5 aprile 2010

L'esperienza dei propri giorni

Come si può immaginare il proprio futuro dentro a certi confini prestabiliti, dentro a giornate tutte uguali, dentro a impegni mai esaltanti ma "da dover fare"?

Come si fa, come si fa, come si fa a rimanersene sempre nello stesso luogo per molto tempo, a fare tutti i giorni le stesse cose - essendo felici - a farle bene, a farsele piacere, a farsele andar ben anche se stanno strette, più strette della solita cintura quando s'ingrassa mangiando e rimangiando?

Com'è possibile resistere trent'anni così senza perdersi, senza smarrire quel che di più bello il cuore può celare, scoprire o contemplare? Come si fa a prendere gli stessi automezzi tutti i giorni, rinnovando di anno in anno quegli abbonamenti ingialliti ma utili, come si fa a non voler vedere i confini della terra ed ogni sua piccola e meravigliosa sfaccettatura? Davvero basterà osservare tutto dietro allo schermo di un pc, ammirando le montagne lontane sulla pagine web di qualche sconosciuto o di qualche quotidiano che inizia a faticare nella vendita di copie cartacee? Davvero bastano le trasmissioni che sono la sera in tv per allievare tutta la voglia di vita che risiede nella profondità di noi stessi? Davvero è utile un giornale per capire cosa stia davvero accadendo nel mondo?

Oppure è meglio partire, andare, vedere, scoprire, constatare, lasciarsi ricoprire dalla polvere della strada e scoprire il senso di ogni passo fatto, non fatto, pensato e ancora non vissuto. Oppure è meglio leggere un libro che parla ancora di un viaggiatore che va incontro all'infinito, scordandosi chi fosse quando era partito perché a niente contano le sue vittorie passate là dove sta dirigendo i propri passi, dove quelle vittorie sono niente, ma proprio niente - qui conta questo e quest'altro, il resto non serve a niente!

Vedere, vedere, osservare, capire. Guarda, puoi leggere tutti i libri che vuoi, vedere tutti i documentari possibili in tv o su internet, sentire il parere e l'esperienza di lui e di lei - dei primi e degli ultimi, dei vinti e dei vincitori - ma ciò che vivrai nei tuoi giorni, quel che vedrai, quel che sentirai, quel che la tua pelle sentirà, nessuno mai potrà cambiarlo, e quel che i tuoi giorni ti avranno insegnato in maniera incredibile, nessuna lezione a scuola o all'università potrà mai trasmetterlo con tale intensità con cui il tuo cuore l'ha registrata.

Se vuoi vedere com'è una cosa, parti e vedila con i tuoi occhi. Chi potrà dirti che sono solo "canzonette"? Chi potrà convincerti del contrario di ciò che tu avrai visto, toccato, assaporato, vissuto, sudato, di cui avrai fatto esperienza rischiando la tua stessa pelle?

2 commenti:

  1. è vero quello che dici, le cose che viviamo dentro, le nostre piccole o grandi esperienze, il dolore, la gioia,
    ci danno tanto e ci dicono tanto,
    la vita vissuta con cuore e mente aperta vale più di tutto..
    è sempre un piacere leggerti

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  2. @aurora267: :) sì cavolo... vivere bene ed in pace NON ha prezzo! :) grazie per essere passata di qua, fa sempre piacere!

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