13 luglio 2010

Non si vede bene se non con il cuore

Testiera e schermo di un computer visto da dietro la plastica di una bottiglietta d'acqua
Non si vede sempre tutto bene, sempre tutto alla prima impressione. Talvolta abbiamo come un fondo di bottiglia davanti alla realtà e, senza volerlo, vediamo solo quel che vogliamo vedere. Eppure crediamo pure di vedere bene, limpidamente, senza offuscamenti, senza nessunissimo problema. Invece siamo letteralmente ciechi.

Ciechi verso le esigenze degli altri, cechi verso le esigenze che il nostro stesso cuore ci richiama ad ascoltare. Ciechi e sordi, e andiamo a dritto.

In realtà è una cosa che accade quotidianamente a tutti, ma nessuno ci fa caso: passiamo per la strada e se vediamo un poveraccio che fa l'elemosina, giriamo il volto dall'altra parte e diciamo "che vada a lavorare!". Si legge delle guerre sui giornali - visto che siamo fortunati ed in questo periodo sono relativamente lontane da noi - ma poi ognuno fa la propria vita e se ne frega di tutto. Sappiamo che tre quarti della popolazione mondiale, gente come noi, non mangia e non beve, ma noi corriamo per fare sempre più soldi ed avere belle macchine e possibilità di comprare tutto quello che vogliamo assecondando ogni più piccolo nostro desiderio, da quelli primari, a quelli super-superflui. E lo facciamo in automatico, senza che nemmeno ce ne accorgiamo, incapaci più di scorgere ancora una volta cosa sia bene e cosa sia male! Se poi ci soffermiamo un attimo, beh, subito riabbassiamo la testa e via, ancora all'inseguimento del futile, senza dubbi, perplessità ed incertezze.

Eh, se fosse semplice vedere tutte le cose bene, per quello che sono, saper scorgere da lontano il bene e battezzarlo per "bene" e vedere lampante il male, battezzarlo per "male" ed evitarlo come un cane che sfugge le bastonate di un padrone cattivo! Se fosse semplice, sarebbe tutto più semplice e saremmo tutti più felici. Ma non tutto è semplice, e per tornare a vedere bene, bisogna pulire gli occhiali, togliersi gli occhiali, ripulirsi gli occhi, lucidare gli occhi. Tornare a guardare con gli occhi del cuore: che non vuol dire altro che smettere di anteporre fra noi e la realtà tutta quella di serie di filtri - vedi bottiglia di plastica nella foto - che non ci permettono di scorgere la realtà effettivamente per quella che è.

Così sarebbe più facile capire cosa fare, a partire dalle piccole cose di tutti i giorni. Sarebbe più facile capire dove mettere i piedi, cosa dire, come comportarsi.

10 commenti:

  1. Perdona la deformazione professionale, Lorenzo: quel fondo di bottiglia di cui parli è il nostro "IO", che prima ancora che abbiamo visto qualcosa, ha già tratto le sue conclusioni (pregiudizi). Come insegnano le filosofie orientali, prima di guardare il mondo dovremmo svuotarci del nostro ego.

    Bel post, condivido!

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  2. @Andre: ciao Andre, deformazione professionale perdonata :) ...sono d'accordo con te, ma... molto più facile a dirsi che a farsi! :)

    Fa piacere che sei passato di qua e che ti sia piaciuto il post!

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  3. Bisogna allenarsi... Eliminare i filtri è una delle cose più difficili da fare, ma non impossibile... allenamento e determinazione... poi, una volta tolti i filtri (o almeno ridotti), non è detto che il male si veda solo come male e che il bene solo come bene!
    Grazie per la riflessione e a presto!

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  4. @laprincipessaraffreddata: :) grazie a te per essere passata di qua!

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  5. E' così. Effettivamente, però ci sono persone che riescono a vedere la verità molto più velocemente di altre. Credo sia una questione di esercizio ma anche di naturale predisposizione dell'animo.
    Un saluto.

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  6. @Mr. Loto: sì e probabilmente dipende anche un po' dall'allenamento, come diceva prima laprincipessaraffreddata...

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  7. ciao Lorenzo, riesci sempre a cogliere i punti salienti della vita. Forse ci vorrebbe un attacco dall'esterno, allora l'essere umano accantonerebbe l'Ego ritrovando i valori che ci accomunano come specie. Un saluto a te

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  8. @FalcoInLibertà: ehi falco, era un po' che non passavi di qua, felice di ritrovarti! Attacchi dall'esterno ce ne sono sempre tanti, spero non arrivi un attacco alieno :)

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  9. fratelli cresciuti insieme sotto lo stesso tetto i quali durante l'eta adolescenziale sembra che sacrificherebbero la propria vita gli uni per gli altri ma purtroppo finita la pubertà conosciuto il vile denaro (traditore) farebbero il patto con il diavolo pur di vederti sotto un buon metro di terra è finito quel fantastico viaggio è durato neanche l'adolescenza di questo bisogna aver paura altrimenti saper di essere accompagnato in tutto questo fantastico viaggio che è la vita sarebbe bellissimo non si avrebbe paura di niente affrontando la realtà accanto a chi ti ispira fiducia amore be c'è ne da dire ma con chi parli con i muri

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  10. @roberto: discorso confuso il tuo, non si capisce bene il senso di quel che vuoi dire. Forse hai scritto in fretta. E' vero, ci si può tradire anche fra fratelli, amici, mogli e mariti... può accadere di tutto. Non si deve avere paura di niente. E' bello parlare, confrontarsi, a volte è bello parlare anche con i muri, o con un albero!

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