4 aprile 2010

Per un solo giorno di Vera Gioia


Per un giorno di vera Gioia, Gioia con la G maiuscola, Gioia piena e gratificante in modo totale e vero, quanti giorni di strepiti e incertezze vanno affrontati?
 
Quante volte, quante sere siamo tornati a casa con le mani in tasca ed i dubbi nel taschino della camicia? Quanti giorni, quanti attimi ad interrogarci del perchè le cose vadano così, nel cercare soluzioni, nell'ipotizzare strade, nell'immaginare scenari belli - ma inesistenti - sognando occasioni che non esistono e possibilità di cui non si sente parlare da nessuna parte? Quante volte, quanti giorni così, difficili da vivere, stremanti, giorni in bilico, giorni di mezzo, giorni indefinibili?
 
Non si vivono giorni felici senza aver prima vissuto giorni stancanti e faticosi. I giorni faticosi sembrano le pietre della strada che, passando per la ricerca della serenità quotidiana, giunge al prato verde di giorni sotto il sole, costantemente abbronzati, felicemente abbronzati. Ed una volta faticato un po', si raggiunge sempre un punto un po' più in alto di prima: da qui le cose si vedono meglio di quando eravamo nel bel mezzo della foresta selvaggia col macete in mano e la cartina strappata nell'altra, senza capire dove poter dirigere i propri passi. Il paesaggio è pure bello e rilassante e riprendere fiato, sedersi, rilassarsi, è la cosa più bella ed emozionante del mondo.
 
Talvolta sembra davvero che certe difficoltà, siano veramente la strada per andare maggiormente incontro a quel che di molto bello ci aspetta dopo! Si tratta di scollinare la salita, di sudare per arrivare in cima, manetenendo costante in testa l'idea che questa fatica sia solo una cosa momentanea ed è l'idea che presto e più presto di quanto immaginiamo saremo in cima che ci spinge a continuare il percorso.

Ma la foresta è davvero intrigata e sembra che non riusciamo a venirne a capo. Talvolta la fatica del vivere è talmente grande che fatichiamo a tal punto che ci dimentichiamo della Gioia che ci attende arrivati in cima al percorso, quando felicemente ed in pace potremo voltarci indietro e riguardarlo, passo dopo passo, scoprendo in alcune difficoltà, in alcuni inconvenienti, le chiavi di alcune porte che si sono incredibilmente aperte, per noi.


E a volte, quando siamo intrigati nelle battaglie, sembra di morire per alcune cose che accadono: eppure ecco che dopo un po', si rinasce!  Ma ogni parto non è mai indolore ed ognuno sente il dolore delle proprie doglie e nessun altro può toglierle, diminuirle, anestetizzarle, guarirle. Finchè non si partorisce, i sintomi rimangono tutti. Nausee, vomiti, dolori, preoccupazioni, consigli letti da qualche parte sui libri, ma consigli che non aiutano più di tanto. 

Eppure l'ultima parola non è della morte, del dolore, dello sconforto, della solitudine!

L'ultima parola è bensì della Vita che, nonostante i nostri sbagli, le nostre chiusure, le nostre fragilità, sempre c'invita e ci sospinge a guardare le cose dal Suo Punto di vista: dal punto di vista di chi si è addosato su di se tutte le brutture del mondo trasformandole, non con le parole, non nei sogni o nelle novelle, non nelle barzellette disincantate, non nelle illusioni illusorie che non servono a niente, non nelle storie ascoltate alla tv, ma nella tua vita!

E potrai voltarti indietro e vedere tu stesso come nel tuo percorso di vita, la Vita stessa ti ha chiamato a se potentemente per donarti sacchi e ceste di Vera Gioia. Gioia talvolta nascosta dietro a vere e proprie difficoltà, dietro alle sconfitte, dietro alle incomprensioni, dietro ai maltrattamenti, dietro agli inganni e alle falsità dipinte bene. Gioia nascosta, ma presente, dietro ad ogni situazione di vita, anche se a volte dura da affrontare.

Gioia che si vede e che si intravede sempre, guardando bene. Gioia di un'altra possibilità offerta gratuitamente. Gioia di un perdono che fa rinascere. Gioia della stanchezza del percorso fatto. Gioia di una vita risorta, con fatica, grazie a Colui che è risorto per tutti, - Gesù! - Gioia delle Gioie, per farci godere di una Gioia Infinita - la quale ci attende alla fine del percorso ancor più di quanto oggi noi possiamo giovarne! - così ampia che ogni fatica si annulla, ogni pericolo diventa una sicurezza, ogni giorno sbagliato un Insegnamento, ogni frutto marcio concime buono per le prossime piante, ogni lacrima versata acqua irrigante, del proprio campo, ogni sconfitta un principio di vittoria futura, ogni sofferenza già un canto nuovo di Risurrezione!

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