Tenuto in piedi da un filo invisibile, divenuto però percebile, palpabile, tastabile e anche contestabile dagli altri, continuo a camminare nel mondo da nomade perchè questo, in fondo in fondo, è quel che sta scritto da tempo nel mio cuore.
Nomade, pellegrino, viaggiatore.
Scorgo queste parole dentro di me e nei miei giorni passati, nelle scelte del quotidiano, nel voler catturare quell'oggi che però, purtroppo, sfugge sempre di mano, sfila fra le dita come seta di una bandiera della mia contrada, nella mia città, bandiera che vola in alto, bacia il Cielo e torna nelle mani di chi l'ha lanciata a meno che, per colpa di una ventata inattesa e mai voluta, acquisti una traiettoria tale che diventi imprendibile, inafferrabile.
Così avanzo ed ho scelto di prendermi in faccia tutto, vento e sole, freddo e caldo, ghiaccio attanagliante della freddezza umana e amore totale caldo e cullante che scioglie il cuore e od ogni più profonda viscera, insulti pesanti ed ingiusti e complimenti troppo falsi per andarne fieri.
Ma non ritrarrò il mio volto dai colpi del Bene e del Male e piangerò a volte e canterò dalla Gioia altrettante volte. Perchè questa è la vita e se non la vivo così, allora lo scorrere del tempo non ha senso per me, nessun senso faticare, nessun senso lavorare, nessun senso esistere, soffrire, godere, vivere.
E quando sarò giunto in fondo, se avrò la possibilità di riguardarmi indietro, vedrò più "me stesso" alle prese con cose diversissime fra loro, a volte davvero opposte, ma sempre io in fondo, sempre io nell'essenza di quel che si è, perchè si è qualcosa e si fa qualcos'altro: non si è mai quel che si fa, quel che si è, è molto di più, per chi lo scopre. Peregrinanti nel nostro incedere incerto nei giorni che passano si cerca sempre di cambiare ciò che si fa, ed a volte serve per scoprire e cesellare chi si è, ma chi si è ci accompagna in ogni situazione.
E dunque, dunque, ciò che si fa cambia profondamente, se si guarda, mentre si fa, quel che si è. E se non ci si dimentica, in quel che si fa, quel che si è. Tutto cambia, il mondo intero cambia. Tutto acquista senso, tutto acquista un senso profondissimo, che profuma di sacro, tanto che il considerato profano diviene sacro, l'intera esistenza umana diviene sacra, sacra per sua stessa natura, per sua stessa Essenza: sacra non pechè noi gli diamo un significato sacro, ma perchè essa stessa è sacra indipendentemente da quel che noi pensiamo di essa.
E la Vita trionfa, in mezzo alla Morte, dentro e fuori di noi. E la Vita combatte, sempre, incessantemente, e conduce le Sue Battaglie, per molti inesistenti, per alcuni non visibili e per altri più vere e reali di tutto il resto.
E la Vita tionfa, inesorabile perchè questo è il Suo destino: la Morte è stata sconfitta, una volta e per sempre. Realmente.
Ed io, da pellegrino, non posso che cantare le Sue Vittorie, le Sue Battaglie e renderle Grazie, incessantemente Grazie perchè mi tiene in piedi, io, che altrimenti, sarei morto e stecchito a terra, inerme, senza vita, senza energie, senza niente di tutto ciò che ho, senza Speranza, senza Forza, senza Meta.
Anche un pellegrino ha la sua meta, anche se la meta non è un luogo fisso.
Nomade, pellegrino, viaggiatore.
Scorgo queste parole dentro di me e nei miei giorni passati, nelle scelte del quotidiano, nel voler catturare quell'oggi che però, purtroppo, sfugge sempre di mano, sfila fra le dita come seta di una bandiera della mia contrada, nella mia città, bandiera che vola in alto, bacia il Cielo e torna nelle mani di chi l'ha lanciata a meno che, per colpa di una ventata inattesa e mai voluta, acquisti una traiettoria tale che diventi imprendibile, inafferrabile.
Così avanzo ed ho scelto di prendermi in faccia tutto, vento e sole, freddo e caldo, ghiaccio attanagliante della freddezza umana e amore totale caldo e cullante che scioglie il cuore e od ogni più profonda viscera, insulti pesanti ed ingiusti e complimenti troppo falsi per andarne fieri.
Ma non ritrarrò il mio volto dai colpi del Bene e del Male e piangerò a volte e canterò dalla Gioia altrettante volte. Perchè questa è la vita e se non la vivo così, allora lo scorrere del tempo non ha senso per me, nessun senso faticare, nessun senso lavorare, nessun senso esistere, soffrire, godere, vivere.
E quando sarò giunto in fondo, se avrò la possibilità di riguardarmi indietro, vedrò più "me stesso" alle prese con cose diversissime fra loro, a volte davvero opposte, ma sempre io in fondo, sempre io nell'essenza di quel che si è, perchè si è qualcosa e si fa qualcos'altro: non si è mai quel che si fa, quel che si è, è molto di più, per chi lo scopre. Peregrinanti nel nostro incedere incerto nei giorni che passano si cerca sempre di cambiare ciò che si fa, ed a volte serve per scoprire e cesellare chi si è, ma chi si è ci accompagna in ogni situazione.
E dunque, dunque, ciò che si fa cambia profondamente, se si guarda, mentre si fa, quel che si è. E se non ci si dimentica, in quel che si fa, quel che si è. Tutto cambia, il mondo intero cambia. Tutto acquista senso, tutto acquista un senso profondissimo, che profuma di sacro, tanto che il considerato profano diviene sacro, l'intera esistenza umana diviene sacra, sacra per sua stessa natura, per sua stessa Essenza: sacra non pechè noi gli diamo un significato sacro, ma perchè essa stessa è sacra indipendentemente da quel che noi pensiamo di essa.
E la Vita trionfa, in mezzo alla Morte, dentro e fuori di noi. E la Vita combatte, sempre, incessantemente, e conduce le Sue Battaglie, per molti inesistenti, per alcuni non visibili e per altri più vere e reali di tutto il resto.
E la Vita tionfa, inesorabile perchè questo è il Suo destino: la Morte è stata sconfitta, una volta e per sempre. Realmente.
Ed io, da pellegrino, non posso che cantare le Sue Vittorie, le Sue Battaglie e renderle Grazie, incessantemente Grazie perchè mi tiene in piedi, io, che altrimenti, sarei morto e stecchito a terra, inerme, senza vita, senza energie, senza niente di tutto ciò che ho, senza Speranza, senza Forza, senza Meta.
Anche un pellegrino ha la sua meta, anche se la meta non è un luogo fisso.
già non è un luogo fisso, ma è li, ben definita :)
RispondiEliminaforse ancora più chiara e distinta di quanto non possa esserlo un luogo fisso..
bello il video, non conoscevo la canzone, bella!
uno spirito nomade alla ricerca di un luogo dove si tocca concretamente l'Amore!!!
RispondiEliminaogni luogo è pieno d'Amore e quindi non bisogna mai fermarsi,ma girare e andare a scoprire l'Amore in ogni angolo della terra!!!
ciao fratello
Simone
E' una continua ricerca, quella del pellegrino e paradossalmente e' quella del "fermarsi" a capire, comprendere e vivere.
RispondiEliminaUn abbraccio
Dona
@elis: si si infatti! La canzone me l'ha fatta consocere un collega, si davvero bella! Un abbraccione elis... :)
RispondiElimina@frati mdm: grande Simo! :) Beh, ma se l'Amore è dappertutto, a che serve tanto girare? ;)
@dona: sì Dona, è vero... il trucco sta proprio nel... "sedersi"! Ma ci si può "sedere" e ci si può "fermare" anche in movimento! Un abbraccioooooo! :D
l'amore è dappertutto evvero ma ogni posto dove lo trovi ha il suo profumo!!!girare ti fa scoprire un amore variopinto ma armonioso!!!
RispondiEliminaciao fratello
CHE L'AMORE SIA CON TE!
un abbraccio
Simo
@frati mdm: simoooooo! Che l'Amore sia anche con te, in te, che sia dunque dovunque tu vada, dovunque tu ponga la tua mano, dovunque tu cammini! ;) Abbraccioneeeeeee!
RispondiElimina"Noi che siamo nomadi d’amore,
RispondiEliminaviaggiatori esperti di foschie,
non staremo mai qui fermi ad aspettare,
ma seguiamo il vento, le sue scie"
Mi è venuta in mente una canzone del grande Eros.
L'Amore non ha misura ed è OVUNQUE, non è poi neanche così difficile da trovare!
A presto Annett@
@Annett@: accipicchia Eros lo conosco abbastanza (intendo le sue canzoni :) ) ma questo pezzo proprio non lo ricordo... bello però!
RispondiEliminaPer il fatto che non sia difficile da trovare beh, non ne sono proprio certo... visto che, nonostante sia dappertutto, chi lo cerca? Chi ci pensa? Spesso e volentieri cerchiamo ben altre cose anzichè l'Amore... ed anche se è presente, Vivo, Vivissimo... non ce ne accorgiamo! E perdiamo tutto perchè tutto il resto, senza l'Amore, è niente, è polvere, roba che muore, roba che dura un istante, roba che passa... ma l'Amore è ETERNO! :) Yuppi! Evviva l'Amore!
Eheheheh... mi sono lasciato un po' andare... un abbraccio grande grande grande!
meraviglioso come sempre, lorenzo.
RispondiEliminae delicato come un soffio leggero.
peppe
Mi ci voleva questo soffio di vita!
RispondiEliminaGrazie, Lorenzo.
A presto.
princi
Bel post, bella e intensa riflessione.
RispondiEliminaun abbraccio e a presto
Caro Lore,
RispondiEliminamai dimenticare chi siamo, come hai detto tu... perché se proviamo a farlo poi dovremo prima o poi tornare a fare i conti con noi stesi... perché solo quando siamo noi davvero stiamo bene!
E poi c'è la Sua Essenza ristoratrice che abita le nostre vite... e tutto assume un colore speciale...
Un abbraccio Lore... parte la rimonta!
;) Memi
@demi4jesus: già... cara memi... la verità di noi stessi sta alla porta e prima o poi chiede il conto da pagare! E nessuno può scappare...
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