13 ottobre 2012

Solo il suono delle parole - gli occhi non possono tacere - basta solo uno sguardo


Come uno spartito
Non voglio conoscere il significato delle parole. Voglio conoscerti negli occhi, seguendoli come le note di uno spartito musicale.

Dimentica il significato delle parole. Dimenticalo. Esiste solo perché qualcuno, un giorno qualunque, ha associato quel suono a qualcosa e da quel momento nessuno ha più pensato al suono bensì a quel qualcosa associato.

Da quel momento tutto acquista senso. Un maledetto senso, sempre più complesso, sovrastrutturato, pesante, ingombrante, nascosto ma per alcuni conosciuto. E poi, dopo il primo, nascono un sacco di altri significato. Ma quando tutto acquista senso, è come se quel senso già si perdesse. Parole, parole, parole.

Voglio dimenticare il significato che è stato dato alle parole per riscoprirne il suono. Solo il suono, nient'altro. Solo gli occhi, nient'altro.

Le parole: bellissime quando sono sincere. Ma quanto spesso la bocca dice cose che il cuore non sente, e tutto, così, finisce. Non si sa più a quali parole credere, non si conosce più la verità.

Invece gli occhi, gli occhi parlano quando la bocca tace perché gli occhi non possono tacere. Gli occhi non possono mentire. Gli occhi non possono tacere. La faccia non può non dire, ma la bocca non sempre segue gli occhi e la faccia, perché talvolta la bocca segue la testa, e la testa talvolta segue la "convenienza" - una "convenienza" in realtà sconveniente.

Mai fidarsi delle parole se non ci si fida degli occhi. Gli occhi non possono mentire. Non servono parole, non servono significati. Basta solo guardarsi negli occhi, guardarsi dentro, conoscersi reciprocamente dentro. Se ci si conosce e riconosce guardandosi, è tutto.

Come le note di uno spartito musicale sono i tuoi sguardi, basta solo ascoltarli.

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