2 settembre 2010

La storia del Gabbiano e del Topo



Il gabbiano volava sopra una spiaggia nel Mar Nero quando vide un topo. Scese giù dal cielo e domandò al roditore:

- Dove sono le tue ali?

Ogni animale parla una propria lingua, e il topo non capì cosa il gabbiano gli dicesse, ma notò che aveva due cose strane e grandi che gli uscivano dal corpo.

"Avrà qualche malattia", pensò il topo.

Il gabbiano capì che il topo stava fissando le sue ali:

- Poverino. Sarà stato aggredito dai mostri, che lo hanno reso sordo e gli hanno rubato le ali.

Impietosito, lo prese con il becco e lo condusse a spasso nei cieli. "Almeno potrà attenuare la sua nostalgia”, pensava mentre volavano. Poi, premurosamente, lo depose al suolo.

Per alcuni mesi, il topo si sentì una creatura profondamente infelice: aveva conosciuto i cieli, aveva visto un mondo vasto e bello.

Ma con il passare del tempo finì per abituarsi di nuovo ad essere un topo e pensò che il miracolo avvenuto nella sua vita non era altro che un sogno.
 
Dalla newsletter Il Guerriero della Luce n. 232 di Paulo Coelho

5 commenti:

  1. bel testo poetico di coelho

    e significativo...

    ce ne sono altri di paulo, a te l'onore di sceglierli...

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  2. Quanto c'è di vero in queste frasi... tocchiamo il cielo con un dito e poi quando torniamo a terra, per un po' soffriamo perchè ci manca tanto quella sensazione fantastica, ma con il tempo ci abituiamo, ci rassegnamo e ci ricordiamo di quel tempo come un sogno...
    WOW... bellissimo!

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  3. @Itsas: si anche io ne conosco molti. Ho letto tutti i suoi libri, mi piacciono un sacco, praticamente tutti. Ogni tanto pubblico questi raccontini della newsletter del Guerriero di Luce, alcuni sono sempre molto interessanti :)

    @Daisy: già, forse non è nemmeno bene rimanere sempre costantemente troppo "in alto"... non lo so, so solo che effettivamente la vita è ciclo e riciclo di leggerezza e pensantezza, di vedere le cose bene e poi male, di sentirsi liberi e poi schiavi, di fatica e pace... e forse il segreto sta proprio nel ciclo continuo, quasi fosse un allenamento. Boh :)

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  4. Molto bello e pieno di significati, ci fa capire la realtà di tutti i giorni.Grazie degli auguri ,saluti a presto

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  5. @Cavaliere oscuro del web: sì è un bel raccontino :)

    Grazie per essere passato di qua...

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