Tutto quello che era sbagliato divenne improvvisamente perfetto, giusto, azzeccato, gradito, divertente. È cosí che va, perchè lo era anche prima, senza che fosse notato.
Ed era proprio questa la consapevolezza che nel tempo precendente si stava radicando in me: tutte quelle cose che mi erano state dette erano da tenere in considerazione si, ma non erano determinanti o assurdamente e assolutamente detestabili, erano solo e soltanti "particolari".
Forse "strane" per taluni, ma amabili, degne di essere amate, apprezzabili ed apprezzate, da qualcun altro che non aspettava che il giungere di quell'ora, inconsapevolmente.
Il fatto che non fossero amate, ma disprezzate, questo era un "non ami una parte di me, non ami il mio modo di essere, non ami il mio modo di vivere" e dunque, ahimè, "non mi ami". Perchè sono fatto anche cosí.
Non volevo porre l'attenzione su tante cose inutili, questo è un mio pregio - per alcuni un difetto.
C'era altro su cui porre l'attenzione, altro che non era stato visto. Ed era la parte migliore, da vivere e da scoprire.
Bello questo concetto: trasformare le briciole in pane! Un'ottima idea, proveró a farlo ogni volta che ne avrò bisogno.
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