21 gennaio 2010

Insieme incontro alla Verità



Ci sono lodi che divengono bestemmie così come ci sono elogi che diventano offese e calci in faccia.

Sono le lodi e gli elogi non veri: non si loda o si elogia nella verità perchè davvero si pensa così ma bensì si loda e si elogia inconsciamente fin quando le cose vanno come vorremmo con quella persona - o con quel Dio - o vanno comunque a nostro vantaggio grazie a quella persona/Dio ma appena la persona commette qualcosa che non va, l'elogio diviene prontamente offesa perchè si è perso quel che si "guadagnava" elogiandola, la si abbandona presto lasciandola nella solitudine e la si riempie di rimproveri. Non se ne parla più bene ma male, anche con gli altri.

E questo elogio e lode sono appunto falsi e si smascherano da soli nel bezzo delle bufere e delle difficoltà, dei problemi quotidiani, nelle difficoltà della vita: insomma, alla minima scossa di terremoto crolla tutto quel bel castello finto che si basava sul guadagno che si poteva trarre dal rapporto con quella persona - o con quel Dio - e si dirige il nostro interesse e la nostra attenzione verso altre fonti, in qualche modo "più remunerative" perchè in quella circostanza l'amicizia con quel tizio mi porta più vantaggi che l'amicizia con altri tizi meno potenti, meno "fighi", meno "social".

Per questo si dice che gli amici veri ci sono sempre, in tutte le stagioni: essi ci conoscono in profondità e chi ci vuole davvero bene accetta tutte le fasi da passare, obbligatorie per il fatto stesso di vivere. Gli amici non lodano come gli adulatori, alla fine non gli importa delle tue vittorie o delle tue sconfitte: già l'essere amici è una vittoria, ed è la vittoria più importante di tutte le altre.

Nessuno può essere sottratto da questo: andare incontro alla Verità, ogni giorno. E ciò è difficile e duro da digerire perchè se fossimo tutti sempre onesti e bravi, allora non ci sarebbero problemi e se tutti si comportassero sempre bene - non apparentemente ma in profondità - non vi sarebbe sorta di male, di litigio, nè di gelosia. Ma non è così perchè tutti in qualche modo temiamo questo confronto con Lei e cerchiamo di scansare il fatto che "stiamo inesorabilmente procedendo verso la Verità di noi stessi e verso la Verità assoluta", questione dolente dei nostri giorni in quanto ogni sorta di male cesserà e tutti i nostri rigirii malandrini saranno inevitabilmente smascherati e portati alla Luce: resisteranno o scapperanno via come cani inferociti ricercando il buio, da dove essi provengono?

Sulla Verità non ci soffermimamo mai abbastanza. Sull'essere veri - con se stessi e con gli altri - non ci soffermiamo mai abbastanza. Basterebbe invece fermarsi un attimo, qualche attimo al giorno, scoprirsi anche nel male che si porta, pentirsi del male che si fa e chiedere perdono a chi di dovere se si è fatto qualcosa che non va nei suoi confronti e così pure a Dio, sia il perdono per il male commesso sia la possibilità di compiere ogni sorta di bene, in tutti i modi possibili, in tutte le situazioni possibili.

L'obiettivo è quello di divenire trasparenti: non che non ci vedano passare, ma trasparenti nei modi di fare, sinceri, veri. Questo non vuol dire abbassare la testa con i potenti, sempre, e fare il duro con chi è più debole di noi. Vuol dire esattamente il contrario: significa fare la faccia dura con chi non fa le cose per bene e si comporta male, urlare se c'è da urlare, sbattere i pugni sul tavolino, se occorre... e sorridere ed aiutare chi ha bisogno di una mano.

Ed andare incontro alla Verità insieme, aiutandosi reciprocamente e non giudicandosi continuamente. Costruendosi ed edificandosi gli uni gli altri e non al contrario, demolendosi gli uni gli altri: che senso ha il gioco al massacro? Ha il senso di "ti faccio fuori così prendo il tuo posto" o di "sparo su di te così che io appaio bene nei confronti di tizio che è il capo" o ragionamenti simili a questo. E poi? Che rimane? Cosa rimane quando saremo i primi avendo raso al suolo tutto quel che circonda, avendo ucciso e ferito persone, con chi parleremo da primi e re incontrasti quali abbiamo voluto diventare comportandosi così?

Confrontarsi, questo sì che fa bene. Mettersi in nuove sfide, questo sì che fa bene. Osare. Tentare. Oltrepassare gli ostacoli. Librarsi nell'aria senza sapere dove atterrare. Rischiare tutto sentendo il brivido sulla pelle. Ricominciare ogni giorno, andando incontro insieme agli altri verso la Verità, per arrivare insieme, per farsi il viaggio assieme - che è più bello!

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