27 giugno 2009

Voglio cambiare la mia vita - non saremo schiavi per sempre!

Troppo spesso non si sente profumo di libertà là dove viviamo, lavoriamo, sudiamo e ci battiamo come dannati per ottenere, diventare, ottenere, diventare, crescere ed affermarsi. Ma per diventare chi poi? Per divenire cosa? Per fare cosa?

Per diventare qualcuno. Per avere uno stipendio più alto. Per dimostrare che lavoro tanto, che sono bravo, che sono il primo e che tutti dovrebbero fare come me. Per farsi una posizione, farsi rispettare ottenebrando le vite degli altri, spadroneggiando non appena si può sulle più piccole cose degli altri. E questa, a veder mio, è una tremenda paura e consapevolezza di non essere nessuno e di valere poco. Cosa in realtà non vera, ma se si guarda con gli occhi del mondo... beh forse si, è proprio vero: non siamo nessuno, non siamo miliardari, nè famosi e non valiamo un cazzo. Ma io invece conto, sono il capo dell'ufficio, lavoro in un grande progetto e... e forse sono solo - ma questo difficilmente me lo dico. Non è facile dirselo.

Non si respira libertà ma paura, scoraggiamento, difficoltà, tremende delusioni, tristezze e falsi sorrisi d'occasioni. E c'è una tremenda assenza di Verità. Non di una verità incredibile o strana, una Verità inclusa in chissà quali discorsi da parata: Verità nei rapporti fra le persone. Tutto qua, la più semplice e banale Verità: schiettezza e semplicità nei rapporti, gusto di stare assieme e di condividere esperienze, luoghi, persone e conoscenze. Gusto e divertimento nel far godere gli altri della vita stessa, di quest'occasione straordinaria e bellissima di vivere oggi, qui, dove ti trovi, facendo quello che ti trovi a fare. Tutto qua. Banalissimo. Ma tremendamente ed immensamente bello! Paurosamente bello!

Questo è ciò che si sente nell'aria, ciò che alla prima occhiata si vede nitidamente. Poi iniziano tutte le riflessioni apprese crescendo, si passano le immagini per il filtro della razionalità che ci è stata malamente insegnata ad ascoltare e ci diciamo pure che ciò che è tristezza, è allegria. Anche se in fondo, non ne siamo del tutto convinti, ma l'importante è crederci, non mollare - non c'è un'altra via!

Non sopporto frasi del tipo "E' così!", "Funziona così!", "Non esiste un altro modo di fare", "Si fa così, non si può fare in un altro modo!". Ah quanto le odio mamma mia. Queste frasi distruggono la Speranza. La polverizzano. Rompono e distruggono l'entusiasmo che stava nascendo in un cuore., in una persona! Tolgono tutta la passione per ciò che si sta facendo, evitano la fantasia, facilitano la monotonia e predilogono "il non pensare" perchè tanto si fa così. E allora - mi chiedo - cosa mai ce l'hanno dato un cervello se ce lo beviamo e friggiamo in padella con un filino d'olio fresco? - però almeno l'olio era buono, genuino! - diremmo!

Ah ma la libertà ha tutto un altro profumo, un altro sapore intenso e incredibilmente gustoso al palato. Una volta assaggiata non la si scorda proprio più e la si ricerca e quando ne siamo lontani la pensiamo, la bramiamo e scalipitiamo - dentro e fuori - perchè ne vogliamo a tutti i costi tornare in possesso. Non voglio rimanere schiavo, voglio essere libero.

A volte ci conviene - almeno razionalmente - restarsene sotto la schiavitù e le sorridiamo pure. Voltiamo le spalle alla libertà ma ogni tanto il pensiero cade là, là dove non c'erano confini e tutto era possibile, immaginandolo ma cercando di rendere il pensiero, l'idea, realtà viva e vissuta. Il rischio però è che, una volta voltatele le spalle, non ci rigiriamo più ad amarla nuovamente ed intensamente come abbiamo già fatto nella vita.

Dipende.

Perchè talvolta, al contrario, talmente si ama la vita e questa sacrosanta Libertà che il bicchiere della falsità nella quale viviamo arriva proprio al bordo superiore e... plic! basta qualcosina per far uscire l'acqua e accorgersi che siamo andati al di là di quel che il proprio organismo - corpo, mente e cuore - può e potrà mai reggere e sopportare. E dunque, in quel preciso istante, passano tutte le paure ed i timori: la voglia di libertà è immensamente superiore a tutto il resto.

Ed i nostri passi si muovono da soli, guidati da chissà quale mano nascosta ma presente e ci guidano, di buon passo al cambiamento- fisico o di mentalità. Allo stesso modo riabbracciamo la libertà, rivediamo bene, riacquistiamo la vista e l'udito ed i giorni si colorano di qualcosa di nuovo, di qualcosa di bello, di colorato, di fantasioso, di qualcosa che respira e fa respirare - perchè ogni schiavitù soffoca sempre!

E tutto appare sotto un'altra luce. Ancora il mondo ci appartiene. E siamo noi a condurre le nostre giornate e non siamo più succubi ma padroni! E lo voglio fare adesso perchè adesso è il momento giusto...

25 giugno 2009

Perchè aprire un blog?


Ciò che mi affascina dei blog è
  • la possibilità grandissima di poter comunicare con il mondo intero (almeno ipoteticamente, visto che nessuno potrebbe sapere del tuo blog, nonostante esso sia disponibile in rete, se tu stesso non lo fai conoscere!)
  • la possibilità di poter scrivere liberamente
  • la possibilità di ricevere commenti ed interagire con i lettori

Aprire un blog può
  • aiutarti a conoscere nuove persone
  • aiutarti ad ampliare le tue conoscenze su certe tematiche e condividerle con altri
  • aiutarti a diffondere un messaggio

Non mi credi? Attraverso il mio blog ho realmente conosciuto persone nuove come Noemi che ho avuto il piacere incontrare a Milano. ma non è finita qua perchè, fantasticheria delle fantasticherie, passando per Il deserto fiorirà!, blog di un amico, ho addirittura conosciuto una ragazza che poi è divenuta la mia ragazza, ovvero Daniela! E quel che è solo un gioco ed un divertimento mi ha regalato e mi regala momenti davvero belli ed importanti. Lo so, sembra strano, se ci penso sembra strano pure a me, ma è proprio così, è accaduto!

Molti aprono un blog anche per
  • cercare di fare soldi
  • far diventare questo hobby una vera e propria professione

Quest'ultima mentalità non mi piace. Non che non mi piaccia a priori, non mi piace perchè ritengo che le cose vadano fatte con passione e per passione: se poi nasce qualcosa di remunerativo che venga pure ma non deve essere quello lo stimolo che muove i passi iniziali. Secondo me chi parte con qualcosa di nuovo con quest'idea, 9 su 10 fa un grosso, grosso, grosso, buco nell'acqua. E non ci guadagna soldi e nemmeno si è divertito!

Ho iniziato a scrivere su questo blog in un pomeriggio di fine maggio del 2007: non sapevo cosa fare e così ho provato a farne uno. Non ci faccio i soldi ed ho pochi lettori. Ma mi diverto. Grazie a questo blog mi sono anche fidanzato! Incredibile! Il mio è giusto un passatempo leggero, portato avanti nei ritagli di tempo ma non per questo con meno passione. Se avessi più tempo libero gliene dedicherei di più. Solo perchè mi diverto.

In quest'avventura ho unito
  • la mia passione per la scrittura - nata per caso ed alimentata ancora attraverso questo blog ed altre cose, ma sempre per puro divertimento
  • la mia passione per il web in generale
  • la mia passione per la creazione ed il design di siti web
  • la mia passione per la fotografia e le immagini

E devo ammetterlo: questo gioco a volte mi ci fa prendere proprio gusto perchè qui posso sfogare parte della mia creatività in libertà e disegnare qualcosa che non c'è e farlo vedere ad un pubblico più o meno vasto a costo 0!

E dunque non mi nascondo affatto: anche a me, come a tanti, piacerebbe poter vivere scrivendo parole e riempiendo linee - certo però componendo qualcosa che abbia un senso e senza che nessuno mi dica cosa devo scrivere! - pubblicando articoli, impressioni, commenti, creando rubriche o qualcosa di simile come si vede in qualche film. Insomma mi piacerebbe un sacco, ma proprio tanto, fare una vita tipo il protagonista di "Se scappi ti sposo" che faceva parte di una redazione ma aveva una sua rubrica, cercava l'ispirazione nei bar e poi buttava giù quel che gli veniva portando avanti il suo pensiero.

Non sarebbe niente male... affascinante!

14 giugno 2009

Impressioni nel viaggio

Un film da guardare e allo stesso tempo da costruire.


La vita è talmente piena di eventi ed avvenimenti strani che la fanno una cosa unica ed inimmaginabile! Nella sua difficoltà, essa è sempre eroica, coraggiosa, trascinante. E ogni vita è una storia diversa dalle altre, piena di cose belle da ricordare, piena di cose da raccontare e condividere.




Dunque, nel viaggio, perchè non prendere appunti al volo, direttamente da dove mi trovo?

9 giugno 2009

Week-end a Barcellona a ritmo di Flamenco


Grande, ampia, spaziosa: c'è posto per tutti. Ed in effetti sembra proprio che ospiti di tutto. Senza fatica alcuna.

Appena tornato da un week-end lungo (comprensivo di venerdì, con arrivo il giovedì sera), assieme a Daniela, la mente torna velocemente alla Ramblas e a quell'atmosfera frizzantina che si respirava nell'aria. Artisti per strada, tanta gente a passeggio, tanti italiani (ma davvero tanti!) che avevano approfittato come noi di un fine settimana di inizio giugno per farsi un bel viaggetto in una città famosa e accogliente - adesso lo posso dire! - come Barcellona.

Barcellona mi ha dato il senso di vivere con meno fretta, meno strees: la gente sembra - e di fatto lo è - più disponibile che in Italia. Gentile l'albergatore che ci ha fatto da guida indirizzandoci a destra e a sinistra, gentili nei negozi - soprattutto "lenti", direi flemmatici: tutto questo si contrappone fortemente alla velocità e alla rapiditià d'azione che quotidianamente vedo a Milano. Un commesso a Milano è generalmente una macchinetta: efficiente, efficace, produttivo, ti dice tutto quel che ti deve dire e ti sorride così che possa passare al cliente successivo.

L'albergo sulla Ramblas è stato davvero un colpo di genio (non mio ma del fratello della mia ragazza! ehehehe): eravamo vicinissimi alle principali mete da visitare e con la metro ci siamo mossi davvero bene. L'albergatore è stato disponibile ed ospitale: se volete fare un giro a Barcellona, tenete ben presente l'Hostal Fernando , sono convinto che non ne rimarrete delusi.

La metro era composta da treni nuovi, climatizzati e puliti - molto diversi dai treni della metro milanese! Un biglietto da dieci viaggi (del costo di 10 euro!) è stato più che sufficiente per tre giorni. La città, sebbene sia grande e piena di gente, è apparsa piuttosto pulita, certamente ben tenuta e con un suo ordine - un ordine talvolta bizzarro e colorato ma piacevole, tipico spagnolo!

Abbiamo visitato alcune opere del famoso architetto Antoni Gaudí come la Sagrada FamiliaParco Güell - dove il caldo ha giocato un brutto scherzo al mio umore! - e Casa Batlló . Abbiamo visitato pure il Poble Espanyol - dove ci siamo gustati una buonissima paella! (ah la voglio ancoraaa!!) - il quartiere della Barceloneta in notturna - mamma che spettacolo passeggiare per il porto... troppo bello! - e l'ultimo giorno, con un buon sole mattiniero, abbiamo pure fatto il bagno e gustato un'altrettanto buona paella in un ristorantino lungo mare. Una sera ci siamo pure gustati uno spettacolo di Flamenco in una saletta di un ristorante sulla Ramblas sorseggiando un gustoso bicchiere di sangria... troppo spettacolare...

Lo definirei quasi...  un viaggio gustoso... :))) Voglio ripartire...

4 giugno 2009

Giorni infiniti di sole



Ci sono giorni che da quanto sono belli
non sono ancora finiti
perché anche se sono passati
risuonano ancora nell'Eternità!

2 giugno 2009

Usare lo zoom per mettere bene a fuoco la situazione

Per me la vita è un film. Una sequenza di scatti continua che talvolta avrei proprio voglia di vedere, se fosse possibile. Non sempre mi piacerei, ma vedersi da fuori aiuterebbe tantissimo a capire quando siamo sulla strada giusta e quando siamo su quella sbagliata, quando siamo veri e quando siamo falsi.

E ognuno scrive la sua storia. Una storia fatta di tanti scatti semplici, talvolta roccamboleschi, talvolta noioso, talvolta gioiosi e talvolta dolorosi e tristi.

C'è chi focalizza la propria visione solo su un punto, su una situazione, su un contesto: ciò permette di vederne bene i particolari e di gustarsene tutti i colori. Ma restare troppo con l'obiettivo focalizzato solo sullo stesso punto non permette di vedere tutto il resto: il rischio è di rimanere bloccati lì, pensando che esista solo quello e che il resto non conti niente.

C'è chi zoomma più largo cercando di ampliare le proprie vedute
: scorge situazioni, stili diversi, vede tutto il bene ed il male che entra nell'obiettivo sparato al massimo. Il rischio è però quello di vedere tutto da lontano, di astrarsi un po' troppo dalle piccole realtà.

In realtà occorre imparare ad usare bene lo zoom per mettere a fuoco onestamente la realtà e capire bene quel che accade, cosa è bene e cosa è male, come muoversi, in quale direzione guardare e come guardare le cose. Talvolta allargando le vedute, altre volte rimpicciolendo l'obiettivo. Forse è proprio l'alternanza dell'utilizzo dello zoom che porta a delle belle sequenze di scatti da incorniciare.

Non si vive di sole foto dall'alto. E nemmeno di soli primi piani. Ci si perde tutto il resto.

1 giugno 2009

Vivere respirando a pieni polmoni

Sono le persone che fanno l'ambiente!


Se le persone vedono tutto negativo
allora davvero è tutto negativo!

Persone che respirano,
formano un ambiente ben ossigenato!