30 ottobre 2009

Ogni blog è un viaggio come la vita stessa

Un viaggio nella mente del suo autore, nel mare dei suoi interessi, nei trucchi del suo lavoro.

Ognuno offre quel che vuole e quel può, senza regole.

C'è chi insegue le 1000 regole perfette per far piacere il proprio blog e portarlo nelle più alte vette delle classifiche di Google - per cercare di mettere il proprio sito sempre sotto il naso del più alto numero di passanti! - c'è chi invece si disinteressa completamente di questo e getta nella rete i propri gusti, i propri pensieri e molto della propria vita privata. C'è chi del blog ne fa o ne vorrebbe fare una professione, chi è alla ricerca di clienti, di affari, di nuove potenzialità da sfruttare e canali da sfruttare col web marketing.

Insomma c'è chi blogga per gioco e per divertimento, chi lo fa con la serietà del più fervente professionista ma ciò che è indubbio è che tutti si divertano a prendere la propria canoa e a farsi il proprio giro per la raccolta dei propri luoghi-virtuali preferiti.

Un viaggio che, partendo da un punto scelto ben definito, passando di blog in blog e cliccando di link in link non si sa mai dove vada a finire - proprio come accade nella vita!

27 ottobre 2009

La vita è una discesa in rafting a tutta velocità!



Se non ti prendi gli schizzi in faccia, che gusto c'è?

Se non senti l'acqua fredda che ti graffia la faccia - le parole o i gesti inaspettati e sgraditi di qualcuno che ti ferisce - se non accetti la sfida dell'avventura impugnando bene la tua pagaia - utilizzando bene gli strumenti a tua disposizione - se non ti proteggi accuratamente con caschetto e giubbetto salvagente - per proteggerti dalle botte che prenderai e per evitare di affogare in un bicchier d'acqua - se non ti godi il panorama indescrivibile in cui sei immerso - scrutando ed abbereverandoti ad ogni istante avventuroso - se non seguirai le diettive di chi guida il gommone di cui fai parte che ne sa parecchio più di te - ascoltando i suoi consigli affinchè tutti insieme evitiate i guai e sfruttiate bene la corrente della Vita - se non vi darete la mano quando uno sta per cadere - afferrando il compagno in difficoltà senza giudicarlo ma aiutandolo - se non sorriderai mentre scendi dalle rapide ed il cuore ti si blocca in gola dalla paura - quando sei in apnea nei tuoi giorni incasinati - se non ti bevi quell'acqua che è fredda ghiacciata e la ami e la ami quell'acqua ghiacciata - allora sarai un morto e solo un miracolo potrà risvegliarti dal tuo torpore.

Scendi, scendi, corri, salta l'onda, seguila, sbatti sulla roccia, prenditi la pagaiata di rimprovero in testa - ma cosa ho fatto? - Devi stare più attento! Coaì sbandiamo! - grida e muoviti, datti da fare... e poi rilassati quando l e acqua si placano ed il mondo sembra tutto tuo perchè hai combattuto le tue battaglie - non ti sei nascosto dietro a finte scuse del caso, no, hai visto il male, l'hai rifiutato, hai sbraitato per evitarlo, ti sei aperto di ferite dentro e fuori... e ne hai assaporato tutto il sapore.

Non si rimane con l'amaro in bocca facendo così: non c'è amarezza nè rimpianto perchè non ti sei dato pace nemmeno un minuto. Non ti sei rilassato nemmeno un istante - e sempre - comprendendo che anche la fatica, l'estrema fatica, l'estrema resistenza a qualcosa che ti pesa tantissimo, diventa pace e vittoria quando è portata con Gioia e si trasforma, come d'incanto, in un'arma potente in più tra le mani stanche che improvvisamente divengono forti, più forti che mai, ancor più pronte alla battaglia, alla prossima battaglia, ancor più convinte di affrontare la discesa, la prossima discesa sfruttando e dominando, se possibile, tutta la Potenza del Fiume della Vita, che dal suo fragore e dal suo sconquasso, conducono a valle, per il pranzo che è pronto ormai da tempo - che ti aspetta.

(foto tratta dalla discesa in rafting del 12 luglio 2009 in Val d'Aosta con amici e colleghi al centro Rafting 4810 in provincia di Aosta - un'esperienza spettacolare da rifare!)

25 ottobre 2009

Il Gesù di Paolo e il Paolo di Gesù

A volte capitano delle cose semplici nella nostra vita, cose pulite, linde, impercettibili. Cosa piccole, ma cose grandi.

E' anche lì che si nasconde la mano di Dio: un Dio Potente che non ama mettersi in prima fila nè in bella vista, che non cerca le migliori strategie per essere primo nei motori di ricerca web del momento, un Dio che se tiene - e che tengono - fuori dalle principali riviste e dai più importanti rotocalchi mondiali, un Dio che non appare quasi mai in tv, un Dio che non alza la voce ma la abbassa fino a divenire silenzio, musica, Amore totale per chi per chi tende l'orecchio impara ad ascoltarla, senza iPod, senza abbonamenti, senza download, senza auricolari.

Un Dio libero. Libero dalle convenzioni, libero dalle parole stesse - sebbene le abbia usate - libero dal cibo - sebbene se ne sia cibato - libero dagli abiti - sebbene li abbia indossati - libero dai giudizi - sebbene sia stato giudicato e condannato nonostante avesse il potere fra le mani di mettere una buona o brutta parola per un giudizio molto più potente - libero dalla voglia di "diventare qualcuno" professionalmente - sebbene abbia lavorato - libero dalle convenzioni - sebbene ci sia nato e cresciuto dentro - libero dalle regole - sebbene le abbia spesso, ma non sempre, seguite. Libero e liberante per chi lo incontrava, sincero e sofferente ma ricco di speranza da elargire a chi se ne volesse riempire la saccoccia: instancabile guaritore di anime e di corpi, camminatore incomparabile dei sentieri umani e spirituali delle nostre anime, sempre pronto all'ascolto, attento a non sprecar parole ma a dire quelle giuste come quando si sta tentando di stipulare un affare.


E' un uomo che quando passa dalla vita un altro uomo la devasta e la amplifica, la spoglia e la distrugge per ricrearla ancor più viva, ancor più carne - ma stavolta benedetta! - ancor più cuore pulsante ma stavolta pulsante d'Amore.

Anche se lo si vuole incontrare è solo Lui che incontra noi, mai il contrario perchè per quanto lo si cerchi, Egli ci anticipa sempre: in tutto e per tutto perchè essendo Egli il primo - e pure l'ultimo - non accetterebbe mai di arrivare per secondo all'appuntamento. E siccome siamo spesso molto impegnati - a fare niente molto spesso, però siamo impegnati - allora è Lui stesso che prende appuntamento con noi, senza avvertirci, lasciando a noi la sorpesa e a Lui l'iniziativa, trafiggendoci quando meno ce lo aspettiamo, quando i nostri occhi sono fissi sulla meta, quando il cavallo va avanti per la sua strada ed è una buona giornata di sole per viaggiare, per trattare i nostri amati affari, per amare le nostre belle donne.

Non importa. Un fulmine, un lampo, un bagliore, un fragore. Ti scuote, ti stordisce. E ti conduce in un nuovo mondo - forse apparentemente sempre lo stesso alla vista degli altri - ma ormai molto, molto, molto diverso dal mondo in cui da cieco ti muovevi in mezzo ai ciechi alla ricerca del niente, alla conquista del niente che era tutto, per cui facevi tutto - per cui ti alzavi presto la mattina e tardi andavi a riposare mangiando pane di sudore - faticando e combattendo.

Ma non per regalarti la pensione ed il relax, anzi. Per metterti ancor più agitazione: perchè adesso vedi bene e vedi il male ed il bene che ti circondano e che sono dentro di te. Scopri l'insopportabilità della morte che cerca di vincere sulla Vita, scorgi la battaglia, ti trovi un'arma in mano tu che cercavi la pace intesa come assenza di sofferenza. Ti ritrovi la Grazia dello Spirito Santo che ti accompagna in modo inspiegabile e potente ed ormai ci sei, nella strada, le stesse pietre di prima, le stesse faccie, niente è cambiato, ma tutto è cambiato. Mani che prima si chiudevano alla guerra e all'egoismo, si aprono all'Amore di un abbraccio e di una carezza, di un'amicizia infranta, di un tradimento accettato ed amato, abbracciato. Mani che si aprono sempre più, come le mani di Gesù, aperte, sempre aperte al mondo, ai bambini quando non erano bucate, ai chiodi del non Amore degli uomini, quando erano trafitte ma mai, mai chiuse, fino alla fine, fino all'ultimo soffio di alito concesso dal Padre.

Mani aperte, mani offerte. Mani che stringono ancor oggi altre mai, voce che tuona e lampa come accadde a Paolo, fulmine che scuote, fuoco che divampa. Debolezza accolta ed amata, conoscenza nuova inaspettata. Stoltezza che diviene tutto. Povertà che diviene ricchezza. Ricchezza che diviene spazzatura. Onori che divengono imbecillità. Orgogli che divengono vergogne. Volontà che divengono pentimenti.

E strade da percorrere, ancora, incessantemente guidati dai chiodi delle mani aperte - quelle mani che ci hanno accolto - strade percorse da altre energie, da altri sapori, da altre gioie, da altri incontri. Fulminati, contenti, sconcertati, consolati, profondamente amati e rinnovati. Verso confini nuovi che non conosciamo.

Mani che non ci lasceranno, che ancora sanguinano per noi, che desiderano ardentemente sanguinare con noi assieme a noi, per vincere la morte e lodare, sempre, la Vita!

(il titolo del post e la foto in alto sono del libro di Salvatore Maurizio Sessa autore anche di www.ildesertofiorira.it, il testo del post NON è tratto dal libro - perchè non vi fate anche voi un giro in alta quota standovene seduti a casa vostra?)

24 ottobre 2009

Semina motivazioni, raccoglierai obiettivi!

Le motivazioni che hai - e che riesci momento dopo momento a trovare - fanno sì che tu riesca a raggiungere i tuoi obiettivi!

Solo le motivazioni ti fanno rialzare la testa - e la cresta come un gallo - per ripartire ogni giorno e ti fanno risentire il gusto vero delle cose!

Le motivazioni talvolta sono tutto quello che hai! - e molto spesso sono tutto ciò di cui hai bisogno!

Avere del grosso talento, senza la spinta di altrettante - immense - motivazioni, non porta a nulla perchè rimangono improduttive! Il grosso talento va aiutato dalla gran quantità di lavoro, di dedizione, di attenzione, dalla ricerca spasmodica di situazioni che possano insegnarti qualcosa sia dal punto di vista professionale, sia da tutti gli altri punti di vista, non meno quello umano. Fortissime motivazioni, possono spingere le persone fortemente oltre le proprie effettive capacità. Da una parte il talento rammolisce, al contrario la volontà esalta le proprie doti.

Una motivazione vera, profonda, è una molla incredibilmente potente ed efficace che fa impiegare bene ogni nostra più piccola energia.

Inoltre, non avere obiettivi da raggiungere, rende i propri sforzi vani perchè rimangono senza un indirizzamento preciso, senza una focalizzazione dell'obiettivo finale che effettivamente si vuole perseguire.

Del resto, è chiaro per tutti che senza sapere dove si vuole arrivare, non si capisce nemmeno da quale strada occorra passare!

Le motivazioni sono indubbiamente legate agli obiettivi: obiettivi da raggiungere, portano a motivazioni per realizzare quanto desiderato o necessario.

Le motivazioni non sono fisse ma cambiano in base all'obiettivo del momento, alla stagione, al proprio desiderio o al proprio bisogno: d'inverno una buona motivazione per mettersi il cappotto è semplicemente il freddo mentre d'estate un buon motivo per corprirsi potrebbe semplicemente essere un'escursione in alta montagna! Anche le motivazioni cambiano radicalmente in base a moltissimi fattori!

Pensi che tutto questo non sia importante per la tua vita?

Questo discorso non è importante solo per il manager carrierista che cerca di far crescere il proprio portafoglio in tutte le maniere - costui infatti conosce già bene questo discorso! - ma in ogni situazione della vita ed in ogni momento, qualsiasi cosa si stia facendo dallo studio al lavoro, da un hobby che ci prende tantissimo ad uno sport che siamo soliti praticare, avere una motivazione interiore potente dà senso a tutto quel che facciamo e riaccende una fiamma energica e decisa che fa spingere i nostri passi con forza e determinazione - almeno per un po', fin quando non è necessario ritrovare altre motivazioni per muoversi!

Questo discorso non serve solo ad un campione affermato dello sport - che prima di essere affermato ha sicuramente trovato dentro di se la forza, la volontà e la gioia di Vivere sotto quest'onda energetica la propria chance nella vita, cosa che gli ha permesso di "divenire qualcuno" - ma è decisamente necessaria per chiunque, nella propria piccola, minuscola vita!

Un padre di famiglia, per amare sempre la propria moglie ha bisogno di energia perchè l'Amore è energia! Una madre allo stesso modo nei confronti del marito e dei figli - c'è bisogno di un sacco di energia in famiglia! Un capo di un progetto o un manovale - di qualsiasi manovale si tratti! - ognuno ha bisogno di ritrovare le proprie motivazioni, di raccogliere tutta la buona volontà e l'ottimismo per fare qualcosa di buono, sempre partendo dal punto in cui si trova e risalendo la china.

Quando raccogli questo durante la tua giornata - il sale di una sfida ancora da affrontare, il gusto di una opportunità da cogliere, il sugo gustoso di quattro grosse risate in famiglia - hai raccolto tutto quello che c'era da raccogliere in questo giorno offerto gratis da Dio: un giorno pieno di difficoltà e di dubbi, per tutti - perchè nessuno se ne può stare troppo tranquillo - ma un giorno in cui te ne vai a letto contento, contento e carico di un'energia positiva che si propaga per valli e fiumi lontani dalla tua realtà riempiendo di bene ogni creatura che si vuol far benevolmente influenzare - che aspetta sempre dall'alto una mano accorgendosi della propria debolezza!

Quando raccogli questo durante le tue ore non solo raccogli ma semini: semini qualcosa di potente che si chiama Speranza e Buon Umore; semini delle piante che adesso non esistono ma che saranno presto - che sia fra 10 o 20 anni cosa importa! - alte e robuste e che faranno molta ombra ed offriranno rifugio e riparo a chi coglierà al volo la Gioia Potente di prendersi un po' d'ombra sotto a quelle frasche verdi ed accoglienti.

23 ottobre 2009

Leggere è come vivere

Vivere. E' un po' come leggere. Leggere le pagine scritte dalla Vita nella nostra vita. Leggere le pagine nascoste, fra le pagine e le parole invisibili - ma presenti - che s'insinuano tra riga e riga - oltre alle righe del testo che scorre.

Leggere, tra le pagine, il messaggio della Vita fatto apposta per Vivere. Vivere del messaggio della Vita, per mezzo del messaggio della Vita, nutrendosi dei suoi Insegnamenti - dello Spirito stesso della Vita!

Scorrere dunque con lo sguardo parola dopo parola, comprenderne il significato - dei giorni che passano ed avanzano inesorabili - comprenderne lo scopo, approfondirne la bellezza. Scavare dentro al signifcato di ogni termine - di ogni evento che accade, di ogni atto compiuto - analizzarne la semantica, risalire alle origiini - indagare sulle cause e sugli effetti delle nostre azioni quotidiane!

Perchè se è vero che leggere è come scrivere e che scrivere è come vivere, semplicemente applicando la proprietà transitiva, si ottiene inevitabilmente che leggere è come vivere!

19 ottobre 2009

Siena, la mia terra è la più bella del mondo!

Perchè mi parla di qualcosa che non finisce mai!

Mi parla di lavoro duro, di sole e di pioggia che fanno crescere le realtà nel susseguirsi lento di successi e sconfitte, successi e sconfitte conquistate con tanto, tanto sudore e fatica - ma raggiunte, entrambe, con gioia!

Amo il silenzio della mia terra, la terra e l'erba bagnata dalla pioggia che hanno un odore del tutto particolare, molto diverso da quello delle metro puntualissime e velocissime che scarrozzano un sacco di passeggeri tutti presi dai loro "importantissimi" appuntamenti ai quali proprio non possono mancare!

Qui è uno spazio dove ancora l'erba cresce al sole e la pioggia gli dà forza la rinvigorisce - dove si lavora per vivere e non si vive per lavorare e si attende anche che il tempo faccia il suo corso. Qui è uno spazio antico seppur nuovo che profumoadi qualcosa di fantastico, di magico, di incomprensibile dove la pazienza è la prima delle virtù da imparare dalla natura stessa e si concede tempo al tempo - non c'è la stupidità del super veloce tutto e subito disumanizzante!

Qui il sole ti fa respirare e ti riempi il cuore di gioia non meno di quanto faccia un temporale potente che spacca tutto - ah quanto è bello quando tuona e lampa! - Mia nonna mi diceva sempre "Tonino sciacqua le botti!" e siccome mio zio si chiamava Antonio io m'immaginavo mio zio in cielo che sciacquava veramente le botti (anche se in realtà non ho mai capito a cosa si riferisse veramente mia nonna!).

Io la mia terra, dove sono nato e cresciuto, dove ho riso e pianto, dove ho avuto i primi amori, dove ho stravissuto con i primi successi e le mie prime sconfitte, io questa mia terra sanguigna che gli piace il vino e fare tardi la notte, io la amo alla follia e non sto più nella pelle di riabbracciarla e di riviverla - come sempre, senza orari, senza mete, senza impegni! - ritramortirmici che quel tramortirmici, a guardar bene, era proprio un bel vivere: altro che ingegneri, avvocati, business-man e donne in carriera! Infatti poi anche costoro vengono ben volentieri da noi a passarsi le vacanze.

Ma non è un discorso di ferie: è quando la cantina è vuota dalla gente di pasaggio che il vino inizia a raccontare le sue storie millenarie e le racconta solo a chi se le sa tenere per se, le racconta solo a pochi - a chi crede che le sappia ascoltare bene!

17 ottobre 2009

Il sapore dei giorni nel sapore del pane

Il sapore del pane non è solo nel pane stesso: è anche come lo si mastica che dà sapore al nutrimento - e come si mastica ogni attimo della propria vita, dà sapore alla propria vita!

La vita non ha sempre un bel gusto: ci sono i bocconi amari, i bocconi troppo duri da digerire, i giorni che proprio nessuno vorrebbe mangiarsi, le portate che tutti avrebbero preferito saltare per andare direttamente, finalmente, al dolce - che riaccende piacevolmente il palato!

Vivere in modo piatto, senza colore, senza sapori - come se il dolce fosse uguale al salato e come se il salato fosse uguale all'insipido! - è assurdo e non ha nessun senso.

Perchè ciò che è dolce è dolce e ciò che è salato è salato. Ciò che mette energia, mette energia e ciò che toglie energia inutilmente, toglie energia inutilmente.

Non si può proprio dire che qualcosa che puzza da lontano abbia un buon profumo o che i palazzi grigi di Milano abbiano un bel colore, perchè è impossibile dirlo. Oggettivamente impossibile affermarlo. Ciò che puzza, puzza parecchio. Ed il grigio è sempre grigio: preferibile al grigio è pure il nero perchè almeno è qualcosa di deciso, di forte, di totale. Il grigio è grigio, anonimo, insipido.

Talvolta nelle nostre grasse tavole si mangia molto finendo poi per accumulare chili di grasso su chili di grasso: ma nemmeno ci gustiamo più il boccone. Il fine della vita diventa riempirsi lo stomaco - assicurarsi di riempirsi a sufficenza lo stomaco e anche di più, avere garanzie di riempirsi lo stomaco e di ingrassare - ma senza dare nessun Vero Sapore a quel cibo ingerito che, seppur buono, seppur nutriente, finisce inevitabilmente, per sua natura, nella fogna e non dà niente di più.

Ci sono persone che a volte ti fanno andare di traverso il boccone o non ti lasciano digerire in pace. Ci sono situazioni che, anche se offrono vini succulenti, ti fanno maledire di essere seduto a quella tavola tanto c'è mancanza di buon sapore in quel pane mangiato - tanto sarebbe meglio digiunare anzichè mangiare quel grasso cibo procuratosi con superbia ed arroganza che non sono affatto condimenti buoni come il Sale e l'Olio della Vita! L'arroganza e la superbia rendono la carne stopposa, immangiabile!

Ci sono invece posti e uomini con cui è una potente benedizione anche soltanto dividersi un tozzo di pane e un bicchier d'acqua. E' vero sì, forse il frequentare queste persone non farà crescere il proprio business e non ci procurerà importanti aumenti di capitale, nè tantomeno il favore dei potenti della situazione: ma procurerà  in noi qualcosa di molto, molto più potente e liberante e rigenerante, qualcosa che vale più di tutto l'oro fino che si può guadagnare al mondo.

Vera Gioa e Pace del Cuore! - che non ha prezzo!


Quando un sorriso è davvero un sorriso vero e sincero, quando una parola dolce è una vera parloa dolce ed il conversare non è anch'esso affar d'affari ma è un'apertura totale di come effettivamente la pensiamo, senza pensare a ciò che può ritornare da ciò che diciamo. Essere liberi di essere se stessi, di dire quel che si pensa, sentirsi liberi di essere accolti per quel che siamo, senza nessun tipo di problema. Questo rimette al mondo, rinfiacca le braccia deboli e ridà energia ai muscoli e fa guardare oltre ai confini con uno spirito di libertà ed una gioia potente e si sente profondamente dentro di noi che ancora tutto è possibile, che può accadere, che sta accadendo, che accadrà perchè la Vita non abbandonerà le nostre buone intenzioni - già le vede, già le accoglie - e spazzerà via - talvolta facendoci pure un male - ogni germe di male nascosto dentro di noi per far rinascere ancora nuova Vita e nuova Linfa Vitale.

La Vita, non smetterà mai di richiamarci alla Vita!

Essa non chiama per togliere, ma per dare! E se ogni tanto consiglia di togliere qualcosa di ingombrante per la strada, lo fa solo per togliere qualcosa che ingombra il passaggio che porta là dove ci si nutre di latte e miele - latte e miele forniti gratuitamente dalla Vita stessa! Sembrano così grossi macigni quando dobbiamo spostarli che disperiamo per non averne le forze ma ben presto cade la loro forza e si spostano con leggerezza grazie all'aiuto Potente della Mano della Vita.

Così la Vita chiama, dolcemente, a suo modo e ridà ella stessa sapore al pane che mangiamo, forza alla fatica che portiamo, vitalità alla pigrizia coltivata in serra, nuove prospettive alla nostra disperazione ed impotenza di fronte a certi problemi quotidiani. Essa ama soprattutto aiutare i piccoli, coloro che hanno voglia di farsi aiutare. E' più facile per lei condire il pane e la carne dei semplici che non condiscono le proprie tavole con superbia ed arroganza: non si possono infatti utilizzare contemporaneamente entrambi i condimenti - arroganza e superbia assieme a Sale ed Olio della Vita! - perchè sarebbe come mettere il sale e lo zucchero insieme, qualcosa di dolce ed amaro nello stesso piatto: provocherebbe solo una gran bella vomitata!

15 ottobre 2009

L'importanza dell'interfaccia

Quando sviluppi un'applicazione e devi mostrarla all'utente, non aspettare di aver finito tutto quanto!

Parti dall'interfaccia e fagliela vedere: anche se sotto non funziona niente o funziona male, se l'interfaccia sarà gradevole e ben usabile, il cliente sarà più che soddisfatto in corso d'opera!

Puoi sfruttare questo trucchetto anche con il tuo capo in ufficio, se il tuo capo non è così sveglio o non ha tempo di controllare che sotto funzioni tutto a dovere!

Del resto, non ti lasci anche tu ammaliare da due belle gambe di una donna? L'occhio si lascia attrarre da ciò di bello che vede... perchè dunque non usare questo trucco anche in programmazione?

10 ottobre 2009

Affrontare i mostri di fine livello

Ogni livello ha i proprio mostri che si oppongono al tuo incedere nel gioco della vita.


E vanno affrontati - o schivati: sono passaggi obbligatori per poter proseguire il proprio percorso ed avanzare.




Del resto, non è forse così anche in ogni videogioco che si rispetti?

Ogni livello è formato da una serie di piccoli mostriciattoli da abbattere o da evitare, buche in cui non cadere, bombe da schivare, bonus da cogliere al volo per migliorare la propria energia o equipaggiarsi di armi ancor più potenti di quelle di prima! :) E più si gioca e più si imparano i trucchi necessari per sopravvivere.

Alla fine di ogni livello poi, si presenta sempre il mostro finale, l'insidia finale da affrontare e sconfiggere prima di poter accedere al livello successivo... generalmente ancora più difficile del precedente, ancora più ricco di pericoli ma anche più divertente!

Ma non è finita qui perchè, superati tutti gli step, alla fine di tutti i livelli, tocca sempre affrontare "il mostro finale": il più tosto di tutti, il più impegnativo, il più temibile e temuto! Generalmente però, avendo superato tutti gli altri, abbiamo tutte le carte in regola per affrontare anche quest'ultimo, decisivo, nemico da sconfiggere.

Considerando però una cosa molto importante: a differenza dei videogiochi, nella vita vera non ci sono vite aggiuntive, e non esiste la modalità "vite infinite"!

Dunque... make attention with your life! There's only one!

8 ottobre 2009

Cos'è un layer web?

Un layer non è altro che uno strato.

Esattamente come questa torta al cacao, così può essere composta una pagina web, ovvero può essere stratificata e composta di più livelli.

Non tutti i livelli sono visibili ed utilizzati subito dall'utente che da fuori ha una visione parziale del contenuto della pagina - esattamente come le tre linee di cioccolato della torta che, se non viene tagliata ed osservata nel suo interno, non se ne conosce la composizione - potrebbe pure contenere marmellata o miele anzichè cioccolata!

All'interno di una pagina web non si perdono informazioni o contenuti bensì, attraverso un utilizzo ponderato ed oculato, si possono ottenere vari stratagemmi per "dialogare" con l'utente ed indirizzarlo verso le operazioni giuste da compiere.

Tecnicamente niente di complesso, il layer si realizza effettivamente utilizzando il tag div del linguaggio HTML che con l'aiuto di qualche linea di Javascript mostra e nasconde gli oggetti all'interno della pagina.

7 ottobre 2009

Scegliere la strada giorno dopo giorno

Ah quanti bivi che ci sono da prendere nella vita!



Ed il problema grosso è che non si sa mai bene quali prendere. Alcune strade infatti promettono cose e persone, situazioni ed ambienti che dovrebbero regalarti qualcosa di buono ma talvolta si rivelano degli inutili sentieri pericolosi - eppure anche ambiti, stupidamente ambiti! - che ti fanno camminare sui cigli degli strapiombi nei quali, semplicemente mettendo male il piede, si può precipitare e cadere, perdendo tutto, che perdere tutto vuol dire perdere la Vita, mica scherzi! Altri sentieri promettono alla loro fine, campi verdi, aria pulita e tranquillità ma anch'essi possono tradire e condurre ad aree di guerra, magari senza mitra e fucili ma non meno campi di battaglia.

Ma appunto il problema è che, quando ti trovi ad un bivio, è difficile scegliere perchè di quel che troverai lungo il sentiero, di dove effettivamente ti condurrà quel sentiero, proprio non ne sai niente! Anche se hai letto guide e magazine ed hai sentito amici che lo stanno intraprendendo, non sai niente di dove passerai e di dove arriverai, nè tantomeno chi incontrerai e di chi affronterà quei passi assieme a te E se questo può essere entusiasmante, avventuroso e pieno di stimoli, è anche assai pericoloso perchè si può, inaspettatamente finire male, in qualche dirupo o sentiero scosceso, forse troppo scosceso per i nostri gusti.

Qual è dunque il cartello da seguire?

Beh in effetti, tutte queste freccie possono avere una duplice chiave di lettura: possono rappresentare un ostacolo all'incedere dei propri passi - visto che occorre riflettere un attimo e fermarsi e poi scegliere - oppure possono essere interpretate come possibilità da poter sfruttare, per arrivare dove si vuole arrivare, per vedere altro, per conoscere luoghi, persone, animali, prendendo tuto quel che viene con l'entusiasmo di un giovane esploratore!

Certo, se la nebbia che circonda le nostre idee è fitta, sarà davvero difficile capire quale sia la scelta giusta e non potremo che andare a tentoni scoprendo quale sia il cartello che indica la direzione per arrivare in cima alla montagna - sopra la nebbia! - e godersi tutto lo spettacolo possibilein un sol grande ed immenso sorso.

I cartelli infatti sembrano tutti uguali: stesso colore, stessa forma. Ma dietro ognuno di questi si nasconde un mondo, strade e case, sapori e piaceri, dolori e meschinità: tutto il bene e tutto il male previsto e predisposto per quel tipo di percorso - che non viene mai anticipato - e lo si scopre sempre e solo vivendolo.

E così dunque, dopo averci ragionato un po' su, dopo aver chiesto a tutti i santi conosciuti e sconosciuti, dopo aver pregato un po' sul da farsi, se ne sceglie uno - quello nel momento sembra il migliore o quello indicato - e lo si affronta come un dono - talvolta con fatica, talvolta con disgusto - che permette di poter ancora muovere qualche passo, di poter respirare, di poter ancora bere alla Vita e di vivere tutto quel che c'è da vivere - che le sorprese, come sempre, non mancheranno certamente!

6 ottobre 2009

Lavorare una volta per lavorare più volte

La parte più interessante del lavoro del programmatore è la sperimentazione di nuove tecnologie, l'utilizzo di nuovi linguaggi di programmazione, la ricerca di nuove soluzioni più performanti e pratiche utili per risolvere alcuni problemi.

Ma purtroppo, ahimè, non tutti i giorni è domenica, ovvero non tutti i giorni noi programmatori ci imbattiamo in novità interessanti, sfide professionali da affrontare, possibilità di ampliare le nostre conoscenza. Purtroppo, il lavoro del programmatore può essere talvolta ripetitivo e poco interessante.

Un aspetto brutto è la ripetitività del codice, ovvero il dover affrontare spesso lo stesso tipo di problema più volte. Se da un punto di vista questo fatto favorisca il lavoro di un informatico - se il problema è già stato risolto, ho già la soluzione in tasca da offrire al cliente! - dal punto di vista realizzativo, riscrivere lo stesso codice è dannatamente stancante e decisamente poco divertente, poco appassionante.

Dunque, per ovviare a questo, una buona cosa che può fare un programmatore, sempre che ne abbia il tempo, è costruirsi una piccola libreria/biblioteca di codici da riutilizzare nel momento opportuno. In questo modo un programmatore può lavorare una volta per lavorare più volte.

Questo approccio permette anche di velocizzare notevolmente i tempi di scrittura del codice e di garantire che il codice funzioni con tempi di rilascio più brevi. Infatti, se un pezzo di codice della nostra biblioteca atto a risolvere un certo tipo di problema - per esempio la connessione del sistema al database - sappiamo che funziona correttamente, se utilizzato nel modo corretto, con parametri corretti, funzionerà dovunque lo utilizziamo. In fase di debug, quando dobbiamo scovare gli eventuali errori, possiamo porre da subito la nostra attenzione su altri problemi del sistema, riducendo i tempi di reworking e correzione del codice.

Un buon "copia e incolla" ben controllato e rielaborato, qualche colpo di martello a destra e a sinistra, una stiratina al codice... e voilà, pronto il codice che risolve i problemi al cliente! Beh non sempre è così facile, ma quando si può fare... perchè no?

4 ottobre 2009

Una vita senza senso

Se non abbiamo la benzina per vivere il domani, chi ce la darà?

Se non abbiamo l'entusiasmo di un cantante ad un concerto, chi ce lo darà?

Se non abbiamo la forza di guardare la gente dritta negli occhi, senza timore, senza superbia, chi ce la darà?

Se non saremo sale e sabbia, se non berremo alla fonte della Vita, se non costruiremo e distruggeremo qualcosa e poi ricominceremo a costuire ancora con più entusiasmo e voglia, chi, chi, chi ci aiuterà?

Senza senso è un giorno triste, un giorno chiuso, un giorno vissuto senza respirare e senza far respirare le persone attorno a te. Senza senso è l'esistenza umana se non si riconosce nello sguardo di un altro il proprio sguardo, la sofferenza e la difficoltà dell'altro esattamente uguali alle proprie, se non ci si accorge che quello di cui ho bisogno io è anche ciò di cui ha bisogno l'altro. Allora, se io posso avere ciò che all'altro serve, ne farò un cumulo in casa mia ed una riserva infinita perchè non manchi mai a me e nemmeno alle persone attorno a me. E così imparerò che c'è sempre, in ogni situazione, un così bisogno di guardare al bisogno e all'esigenza dell'altro, anche le più piccole, che alla fine non c'è nemmeno più il tempo di guardare alle proprie che, mastodontiche, si presentano a chiedere di pagargli il conto, un conto sempre a debito. Guardare all'altro ma con discrezione perchè ti farebbe piacere che uno si facesse gli affari tuoi? Non intendo questo per "guardare all'altro"!

Perchè morire di fame non è solo morire del non aver cose di che nutrire il corpo. Ben più, ben più di questo c'è bisogno in un mondo grigio e chiuso dalle proprie, rigidissime regole. Ma per chi scopre la regola delle regola, la regola della Misericordia che non ha regole, ah quanto stanno strette le regole fisse di chi comanda con superbia e pensando di "essere un grande" perchè "raggiungerà i suoi obiettivi!

Vivere una vita con tutta l'energia ch'essa può contenere e sprigionare non ha prezzo! Non ha prezzo nemmeno la benzina che ti può far camminare più di quel che speravi - che ridona sempre nuova luce a quel che vivi - quotidianamente!

Questa benzina è "sprezzata" - spesso disprezzata! - la sua tariffa non dipende dall'andamento del mercato, la richiesta non è alta - perchè dai più è addirittura sconosciuta! - ma il bisogno reale - materiale - è per tutti immenso. Senza di lei non si muove nemmeno un passo, non si riesce proprio a combinare niente e siamo come un motore che talvolta fa pure la scintilla, ma che non si accende mai e sbuffa e sbuffa in continuazione: sembra che parta, ma poi non parte mai! Dunque fanne il pieno - affrettati! - e premi sull'accelleratore. E quando devi frenare, frena.

E fa in modo che la tua vita abbia un senso!

2 ottobre 2009

Scrivere è come vivere

Vivere. E' un po' come scrivere. Scrivere qualcosa che hai sentito così vivo e vero che l'esperienza vissuta diventa parola - ed esce dalla bocca come l'inchiostro dal pennino, esce  anche troppo macchiando il foglio inaspettatamente - e talvolta combina pure danni!

Scrivere il libro della propria vita, vivendolo.

Sebbene la parola scritta abbia tutti i suoi limiti ed il vissuto sia ben più che qualcosa di esprimibile, questo è l'intento di chi scrive: portare fuori da se, bloccare sulla carta, ricordare nel tempo non solo il fatto ma pure le sensazioni ed i sentimenti provati. I battiti del cuore che altrimenti se ne vanno, le goccioline di sudore - d'inchiostro! - che sono colate in quell'attimo, la paura, la tensione, la gioia ed il dolore di qualche pagina della nostra storia, bella o brutta che sia, desiderata o incontrata inaspettatamente - la pigiatura del pennino che "incide" la carta lasciando non solo il segno del colore dell'inchiostro, ma profondi solchi dov'esso scorre assorbito dalla carta, profonde fessure dentro di noi, indelebili, incancellabili  - perchè ogni foglio, rimarrà pur sempre inciso dal passaggio del pennino!

E mentre la parola prende forma sul foglio, mentre le linee si susseguono veloci e le frasi chiamano altre frasi, l'esperienza vissuta riprende forma - quasi rivive - e si risentono a pelle tutte le sensazioni e le emozioni provate in diretta - ma a distanza di tempo! Quasi come quando si prende la carne dal frigo per mangiarsela oggi: una volta scongelata rimane sempre fresca e nutre e ci sfama come se fosse effettivamente del giorno - ma in realtà la storia di quella fetta è ben lontana dal giorno d'oggi! - e conserva tutte le sue qualità nutritive per l'oggi, anche se tutte le proteine le ha in se da molto tempo prima.

Perchè così è della vita: disegnare i propri giorni, dare - o scoprire o riscoprire! - il senso di un giorno dopo l'altro, bere al succo della vita che minuto dopo minuto passa per noi, per dissetare la nostra fame quotidiana d'Amore. E così è dello scrivere: spremere le pagine e le parole per far uscire un succo di immagini ed emozioni vissute che imbevono la carta, trasudino degli attimi trascritti, profumano degli odori e della polvere incontrata.

Così è dello scrivere: riappropriarsi di tutte le proteine assorbite nel vivere, masticarle, rimescolarle ed offrirle agli amici per cena - o per merenda a metà del pomeriggio! - digerirle, scompattarle, sminuzzarle.

Che poi è quel che accade anche mentre si legge perchè forse, alla fine dei giochi, anche leggere è come scrivere!