ho Msn, se capita ti contatto così prendi il mio contatto!
    é vero è da parecchio che non ci si vede, dai che prima o poi ci si riuscirà!!!
    Magari quest'estate in Terra Santa!!!!
    Ci sentiamo
    Un abbraccio grande, fratello
    Davide

    RispondiElimina
  4. Beh vedremo cosa ha da dirci quest'altro libro di Cohelo :) che poi a quanto ho capito, in realtà, è il primo che ha scritto che adesso ripubblica sull'onda del successo degli altri libri.

    Per la prossima estate è tutto da vedere. Sinceramente la terra santa boh... cosi su due piedi m'ispira e non m'ispira. Beh certo deve essere una bella botta di vita mettere i piedi dove li ha messi Gesù... però se poi rimane il mio ennesimo pellegrinaggio infruttifero :) mi sento solo un ipocrita! Mi devo dare una mossa a fare qualcosa di concreto nella mia vita quotidiana reale... però vediamo dai. Anche se ali mi sembra mi abbia detto che occorre dare l'adesione entro novembre e quello mi è impossibile - come faccio col lavoro? Quale lavoro ti dà le ferie con cosi tanto anticipo? Il mio purtroppo no!

    E te che faiadesso, hai trovato qualche buon posto?

    Un abbraccio fratello mio! :)

    RispondiElimina
  5. Eh si,effettivamente bisogna dare la disponibilità entro dicembre, così almeno ha detto Padre Simone (però magari quando vai a Siena, passi da lui e ci parli per farti spiegare meglio...)
    Io sto aspettando che qualcosa si muova, o meglio qualcosa si era mosso, ma ancora sto aspettando(diciamo fiducioso...)...!
    Sai Lore, non credo che un pellegrinaggio sia poi così infruttifero, se ci vai fa parte del disegno che Dio a su di te, però certo se quando si torna non ci si impegna a collegare pezzo per pezzo tutte le esperienze fatte per poter capire meglio questo disegno, difficilmente si compie qualcosa di concreto perchè ci sfugge quello che Lui ci chiama a compiere!
    Sicuramente un pellegrinaggio(come un ritiro) ci sprona poi a vivere quotidianamente l'esperienza che abbiamo fatto, ma non è mai semplice "quotidianizzare" dei momenti speciali vissuti e soprattutto "quotidianizzare" l'esempio di Cristo in questo mondo, però noi, da buoni Figli della Luce, dobbiamo provarci, sbattendoci la testa, magari a volte anche deprimendoci, ma non mollando mai!!!!

    Ci si sente Lore, mi raccomando in gamba come sempre, fai splendere la tua luce!
    Un abbraccione fratello!!!

    RispondiElimina