« Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo » (Matteo 13,44)
Per quest'uomo è giunto il giorno che aspettava da una vita!
Una vita di affanni, di fatiche, di litigi, di gomitate prese e restituite, di pianti e di dolori, di gioie e di affari conclusi proprio come nei migliori sonni notturni. Una vita fatta di donne e case, di lavoro e di soddisfazioni con gli amici, di tradimenti, di incomprensioni, di lunghe giornate e nottate passate a chiacchierare, ridere, scherzare, ballare e fare a gara a chi beve di più.
Una vita normale insomma... come quella di tutti. Ma un giorno accade qualcosa che sconvolge la sua vita, qualcosa di cui ricorderà data ed ora. Un momento preciso, e non un ricordo vago di un qualcosa di fatuo e indefinito.
Camminando, quel giorno benedetto, i suoi occhi videro qualcosa che non si aspettavano di vedere. Anche quel giorno, un po' come gli altri, era programmato, aveva appuntamenti e cose da fare e poco tempo gli rimaneva per se.
Vide un tesoro sul ciglio della strada. Si guardò intorno, c'era altra gente li, ma nessuno sembrava scorgere niente... e la gente camminava di fianco a lui e di fianco a quel tesoro ma non vedeva quelle benedette ricchezze. Cercò di far finta di niente anche se ormai era in preda all'euforia. Ma non voleva che altri se ne accorgessero perchè, così come egli stesso lo voleva tutto per se e per la sua famiglia, così come anche gli altri avrebbero fatto dal canto loro, scorgendo quel tesoro.
Così, quando venne la notte, in un momento in cui nessuno lo vidè, tornò in strada e prese tutto quel ben di Dio. Lo prese con un carretto, facendo più viaggi e lo nascose in una fossa che aveva scavato precedentemente in un campo poco distante da lì.
Nei giorni successivi corse subito ad informarsi di chi fosse quel campo. E lo scoprì. Scorpì anche quanto costava quella terra benedetta che custodiva un tesoro immenso che lo avrebbe fatto ricco per sempre. Ed il prezzo, ahimè, non era affatto basso. Anzi: per acquistare quella proprietà quest'uomo sarebbe stato costretto a vendere tutte le sue terre, i suoi possedimenti, ciò che aveva di più caro in fondo al cuore. Questa decisione non poteva prenderla da solo: aveva bisogno di informare la famiglia e così fece.
Rimasero tutti molto dubbiosi: vendere le certezze di una vita intera, costruite giorno dopo giorno con la propria fatica ed il proprio sudore, vendere il frutto del proprio lavoro, delle proprie relazioni sociali, delle proprie amicizie e dei propri soci in affari? E poi per che cosa? Per un tesoro che magari sarebbe valso la metà di quel che già avevano? E la gente cosa avrebbe detto? Perchè, quando ormai la sua vita l'aveva già impostata, in gran parte vissuta e goduta, perchè mai fare una pazzia del genere? Ma da questo capirono che quel tesoro doveva davvero essere immenso: dalla gioia e dall'entusiasmo con cui parlava di quel giorno in cui aveva scorto il tesoro lungo la strada, erano così grandi che anche la sua famiglia si convinse che forse, quest'uomo che sembrava diventato improvvisamente pazzo, era sì un po' strano ma probabilmente aveva le sue buone ragioni. E seppur non approvassero, nemmeno lo fermarono. I suoi occhi erano sfolgoranti di luce. Quest'uomo sembrava rinato e sembrava aver ritrovato la voglia di vivere che aveva da giovane negli anni dell'adolescienza.
Attese ancora un po' e mise a posto alcuni conti che doveva regolare. Pagò alcuni debiti e cercò una sistemazione per se e per la famiglia in attesa di avere il tesoro fra le mani.
Poi andò, comprò il campo che il padrone vendette ignaro di quel che esso custodiva in realtà, e godette da quel giorno e per sempre di quelle ricchezze che superavano di gran lunga tutto quanto egli aveva dovuto vendere per ottenerlo. Ed anche la sua intera famiglia ne godette, perchè quella ricchezza era davvero spropositata, e ne godettero i figli dei figli dei figli di quell'uomo.
Per quest'uomo è giunto il giorno che aspettava da una vita!
Una vita di affanni, di fatiche, di litigi, di gomitate prese e restituite, di pianti e di dolori, di gioie e di affari conclusi proprio come nei migliori sonni notturni. Una vita fatta di donne e case, di lavoro e di soddisfazioni con gli amici, di tradimenti, di incomprensioni, di lunghe giornate e nottate passate a chiacchierare, ridere, scherzare, ballare e fare a gara a chi beve di più.
Una vita normale insomma... come quella di tutti. Ma un giorno accade qualcosa che sconvolge la sua vita, qualcosa di cui ricorderà data ed ora. Un momento preciso, e non un ricordo vago di un qualcosa di fatuo e indefinito.
Camminando, quel giorno benedetto, i suoi occhi videro qualcosa che non si aspettavano di vedere. Anche quel giorno, un po' come gli altri, era programmato, aveva appuntamenti e cose da fare e poco tempo gli rimaneva per se.
Vide un tesoro sul ciglio della strada. Si guardò intorno, c'era altra gente li, ma nessuno sembrava scorgere niente... e la gente camminava di fianco a lui e di fianco a quel tesoro ma non vedeva quelle benedette ricchezze. Cercò di far finta di niente anche se ormai era in preda all'euforia. Ma non voleva che altri se ne accorgessero perchè, così come egli stesso lo voleva tutto per se e per la sua famiglia, così come anche gli altri avrebbero fatto dal canto loro, scorgendo quel tesoro.
Così, quando venne la notte, in un momento in cui nessuno lo vidè, tornò in strada e prese tutto quel ben di Dio. Lo prese con un carretto, facendo più viaggi e lo nascose in una fossa che aveva scavato precedentemente in un campo poco distante da lì.
Nei giorni successivi corse subito ad informarsi di chi fosse quel campo. E lo scoprì. Scorpì anche quanto costava quella terra benedetta che custodiva un tesoro immenso che lo avrebbe fatto ricco per sempre. Ed il prezzo, ahimè, non era affatto basso. Anzi: per acquistare quella proprietà quest'uomo sarebbe stato costretto a vendere tutte le sue terre, i suoi possedimenti, ciò che aveva di più caro in fondo al cuore. Questa decisione non poteva prenderla da solo: aveva bisogno di informare la famiglia e così fece.
Rimasero tutti molto dubbiosi: vendere le certezze di una vita intera, costruite giorno dopo giorno con la propria fatica ed il proprio sudore, vendere il frutto del proprio lavoro, delle proprie relazioni sociali, delle proprie amicizie e dei propri soci in affari? E poi per che cosa? Per un tesoro che magari sarebbe valso la metà di quel che già avevano? E la gente cosa avrebbe detto? Perchè, quando ormai la sua vita l'aveva già impostata, in gran parte vissuta e goduta, perchè mai fare una pazzia del genere? Ma da questo capirono che quel tesoro doveva davvero essere immenso: dalla gioia e dall'entusiasmo con cui parlava di quel giorno in cui aveva scorto il tesoro lungo la strada, erano così grandi che anche la sua famiglia si convinse che forse, quest'uomo che sembrava diventato improvvisamente pazzo, era sì un po' strano ma probabilmente aveva le sue buone ragioni. E seppur non approvassero, nemmeno lo fermarono. I suoi occhi erano sfolgoranti di luce. Quest'uomo sembrava rinato e sembrava aver ritrovato la voglia di vivere che aveva da giovane negli anni dell'adolescienza.
Attese ancora un po' e mise a posto alcuni conti che doveva regolare. Pagò alcuni debiti e cercò una sistemazione per se e per la famiglia in attesa di avere il tesoro fra le mani.
Poi andò, comprò il campo che il padrone vendette ignaro di quel che esso custodiva in realtà, e godette da quel giorno e per sempre di quelle ricchezze che superavano di gran lunga tutto quanto egli aveva dovuto vendere per ottenerlo. Ed anche la sua intera famiglia ne godette, perchè quella ricchezza era davvero spropositata, e ne godettero i figli dei figli dei figli di quell'uomo.
Così fa chi incontra il Regno di Dio: vende tutto e ne gode per se stesso prima e ne fa godere gli altri, da quel giorno e finchè non muore!