10 marzo 2010

Il mestiere dello scrittore e dello spazzino

Le ispirazioni arrivano quando uno meno se lo aspetta e bussano e vogliono entrare.

Se le mandiamo via, rimaniamo dietro alla finestra e non scopriamo niente di nuovo perdendo un'occasione per trasformare una giornata semplice e normale, in una giornata semplice e normale dal sapore diverso, con un retrogusto del tutto particolare ed ineguagliabile, tangibile. Se le facciamo accomodare sul divano - aspettando di finire i nostri comodi per ascoltarle - forse si addormentano e quando si risvegliano è già tardi e debbono andare via, ma se gli offriamo uno sgabello davanti al fuoco, allora si scaldano ed iniziano a raccontare la loro storia.

Ed allora è bello, è proprio bello ascoltarle. E poi, mentre ascoltiamo e controbattiamo al loro racconto, ad un certo punto ci giriamo e scopriamo che, ben presto, molti altri sgabelli si sono seduti accanto al nostro. Ed adesso siamo in tanti ad ascoltarli questi racconti davanti al fuoco che ravvivano le serate fredde.

Ed è bello condividere un sorriso davanti al fuoco, con un caffè o una birra in mano. Fuori nevica sempre, mica cambia niente: però così è più bello e si va a letto contenti. Contenti per poco per alcuni, contenti per tutto, per altri.

Ed il bello è che le ispirazioni vanno a visitare tutti, senza nessuna differenza fra ricchi e poveri, fra colti e contadini. Se ti piace una birra o il caffè, puoi essere visitato da loro e non solo una volta. Se ti è piaciuto il vostro primo incontro, esse torneranno a trovarti nel silenzio di una sera d'inverno o nel clamore di una folla urlante nel bel mezzo dell'estate e continueranno a raccontarti le loro storie, perchè a loro piace raccontare le loro storie a chi ha voglia di starle a sentire.

E questo è il bello della Vita, che non guarda a come sei vestito o a che mestiere fai. Un uomo che spazza in terra le strade di tutti - comunemente chiamato spazzino - può essere il più grande scrittore del mondo ed il più famoso scrittore del mondo sarebbe stato meglio se avesse fatto lo spazzino. Ed il motivo è semplice: che il primo può essere più accogliente e generoso verso le ispirazioni quotidiane e le accoglie nel cuore della propria casa dandogli da mangiare e da bere e lasciandogli sempre un posto letto dove poter dormire, se tante volte non trovassero rifugio altrove. Addirittura le aspetta e le desidera, ma senza ansia perchè ha imparato che l'ansia scaccia via le ispirazioni come l'aglio fa con le streghe, come le cipolle scacciano via i baci delle donne. L'altro, lo scrittore famoso, può essersi dimenticato o non aver mai imparato ad aspettare le ispirazioni che fanno belle le giornate. Se le aspetta, le aspetta perchè sa che portaranno soldi e fama e non perchè realmente trasformano la vita in qualcosa di ancora più bello. Ma si stanca velocemente e le aspetta per poco e se non le vede arrivare presto, le sostituisce rapidamente con qualcos'altro che trova in casa sua. Le ispirazioni sentono che non saranno accolte e che già sono state scartate per qualcosa di meno valore e così cambiano rotta e vanno a visitare altri cuori, altre case, a mangiare altri pasti con chi ha voglia di buon cibo e vino rosso.

Lo spazzino, facendo un duro mestiere, conosce bene il sapore dolce ma spesso amaro della vita. Nella polvere che spazza ha scoperto e riscoperto l'essenza di una vita vissuta bene sotto il sole facendosi bagnare dalla pioggia. Lo scrittore famoso respira solo la polvere delle proprie scritture o degli scritti antichi di altri giovani pensatori ma se non li sbatterà entrambi con forza togliendo quella polvere grigia del tempo e se non le bagnerà con le sue lacrime e col proprio sudore quotidiano, perderà solo del tempo quando fuori è una bella giornata e sarebbe stato meglio fare una passeggiata col cane - o spazzare le foglie secche dal cortile della propria casa! - per ritrovare quel gusto autentico della vita indiscutibilmente unico, quando le ispirazioni ti vengono a trovare e ti sento vuoto ma ti senti pieno, leggero come fiocchi di neve che scendono dal cielo e si posano lievi sull'erba, uno sopra l'altro. E ti risenti vivo, pienamente vivo come nei giorni più belli e sereni della tua vita.

Le ispirazioni scendono così, lentamente, come la neve soffice. Ed il mestiere dello scrittore è solo questo: accoglierle, contemplarle, osservarle cadere dal Cielo anche quando sembra brutto tempo, anche in mezzo alle tempeste. Dargli uno sgabello ed ascoltarle, ch'esse nient'altro vogliono se non questo: essere ascoltate, amate, bramate e solo per regalare a chi le ascolta momenti indimenticabili davanti al fuoco o nelle notti d'estate stellate, che sembrano infinite.

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