1 luglio 2011

Non c'è niente da perdere: si perde solo l'occasione di non averci provato nel modo giusto, a fare meta

Correre verso la meta
Quando inizia l'azione, Steven Jackson non sa come la porterà avanti. Ma sa bene dove vorrebbe arrivare. Vorrebbe concludere ridendo.

Non sa se al prossimo passo andrà a destra o a sinistra. Non conosce nemmeno lui se cambierà gioco sulla fascia opposta, o se appoggerà la palla al compagno accanto, smarcandosi nello spazio breve. Non sa e non può conoscere come si muoveranno gli avversari in campo e nemmeno i compagni: può solo osservare, guardare, vedere e muoversi di conseguenza.

Mettersi in una certa zona del campo ed attendere un attimo, quell'attimo, l'attimo. Ed agire.

Come muoversi, lo capisce sul momento. Lo intuisce sul momento ed a quello non può prepararsi. Sa bene però che quel che deve fare è mantenersi lucido, lindo, pulito, per vedere bene.

Esistono degli schemi sì, alcune strategie, ci sono dei movimenti stabiliti anche nel gioco del calcio. Esistono alcune convenzioni, strategie d'azione che tutti sanno essere corrette, produttive, performanti, migliori di altre. Esistono strade per arrivare in porta che offrono garanzie agli allenatori che le insegnano, offrono la garanzia che la propria squadra possa riuscire ad arrivare al limite dell'area senza dover.

La preparazione è una cosa fondamentale, ma la partita è un'altra cosa.

Durante la partita possono saltare tutti gli schemi. Possono capitare molti imprevisti non calcolati inizialmente. Possono accadere infortuni, storte, avversari più forti del previsto, pure una pioggia incessante che non si era proprio messa in conto di dover affrontare e che a mala pena fa muovere le gambe.


Ma può succedere anche che... durante un movimento l'avversario scivola. Si crea uno spazio nuovo. C'è un corridoio improvviso, c'è una possibilità fantastica, c'è uno spazio piccolo ma, passando di lì, si va dritti in porta - dritti verso la meta! - se la palla passa. Tanto vale tentare di farcela passare. Se non passa poco male, tutti apprezzeranno il gesto, la visione di gioco, "era la cosa giusta da fare", niente di più e niente di meno.

Niente da perdere, tutto da guadagnare.

Ci sono molti modi di raggiungere gli obiettivi ed uno di questi è proprio "fare la cosa che nessuno si aspetta", fare la cosa che sembra davvero o troppo banale o troppo impossibile. Tentare la via che tutti direbbero "è impossibile". Fare il vago, farsi dare pure dell'addormentato se occorre, se necessario. Ma essere in realtà svegli, attenti, pronti.

Non c'è niente da perdere: si perde solo l'occasione di non averci provato nel modo giusto, quando era il momento di farlo. Si perde solo la gioia di una "meta" incredibile da riguardarsi 1000 volte davanti alla televisione con una birra ghiacciata in mano, i piedi sul tavolinetto, il sudore che cola per il troppo caldo estivo e la soddisfazione nel cuore di aver compiuto qualcosa di grande, nella sua piccolezza, qualcosa che ogni giorno al solo pensiero di averlo fatto, ci renderà fieri di noi.

(Steven Jackson è uno dei più forti Running Back della NFL americana )

2 commenti:

  1. @Adriano Maini: questo video quando l'ho trovato m'ha colpito troppo. Questo tizio che fa questa meta è stato straordinario! :)

    Lo riguardaerei 1000 volte e 1000 volte mi stupirei allo stesso modo di come gli altri non si siano accorti... cioè è impossibile, sono tutti lì a giocare... come fanno a stare fermi? :D

    E' incredibile!

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