26 luglio 2024

Dare per ricevere (in poche eccezioni avviene il contrario)

Se accettano in pochi significa che l'asticella è troppo alta, che per quello che chiedi stai dando assolutamente troppo poco - e pochissimi accettano (si contano sulle dita si una mano).

Ok, niente in contrario, anche questa puó essere una strategia, basta che la tua scelta sia consapevole.

Dunque per avere maggior consenso le strade sono due: o abbassi l'asticella delle tue richieste, o se non si puó fare, devi dare (offrire) di piú di quello che stai offrendo come contropartita.

Scegli la strategia migliore: o abbassi la richiesta (e addirittura la azzeri) o t'impegni nel dare qualcosa di utile e particolare.

Non si può ricevere senza prima dare. Sicuramente bisogna dare tanto, senza sapere se riceveremo davvero qualcosa in cambio.

Prima regola (che mai si puo abbattere o ammortizzare): tutto è un rischio, compreso il rischio di dare senza avere nessuna certezza su ciò che si riceve.

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Scritto il 20 agosto 2014


Riflessioni sempre assolutamente valide.

22 luglio 2024

Dare tutto sempre (ovvero poter restituire tutto)

Accorgersi di non riuscire ad impiegare tutte le proprie capacità è qualcosa che ti lascia sempre una parte di ricerca.

Bisogna dare tutto quello che si ha, dare tutto quello che si puó, dare tutto quello che si sa fare, tutto quello che la vita ci ha dato va restituito.

19 giugno 2024

Incontrarsi o scontrarsi

La domanda é sempre: che si puó fare insieme?

Dove si puó arrivare insieme? Cosa possiamo diventare insieme? Dove mi porterai? Dove ti posso portare io? Cosa puoi mostrami? Cosa posso mostrarti io? Cosa vuoi regalarmi? Cosa posso regalarti io a te?

Ed é cosi che si capisce se siamo fatti per stare insieme oppure se le nostre direzioni si sono incrociate, ma le nostre destinazioni saranno diverse.

 La differenza è minima ma enorme.

10 giugno 2024

La fede è certezza

Arriveremo là, contro tutti gli ostacoli del mondo. Non importa quanti sono o quali siano. Siamo partiti per arrivare là, non possiamo scordarcene.


La fede inizia dove finiscono le mie capacità. Roberto Baggio.

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Scritto il 10 giugno 2021


Camminare sempre, e anche quando lo scenario sembra veramente impossibile, una strada improvvisamente si aprirà davanti a noi, magari diversa da quella immaginata.

1 giugno 2024

Mai mollare, mai mollare, mai mollare

Mai esultare finché l'arbitro non fischia la fine della partita.
1 giugno 2012

Una delle prime regole. Remare, remare, remare, andando oltre alla propria stanchezza.

Superare i propri limiti, di durezza, di durata, di resilienza, di resistenza, di persistenza, di tutto.

Superarsi e superare queste difficoltà quotidiane, andando oltre, oltre, più in là.

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Postato dopo 11 anni e sempre decisamente molto molto valido. Come quando l'avevo scritto, come quando l'avevo pensato.

Alcuni pensieri, sono come il vino buono: se ne apprezza meglio tutto il gusto e la fragranza, dopo che sono invecchiati un po' di tempo.

17 maggio 2024

Osservare le persone

Scritti e lasciati là

Quando si arriva in un posto si vedono delle facce.

Quando vedi le facce della gente, ricordati che i sorrisi, le occhiaie, la faccia scura o allegra, spensierata o appesantita è sempre la fine di un percorso esteriore o interiore che ha portato la persona fino a quel punto: praticamente è il risultato di tutto ciò che è accaduto prima!

Può accadere che una faccia allegra, sia anche il risultato di un percorso difficile ed una faccia triste sia il risultato di un percorso di vita sbagliato. Scelte sbagliate oggi, magari non "lampamente" sbagliate oggi, portano sicuramente a strade senza sfondo o con uno sfondo molto grigio, privo di colori vivi e di aria buona da respirare.

scritto il 17 maggio 2010

Ripescato dopo 14 anni. Sottoscrivo ogni parola di ben 14 anni fa, tutte sempre parole valide e vere ancor oggi.

13 maggio 2024

Lasciare sempre qualcosa di positivo

Concludendo, mi piace sempre ricordare le parole di uno dei più grandi uomini d’affari e conferenzieri degli ultimi 40 anni, Jim Rohn.

Durante una delle tante conferenze a cui partecipò, un imprenditore gli chiese quale fosse l’attitudine migliore che un uomo d’affari potesse avere per essere rispettato e amato dal suo pubblico ideale.

Lui disse questa frase: “Se dopo aver parlato o avuto a che fare con una persona, sia per lavoro che per svago, non hai migliorato in qualche modo la sua esistenza, sei destinato ad essere un perdente. Preoccupati sempre di lavorare, parlare e agire per migliorare la vita altrui e ciò ti porterà ricchezze mille volte più grandi.”

Tratto da un libro di cui non ricordo il nome

28 aprile 2024

Perché non c'é spazio per qualcosa di nuovo?

Essendo le persone già associate, non si riassoceranno in altro se non in quello che é gia associato.

L'unico modo sarebbe che le vecchie associazioni "scomparissero", che i vecchi legami si rompessero per poterne creare altri.

Altrimenti non c'é spazio, né volontà intima di costruire qualcosa. Non c'è proprio possibilità che nasca qualcosa di nuovo.

scritto il 3 novembre 2015


Per qualcosa di nuovo serve spazio.

Dove non nasce nessuna pianta nuova, bisogna solo stare molto attenti che le piante che già vivono da molto tempo non vengano annaffiate con del diserbante o con sostanze velenose: altrimenti non rimane niente davvero. Anche le vecchie querce muoiono, se avvelenate.

27 aprile 2024

Visione ed esecuzione

Si lavora piu "non lavorando" che lavorando.

È molto piú importante pensare al cambiamento che si vuole apportare, piuttosto che eseguirlo.

Un'ottima esecuzione tecnica, pensata male, porta ad un risultato scarso o inefficace.

Al contrario avere bene a mente dove si vuole arrivare - progettare efficacemente qualcosa - permette di produrre qualcosa di veramente consistente e funzionante.

È solo con una grande visione che si possono raggiungere risultati eccellenti perchè è la visione che supporta quando le energie vanno meno e le difficoltá si moltiplicano.

Un'ottimo lavoro tecnico, privo di una grande e reale visione, è completamente inutile.

Una grande visione aspetta solo che qualcuno la realizzi.

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Scritto il 27 aprile 2021

Certo è che quello che conta è l'esecuzione, oltre la visione. Visione senza una buona esecuzione non funziona. Esecuzione senza una buona visione globale, non porta lontano, ma puó portare risultati nell'immediato.

Alla fine visione ed esecuzione devono andare a braccetto, anche se la visione, per sua stessa natura va sempre "avanti" ma poi torna indietro e grida all'esecuzione "sbrigati che siamo in ritardo per dove dobbiamo arrivare".

26 aprile 2024

Sapere non è sempre meglio di non sapere

La strada la trova sempre chi non sa.

Perchè la cerca sinceramente per trovarla.

E quando la trova, la segue, apre una piccolissima breccia, poi diventa un piccolo foro nel muro, rompe il muro e sfonda e distrugge completamente il muro.

scritto il 25 aprile 2014

Riflessioni che a loro volta, possono far breccia, ed aprire passaggi. Passaggi, che se attraversati, possono portare altrove.