30 ottobre 2021

Alla fine esiste soltanto "l'adesso" da vivere bene

Un giorno il diavolo è apparso a tre monaci e ha chiesto loro, uno a uno, cosa avrebbero cambiato del passato.
“Se vi dessi il potere di cambiare qualcosa del vostro passato, cosa cambiereste?”

Il primo monaco, con grande zelo apostolico, rispose rapidamente:
“Io ti impedirei di far cadere Adamo ed Eva nel peccato, perché l’umanità potesse non allontanarsi da Dio”.

Il secondo monaco, che aveva un cuore pieno di misericordia, rispose:
“Io ti impedirei di allontanarti da Dio e di condannarti in eterno”.

Il terzo monaco era il più semplice dei tre. Anziché rispondere al diavolo si inginocchiò, fece il segno della croce e pregò:
“Signore, liberami dalla tentazione di quello che avrebbe potuto essere e non è stato”.

Il demonio lanciò allora un grido stridente, e contorcendosi dal dolore scomparve.

Attoniti, gli altri due chiesero al compagno di vita consacrata:
“Fratello, perché hai risposto in quel modo?”

Il monaco spiegò:
“In primo luogo, non dobbiamo mai dialogare con il nemico. Secondo: nessuno al mondo ha il potere di cambiare il passato. Terzo: il diavolo non è minimamente interessato ad aiutarci, ma a imprigionarci nel passato per farci trascurare il presente.

Perché? Perché il presente è l’unico tempo in cui, per grazia divina, possiamo collaborare con Dio. Lo stratagemma del diavolo che imprigiona maggiormente le persone e impedisce loro di vivere il presente in unione con Dio è l”avrebbe potuto essere e non è stato’.

Lasciamo il passato nelle mani della Misericordia di Dio e il futuro nelle mani della Sua Provvidenza. Il presente è nelle nostre mani unite alle mani di Dio”.

trovato sul web

25 ottobre 2021

La chiave è sempre la dolcezza

Aveva semplicemente quello che si definisce un animo gentile.

Non riusciva ad offendere gli altri o ad accaparrarsi di piú di quello che gli fosse necessario.

Non gli interessava essere il primo, a volte gli bastava "esserci", "fare parte", soltanto per sentirti ancora vivo e parte di qualcosa.

Ma sapeva che la sua esistenza era dettata da un filo invisibile scoperto per caso tra le pieghe della vita, spesso piangenti e distorte, che lo conduceva piano piano a scoprire mondi nuovi in questo stesso mondo che ai piú, appariva sempre piatto e sempre uguale.

Ed invece no, questo stesso mondo nella quotidianitá di giorni normali, offriva sempre un sacco di spunti e di dettagli - di contrappunti - che potevano parlare di qua di un'esistenza piú grande che forse non aveva distanze con "la terra di lá".

A volte sembrava sentirne la fragranza - come del pane buono caldo appena sfornato dal panaio - a volte poteva gustarne la dolcezza - come di quel miele prodotto da api operose che non hanno mai chiesto salario.

Ed è per questo che a volte, poteva quasi sentirsi portar via da qui, da questa terra, e salire in cielo fino alle nuvole facendosi portare via dal Vento che passava.

Tanto era la dolcezza che sentiva in cuor suo, tanto a volte il dolore e la tristezza lo tempestavano. Ma ecco che dopo il dolore ed il pianto ed il lamento, tornava in lui quella dolcezza della Vita, quella dolcezza che ti fa sentire soltanto una madre che ti ama, un amico che ti ama, un padre che ti ama, una compagna che ti ama.

Che basta guardarla negli occhi per sapere istantaneamente - senza comprenderne il reale motivo - che ti conosce nel profondo, sentendola tua nel sangue e nelle ossa, nelle tue stesse viscere della pancia rapito da una forza sconosciuta, che forse, probabilmente, si chiama Amore. Inaspettatamente, Amore.

23 ottobre 2021

Ciao "Freccia Nera" (il treno rosso manco ti vedeva)


Sapete nella vita si possono prendere multe e multe e se proprio vanno prese, meglio prenderle per bene.

Oggi mi manchi un sacco sai. 

Tu sapevi stare in strada per davvero: quando c'era da accelerare, acceleravi, quando c'era da frenare eri istantaneamente pronta a rallentare, senza nessuna sbavatura. Tenevi la strada in curva senza batter ciglio e mangiavi l'asfalto quando il viaggio lo chiedeva, accorciando le distanze spazio temporali di mondi fra loro molto diversi, collegandoli e facendoli a loro modo convivere insieme. 

Perfetta compagna in ogni situazione, non importava quale fosse l'occasione, era sempre bello stare con te perchè sapevi trasformarti - rimanendo sempre te stessa - da "giro della domenica" senza meta, ad "agghindata a festa per un matrimonio" non avendo piú o meno fascino a seconda dell'abito o dell'occasione, perchè era il tuo stesso essere a sprigionarne solo per il fatto stesso di respirare come respiravi.

Scappottata, non perdevi eleganza ma anzi, sembravi ancora piú giovane della tua vera etá.

Tu ne "sapevi a pacchi" sai e la prima volta che ti vidi, mi sembravi troppo esagerata per me. Mi sono innamorato a prima vista, succede, e dopo poco, ero giá lí a chiedere la tua mano (al venditore che non aspettava altro che vendermela).

È vero ogni tanto hai esagerato e sei andata troppo forte: ma quel che posso dirti è che anche quando ti prendevi le multe, tutti si fermavano a guardarti passare.

Sapete alla fine, quello che rimane, di qualsiasi cosa o esperienza, sono le emozioni vissute insieme: ci ricorderemo sempre delle emozioni - belle o brutte - che abbiamo provato e quelle saranno il nostro ricordo. Ci ricorderemo sempre di come ci siamo sentiti, in un certo luogo e in una certa situazione, in un certo momento con quelle date persone - bene o male che sia - e quello, piú che le foto scattate, saranno i veri ricordi che ci faranno dire "è stato bello viverti, è stato bello viversi". 

Adesso i tuoi pistoni e la tua linea, mi mancano davvero un sacco. 

(La foto è ovviamente di una multa presa per scorribande non autorizzate sulla corsia dei bus. Bazzecole, per lei che di strada vera ne ha fatta veramente tanta, quasi fosse uno stile di vita)

22 ottobre 2021

Hai mai pensato a cosa lasci in eredità?

Qualcuno si ricorderà di noi, anche senza lasciargli un oggetto.

Ci preoccupiamo sempre di riempirci la casa di cose, di riempirci la vita di un sacco di persone, emozioni, sensazioni, cose, lavori, soldi e baruffe di ogni genere e specie.

12 ottobre 2021

La vera bellezza di un regalo

Sai qual è la bellezza di un regalo?

Non soltanto è bello per chi lo riceve. Ma è bello per chi lo fa, sentire il proprio regalo - di se stesso - accettato ed amato.

Chi accetta con amore il mio regalo - il regalo di me - mi fa un grande dono di amore e accettazione, e a sua volta mi dona la bellezza di poter donare - di potermi donare per come sono con tutto me stesso.

Per questo fare un regalo col cuore ha lo stesso valore di ricevere un regalo col cuore.

Accettare un regalo con amore, dá la possibilitá a qualcuno di "potersi donare", di poter donare. Che dono grande che è questo: "dare la possibilitá di potersi donare".

Dare la possibilitá all'altro di essere se stesso al 100%. Quanto si sentirá amato l'altro? Infinitamente.

5 ottobre 2021

Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova

Ma la strada vechia va lasciata per forza, se si vuole incontrare qualcosa di diverso.

Vanno lasciate tutte le strade scoperte "cattive" e seguite in precedenza sottovalutandone la pericolositá.

Per guarire, bisogna ripassare dalla stessa strada di prima, e scegliendo diversamente da quello che avevamo scelto prima.

Per esempio, ogni volta che qualcosa in noi ci chiama a mangiare quslcosa che ci piace un sacco ma sappiamo che ci fa male, "quando ripassiamo da quel desiderio dannoso", dobbiamo scegliere la strada che ci fa realmente bene.

Quando riusciamo a fare cosi e dunque a guidare bene noi stessi - negli affetti, nelle dipendenza dannose (da sostanze, situazioni e persone), dai ragionamenti esagersti e complessi della nostra testa - allra pian piano riusciamo davvero a correggerci.

Generalmente quando riusciamo a correggerci, che equivale a "volerci realmente bene", allora iniziamo a sentire che stiamo ripercorrendo "la strada buona".

Questo non significa che non ricascheremo mai in tranelli che ci hanno portato fuori strada, ma significa che abbiamo la volontá e la forza per ritrovare, piano piano, la strada di casa.

A volte crediamo di dover cambiare in cose grandi, di dover compiere chissa quali imprese per poter "diventare grandi", ma non è cosi.

Saper tenere a posto casa, riuscire ad avere un ordine fuori e dentro di se, seguire dei principi e dei valori anche combattendo contro istinti ed insicurezze, saper dire di "no" a situazioni e persone "dannose" per le nostre fragilitá, è tutto quello che determina se scegliamo "la strada buona" o se vogliamo ancora camminare su quel sentiero scivoloso e bagnato dove per forza, prima o poi, si cade e ci si fa molto male.

Le piccole scelte di ogni giorno, determinano le grandi scelte del lungo periodo.

Aver sbagliato piccole scelte del giorno dopo giorno, ci porta decisamente fuori strada, facendoci perdere nel bosco, al buio, sentendo tutta la paura di ritrovarsi in mezzo ai lupi nel momento piú buio, senza sapere dove andare e soprattutto, sentendosi soli ed incompresi da tutti (anche se nella realtá, non è mai stato cosí). Ma quello che accade, è che non vediamo piú bene ed è per questo che sbagliamo strada.

Serve una guida, un canavaccio, un esempio concreto, dell'Amore sincero e disinteressato per comprendere che siamo tutti chiamati a qualcosa dingrande, nel nostro piccolo e che questa scelta di rimanere nell'Amore, è la sola e unica cosa che conta per vivere bene il tempo che abbiamo, ovunque ci troviamo e con chiunque stiamo.

Questo ci rende liberi, liberi e felici di vivere una vita piena e appagante, anche in mezzo a molte difficoltá oggettive.

Siamo pieni di soeranza quando iniziamo a mettere bene un piede dopo l'altro. E come un piccolo lattante che inizia a camminare, scopriamo che forse, veramente, "possiamo tirarci su in piedi" e camminare su due gambe, come fanno gli uomini grandi: quelli che alcuni chiamano "adulti".


3 ottobre 2021

Bisogna sempre capire chi siamo l'uno per l'altra (a volte i calzini spaiati, stanno proprio bene insieme)


Io penso che ci si innamori piú dei difetti che dei pregi di una persona ed è proprio questo il problema.

Che poi peró sono difetti e dunque, prima o poi, non possiamo e non riusciamo ad accettarli.

Ed è da quel punto che si passa dall'essere attratti all'essere quasi spaventati, intimoriti, forestieri per quella terra che poco prima ci sembrava quasi "la terra promessa".

Come amare fino in fondo qualcuno, compresi tutti i suoi difetti, nel momento in cui divengono palesi ai nostri occhi?

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Credo che amare sia il più grande atto di coraggio che la vita ci chieda. Anche se siamo le persone più coraggiose del mondo, quando ci troviamo di fronte all'amore diventiamo fragili e insicuri perchè l'amore è la vita nuova.
L'amore è cambiamento, la cosa più bella che ci possa accadere ed è per questo che ci spaventa.
Ci spaventa perchè dobbiamo scoprirci, uscire da noi stessi e andare incontro all'ignoto. Si lasciano le certezze alle quali siamo abituati e si decide di vivere tutti i rischi, anche quello di soffrire.
Non è facile, a volte preferiamo abitare vecchi dolori e vecchie sicurezze pur di non esporre il cuore.
Quando l'amore ti viene a svegliare è perchè vuole farti riscoprire il vero te stesso, quella persona meravigliosa e piena di energia sepolta sotto i cumuli dei problemi della vita.
E' tutto qui: un istante di pura magia che ti confonde,
un istante che non torna e se tu lo spegni lo perdi e tu, o prendi il coraggio e lo vivi o ti spegni un po' di più.

Giulia Torelli

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Cos'è tutta questa Bellezza?
Di cosa si tratta, se non è Amore?