30 agosto 2011

Offrire qualcosa che gli altri riconoscono essere "di valore"

Solo gli ingredienti giusti, ben dosati, creano dei gusti fantastici

Trovare il giusto mix di ingredienti per portare davvero valore aggiunto e offrire qualcosa di utile e di reale valore, riconosciuto dagli altri.

Non importa solo che una cosa abbia valore in se stessa: è importantissimo anche il valore che gli altri riconoscono a quel servizio, a quel prodotto, a quella consulenza. Anzi, talvolta è paradossalmente più importante il valore che gli altri attribuiscono al prodotto, rispetto a quanto in realtà esso sia utile. Se tutti diranno che è utile, motivando le proprie ragioni, ciò avrà un grosso impatto anche nei confronti di chi, in realtà, non crede che sia molto utile, con la conseguenza che qualcuno di questi miscredenti si unirà al gruppo dei "credenti" iniziando ad usare il prodotto. Non è successo così a molti di voi con Facebook?

E' importante che gli altri "riconoscano il valore" del prodotto o del servizio offerto: se infatti una cosa è realmente preziosa ma non viene fatta conoscere bene, potrebbe passare candidamente in secondo, in terzo ed in quarto piano ottenendo esattamente l'effetto contrario a quello che desideravamo: il prodotto sembra non avere valore - cosa non vera perchè siamo partiti dall'assioma che il prodotto ha un reale valore intrinseco - e nessuno è interessato al prodotto che stiamo offrendo - logica conseguenza del fatto che il prodotto "sembra" non avere valore, in quanto nessuno glielo riconosce.

Così talvolta puntiamo sull'aspetto esteriore - rendiamo il prodotto più gradevole ed appetibile alla vista - così che molti vengano incuriositi dalla prima occhiata. E questo può essere una buona cosa da fare e da tenere sempre nella giusta considerazione. Ma non basta.

Il prodotto deve lasciare quel giusto gusto in bocca, non appena consumato. Se lascia nel tempo successivo all'utilizzo un ricordo positivo, una sensazione positiva, ancora meglio. L'obiettivo principale è che sia perfetto per corrispondere all'esigenza che si vuole soddisfare.

Sperimentare è la strada che porta a trovare la ricetta perfetta, a meno che non si abbia un buon "ricettario" a portata di mano. Ma anche seguendo tutti i consigli del ricettario, s'impareranno certo un mucchio di cose importanti, ma mai potremo trovare la nostra vera ricetta gustosa, da offrire agli amici e anche ai forestieri, con soddisfazione di ambo le parti - cuoco e gustatore!

Sperimentare è l'unica strada giusta che conduce, prima o dopo, ad un sicuro successo.

Sperimentando si può capire perché aggiungere più olio diminuendo il sale, o aggiungere sale assieme allo zucchero, riuscendo così a fornire a chiunque ci domandi risposte atte a soddisfare la loro curiosità e  proporle come nuova ricetta da servire in tavola gustandola con calma per coglierne ogni più piccolo sapore e fragranza emanata.

2 commenti:

  1. Uhm... è vero però anche il contrario: se l'utente non è sufficientemente "intenditore" di quello che sta provando può non notare la qualità di quello che gli sta passando sotto il naso...

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  2. @TixXio: un vero piacere averti qua TixXio! :)

    Sì sono d'accordo con te, può accadere anche questo. Però secondo me, se accade questo significa che:
    - questo prodotto era il "top" ma solo per una specifica nicchia di utenti "esperti", dunque trattasi di un prodotto davvero specifico e difficilmente si può pretendere che "molti" si accorgano della sua validità
    - non è stato sufficientemente ben valorizzato o markettizzato: probabile che anche il prodotto migliore se non ben pubblicizzato possa passare in seconda fila, mai sottovalutare la potenza del marketing!

    In generale però credo che, "un buon prodotto si vende da solo" nel senso che, anche solo grazie al passa parola, un buon prodotto in qualche modo si fa strada.

    Solo che il buon prodotto va fatto, inventato, creato... sperimentando! :)

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