Bisogna ricordarsi ed avere ben presente che tutto è un dono. Anche il fatto che tu voglia fare due passi con me, sarebbe un dono.
L'aria che respiriamo è un dono, la nostra esistenza è un dono.
Non uno scatto di un giorno, non lo sforzo di un momento: bensì si tratta di una maratona.
Una maratona fatta di molti momenti, alcuni di sofferenza, altri di gioia, ma una maratona che va presa col giusto passo per riuscire a portarla a termine, senza troppo fretta ma neanche troppo lentamente.
Oggi, facciamo ancora un passo in avanti.
Tutto quello che era sbagliato divenne improvvisamente perfetto, giusto, azzeccato, gradito, divertente. È cosí che va, perchè lo era anche prima, senza che fosse notato.
Ed era proprio questa la consapevolezza che nel tempo precendente si stava radicando in me: tutte quelle cose che mi erano state dette erano da tenere in considerazione si, ma non erano determinanti o assurdamente e assolutamente detestabili, erano solo e soltanti "particolari".
Forse "strane" per taluni, ma amabili, degne di essere amate, apprezzabili ed apprezzate, da qualcun altro che non aspettava che il giungere di quell'ora, inconsapevolmente.
Il fatto che non fossero amate, ma disprezzate, questo era un "non ami una parte di me, non ami il mio modo di essere, non ami il mio modo di vivere" e dunque, ahimè, "non mi ami". Perchè sono fatto anche cosí.
Non volevo porre l'attenzione su tante cose inutili, questo è un mio pregio - per alcuni un difetto.
C'era altro su cui porre l'attenzione, altro che non era stato visto. Ed era la parte migliore, da vivere e da scoprire.