27 dicembre 2009

Giocare con le Lego per vivere con l'entusiasmo di un bambino



Quando ero piccolo, m'immaginavo l'anno come una barra orizzontale perchè aveva un inizio ed una fine. Quando arrivavamo a festeggiare l'ultimo dell'anno assieme ai miei genitori, ai loro amici ed ai loro figli, ricordo benissimo che avevo sempre in mente che stavamo arrivando alla fine della linea retta (che però immaginavo non piatta ma anche un po' alta) ma mi rimaneva sempre un dubbio: tra l'ultimo dell'anno e l'inizio del nuovo anno, che cosa c'è?

Non capivo che la fine di un anno sanciva allo stesso tempo l'inizio del seguente e che dunque avrei potuto immginarmi il trascorrere del tempo non come una linea retta quanto come un cerchio oppure come una linea retta dove però l'anno successivo viene dopo il precedente: in realtà a me veniva in mente che si dovesse ritornare indietro, al punto iniziale.

Non so perchè mi veniva in mente questo :) è buffo pensarlo adesso ma per diversi anni la cosa non mi tornava, non capivo, per me ci doveva essere qualche giorno di pausa tra un anno ed altro.Lo so è stupido, quando siamo bambini è tutto strano e bello e nuovo: per questo faccio fatica a crescere - non mi piace proprio! - vorrei sempre rimanere bambino con tutte le mie piccole stupidità che fanno ridere i grandi - che guardano le cose da grandi adulti! Io, se ci riesco, voglio continuare a vedere le cose da piccolo a sentire dentro di me che ancora tutto è possibile, che si possono ancora inventare un mucchio di cose nuove come quando ero piccolo ed ogni giorno volevo costruire qualcosa di nuovo con le "Lego" - che bello che era, ci passavo le giornate! Voglio ancora credere che ci sia un modo - e devo trovarlo per forza - per sfruttare tutta la mia fantasia e creatività, il mio ingegno, la mia voglia di fare, la mia inventiva: non mi arrendo, non mi arrendo ancora a chi dice che "è così!", "che tutto deve enadare così!", non mi arrendo affatto perchè se già penso soltanto all'idea della resa, mi sento morto, devastato, sconfitto. In questo mondo grigio di cemento - cemento anche nei rapporti con gli altri - vorrei costruire qualcosa di colorato - e che si sempre in costruzione! - colorato come sono colorati e stravaganti i pezzi delle Lego ma messi insieme sono solidi, duri, quasi indistruttibili - avete mai provato a buttare giù un muretto fatto da mattocnini Lego ben incastrati? E' resistentissimo!

D'altra parte con quest'idea in testa mi diverto e sto bene e forse è pure più importante lidea, la molla in testa che la realizzazione in se della cosa. Ma comunque mettendo insieme mattoncini su mattoncini qualcosina veniva sempre fuori: quando un aereo, quando un castello, quando una casa con la strada - ce n'era per tutti i gusti!

Credo che quando siamo piccoli si abbiano le idee molto chiare su quel che si voglia fare della propria vita, su quel che si voglia diventare: solo che è difficile realizzarlo. Ma una cosa è certa: quando siamo piccoli ci vogliamo divertire. Le cose che ci piacciono ci fanno ridere - subito - e le cose che non ci piacciono ci fanno piangere - subito - e non facciamo mai come fanno i "grandi adulti" che si mettono delle maschere e dei filtri e ridono quando ci sarebbe da piangere e piangono quando ci sarebbe da ridere: a volte e facilmente entriamo a far parte di questa brutta categoria di adulti che vogliono capire solo quel che vogliono capire loro, quel che gli fa comodo capire. Quando agiamo così, siamo i più tristi e mettiamo tristezza a tutti, contagiandoli nella loro poca libertà e nel loro quasi nullo coraggio.

Voglio rimanere un lattante per più tempo possibile! E ridermene sotto i baffi per quegli "adulti" stupidi che non capisco e che spero di non avere mai la fortuna di capire, da qui ai prossimi 200 anni! Perchè è molto - forse troppo facile - lasciarsi perdere d'animo ed esser portati via dalla tristezza generale... un'inspiegabile tristezza generale, talvolta nascosta sotto ai sorrisi di convenienza: i sorrisi, falsi, degli "adulti".

2 commenti:

  1. Lorenzo@ Voglio rimanere un lattante per più tempo possibile! E ridermene sotto i baffi per quegli "adulti" stupidi che non capisco e che spero di non avere mai la fortuna di capire, da qui ai prossimi 200 anni!

    Per quanto io sia molto disincantata, tuttavia ho conservato, o forse ho voluto conservare, un'anima vagamente infantile. Inoltre cerco sempre di ricordare come mi sentivo io da bambina e da adolescente, per evitare di giudicare in maniera affrettata e superficiale i comportamenti dei più giovani.
    Spesso gli adulti sembrano aver dimenticato completamente di essere stati bambini e adolescenti, e così sminuiscono troppo i sentimenti, le incertezze, le ingenuità e le emozioni che si hanno in certe fasi della vita.

    Buona domenica. :)

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  2. @Romina: beh, non mi sembra affatto male riuscire a "conservare un'anima vagamente infantile". E' vero quello che dici: non è affatto facile crescendo, non perdere "la strada buona" dei sentimenti puliti.

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