27 dicembre 2019

Le stanze segrete di ognuno di noi, con tutti gli affreschi che possiamo offrire (a chi vorrà vederli)

Gli affreschi che possiamo offrire

Ascoltarsi ed imparare ad ascoltarsi,
È fondamentale.

Ma fermarsi ad ascoltarsi,
limitare noi stessi su quello che sentiamo
è limitante.

Quello che la pancia ci dice
che gli occhi vedono
che la nostra interiorità sente
sono tutti segnali importanti, da riconoscere.

Ma in certe occasioni occorre procedere anche andando contro questi segnali
per superare i limiti che noi stessi poniamo a noi stessi
e superarli
e comprendere che forse, alcune cose,
Non erano proprio come le vedevamo noi 
ma ci superano e possono essere in realtà diverse da come le percepiamo.

Per esempio se una persona ci è a pelle antipatica, se non superiamo mai questo limite entrandoci in contatto, ci perderemmo sicuramente tutto un mondo che, aperta leggermente la porta, si dischiuderá mostrando cose nuove, a noi sconosciute e che non consideravamo affatto e che nemmeno avremmo potuto mai considerare perché se ci fossimo bloccati sulla percezione esterna lontana dalla reale verità delle cose, ci saremmo auto bloccati.

Aprire una porta, permette di aprine un altra e poi un altra e poi un altra, fino ad arrivare a delle stanze nuove, con degli affreschi affascinanti ed antichi, tanto belli quanto antichi, che raccontano di storie e di vicende in cui incredibilmente, facciamo parte anche noi.

E riscopriamo di essere arrivati là, a leggerle, e che da molto tempo quella strada era tracciata.

Ma senza superare i nostri limiti, restiamo lì, dove siamo adesso. E la stanza con gli affreschi, diventa sempre più piena di ragnatele, ragni, serpenti e scorpioni. Nessuno vi apre le finestre e cambia un po l'aria, e lo sforzo e la fatica del pittore, tutta vana, senza nessun passante che apprezza discoprire o riscoprire se stesso, rispecchiandosi nell'arte e nella bellezza, che era da sempre nascosta dentro di lui, o forse si può dire "dentro ciascuno di noi".

immagine: Allegoria degli Effetti del Buon Governo in Città (1338-1339), Parete di destra della Sala dei Nove, Palazzo Pubblico, Siena)

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