10 novembre 2010

Costruire la strada della Pace capendo che le tue scarpe sono anche le mie scarpe

Perdonare è capire che le sue scarpe, sono anche le mie
Nessuno ha mai commesso qualcosa che ti ha ferito? Non ti è mi successo di ferire qualcuno?

Beh, domande semplici e risposte (quasi) scontate (almeno all'apparenza).  Perchè prima o dopo è impossibile non ferire qualcuno. Ed è altrettanto impossibile non essere mai feriti da niente e da nessuno. E ciò comprova anche il fatto che stai vivendo, che siamo esseri umani - e non "robot insensibili" - e che stai vivendo bene la tua vita, mettendoti in gioco e camminando.

Ma prima o poi, fisiologicamente parlando, arriva il giorno in cui c'è qualcosa da aggiustare nella tua automobile - non si può proprio più andare avanti così! - perchè sei andato addosso a qualcuno o perchè qualcuno è venuto addosso a te, magari anche inaspettatamente. Ma è successo ormai... crack!

E non ci sono altre strade se non due: arrabbiarsi - anche se a volte solo interiormente senza lasciar trapelare niente se non per occhi attenti - irrigidirsi, chiudersi a chi ci ha ferito, oppure perdonare e ricominciare. E se chiudendosi ed irrigidendosi sulle proprie posizioni, perderemo il "contatto" con l'altro, perdonandolo offriamo all'altro ed ancor prima a noi stessi l'opportunità di poter continuare un rapporto che altrimenti, ahimè, inizierebbe a diventare troppo complicato e quasi più dannoso che bello da vivere.

L'importanza del perdono è dunque una chiave fondmentale per vivere bene e non una bella frase che sa tanto di "pensatori con la pipa": è proprio qualcosa di concreto, un atteggiamento concreto da tenere che cambia di fatto i nostri comportamenti, che si ripercuote come un uragano o come un vento pacifico leggero sulle nostre relazioni e dunque in tutto il mondo che gira intorno a noi.

Quante volte al giorno siamo costretti dai fatti e dalle disattenzioni degli altri ad elargire il perdono? Quante incomprensioni ci sono sempre da dover scardinare e trasformare in chiarezza?

E quante volte al giorno siamo noi, con i nostri comportamenti disattenti o le nostre mancanze a ferire o  non farsi intendere dagli altri e dunque a nostra volta bisognosi di comprensione e talvolta di perdono per atteggiamenti sbagliati?

Solo comprendendo l'importanza di un perdono vero - e non apparente - si può rinascere davvero a vita nuova!

Solo sforzandosi di mettersi nei panni degli altri - di camminare almeno immaginariamente nelle scarpe dell'altro! - si può tornare a comprendersi, accettandosi, perdonandosi, riaccordadosi, ripartendo insieme.

Ogni volta che perdoniamo è come se mettessimo in terra un mattone che ricompone la strada tra noi e gli altri quando gli altri hanno fatto un buco e non si riesce più  passare per "incontrarsi" - ovvero per intergire bene, relazionarsi. Ogni volta che si viene perdonati, è come se chi ci perdona pone a terra un mattone che copre la falla da noi creata tra noi e loro. E così, e soltanto così, la strada dell'incontro  del rapporto può durare nei mesi, ed ancor più negli anni. Impossibile pensare o immaginare che per anni, la strada non sia mai dissestata da un frana, da pioggie più forti del normale, da buche e disastri vari: molto più ragionevole credere che ci saranno dei lavori di manutenzione da eseguire, molto meglio essere consapevoli e mettere da parte un po' di risorse ed energie per aggiustare la strada, ogni quale volta il percorso diventi davvero impraticabile.

7 commenti:

  1. Sì usare le energie per costruire ed andare avanti e non per il rancore dà un senso a tutto. Però è anche vero che , pur perdonando e romarginando la ferita in modo quasi "da chirurgia estetica", un filino di cicatrice rimane comunque. E forse va anche bene così: il rifletterci ogni tanto può aiutare a mettersi nelle scarpe dell'altro.

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  2. Credo che si perdoni quando la persona "merita" di essere perdonata. Perdonare qualcuno che sai che ti ferirà di nuovo è solo autolesionismo.
    Un abbarccio :)

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  3. @Sandra Maccaferri: già, qualche ferita resta. Sono un buon ricordo di battglia, da guardare sorridendo in tempi di pace! :)

    @AndreaAroundThePop: mh dici? può anche darsi. Però se non "perdoni", come fai? Come fai a relazionarti con questa persona ancora?

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  4. Oggi come oggi, anche se a volte è difficile perdonare, lo è ancora di più chiedere perdono; superbia, prepotenza ed arroganza, convinzione di aver sempre ragione sono solo alcuni dei "mali" dell'umanità.
    Per quanto mi riguarda penso che il perdono sia sempre la scelta migliore.

    Un caro saluto

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  5. @Mr.Loto: già, parole sante le tue e bisogna stare proprio attenti a non diventare arroganti bensì cercare di rimanre sempre svegli e "laboriosi". credo anche io che il "perdono" sia una strada fondamentale da praticare, anche se effettivamente non sempre facile!

    Un saluto a te, a presto :)

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  6. Capita a tutti di essere feriti e di ferire. Più spesso involontariamente.

    Un abbraccio e buon week end!

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  7. @Kylie: si si credo anche io che la stragrande maggioranza delle volte siano piccole incomprensioni involontarie... buon week end anche a te... :)

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