26 gennaio 2010

Vivere davanti allo specchio guardandosi per quel che siamo

E se ti fanno un complimento poni attenzione a quelle parole, ma non troppo. E se ti fannouna critica, anche una critica pesante, poni attenzione a quelle parole, ma non troppo.

Fa così: durante il giorno prendi tutto quel che capita, senza badare troppo a ciò che entra e mettilo in un sacco e portatelo a casa: eviterai così di farti condizionare, nel bene e nel male, da ciò che gli altri dicono e vedono di te. Perchè tu non vedi sempre bene te stesso e gli altri non vedono sempre bene te stesso: talvolta tu saprai meglio degli altri chi sei, a dispetto di quel che gli altri vedono per quel che lasci intravedere di te, ma talvolta saranno gli altri che potranno aiutarti nella tua crescita ponendo l'accento su alcune tue caratteristiche vere, che magari fai fatica ad accettare, ma che esistono. Mettendo tutto dentro un sacco, non lascerai fuori niente, e non ti perderai niente di quel trovi nel tuo cammino: certo non sarà tutto bello e profumato quel che scoprirai, ma così è la vita per tutti quanti, quindi sta pure sereno: non è tutto bello ma non è tutto brutto, non è tutto dolce ma nemmeno tutto amaro.

La sera poi, quando arrivi in casa tua e sei da solo, chiudi la porta della tua stanza ed inizia a tirare fuori quel che hai messo nel sacco durante le ore faticose della giornata ed osserva quelle parole che ti hanno riservato, quei fatti, quelle situazioni e quelle occhiate, con altri occhi e guarda in faccia quel che è successo senza nessuna paura e timore, guardando tutto come se fossero cose esterne a te, che quasi non ti riguardano, come davanti alla tv: non potrai nasconderti dalla verità di vedere quel che è bene, bene, e quel che è male come male. Che questa poi in realtà, anche se talvolta è affare amaro e duro da masticare e digerire, questo è ciò che più conta, per crescere: guardarsi, cecare di vedersi nella verità di quel che siamo, per tutto il bene che siamo e che possiamo dare e per tutto il male di noi che non siamo ancora riusciti a convertire in bene.

Ma bada bene, ho detto per tutto il male che ancora non siamo riusciti a convertire in bene: ciò che conta è che lo vedi. Vederlo, vedere la bruttezza di quel tuo atteggiamento, di quella tua parola detta male, di quel sorriso che non sei riuscito a dare, di quella speranza non coltivata al di là delle difficoltà quotidiane, è il primo passo del giorno prima, per iniziare diversamente il giorno dopo. Non credere che riuscirai ad imparare a cambiare tutto in bene in un sol giorno: il cambiamento è l'impegno costante di tutta una vita passata a limare ed a limarsi ma è lo stesso sforzo che fa una roccia in riva al mare. Come la roccia, se continerà a farsi bagnare dalle onde morbide e ammorbidenti del mare, seppur dura riuscirà ad addolcirsi, così tu con il tuo carattere a tuo modo forte, se ti guarderai spesso, come davanti ad uno specchio, potrai capire dove agire per arrotondare i tuoi pungiglioni caratteriali. Ma devi guardarti bene, in uno specchio dritto per vederti dritto, perchè spesso ci vediamo come in un cucchiano -in maniera distorta - e non capiamo niente di noi.

Se poi lascerai alle onde del mare di entrare nel tuo cuore prepotentemente e di buttar giù ogni portone duro e di spalancare ciò che è chiuso, allora sta pure certo, che nelle tue difficoltà, i tuoi giorni saranno sereni. Se ti abbandonerai, sarai sereno. Se ti fermerai, come una roccia vicino al mare, diventerai liscio, assumerai una forma che adesso non hai: e sarai lieto di far sedere persone su di te per lasciarle perdere col pensiero e con la mente nell'infinito orizzonte che si vede da lì, sopra il mare in lontanaza.

2 commenti:

  1. Scrivi sempre testi molto belli! E a volte, nel leggerti, continui a stupirmi!

    Grazie .. e.. sottovalutavo la tua profondità :-) Credo il tuo blog sia una gran cosa :=)

    Ciao :-D

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  2. @Marco: ahahaha ciao Marco, grazie, sono contento che ti sia piaciuto questo post! :)

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