È un suono diverso da quello di un violino, ma è l'inizio di un nuovo canto ancora inespresso.
Non tutti i legni sono adatti per realizzare un violino e i gemiti che esso crea, ma è cosi che inizia la storia di ogni strumento musicale: prima di produrre la sua musica, prima di amplificare e trasportare il messaggio assieme alla corda che vibra, scopre la forza dell'ascia che lo abbatte.
Un rumore cupo, sincero, veloce, chiaro, che non concede adito a confusioni o fraintendimenti e nella sua splendida chiarezza, decide che quel legno - e non un altro - è adatto.
È un processo forte, ma necessario.
Nessuno sa se in quel momento l'albero comprenda davvero quello che sta accadendo, ma ció che è chiaro è che i vicini sentiranno poi, dalla valle sopraggiungere quel suono melodioso che non sentivano da un po' cosi bello e limpido.
Nessuno sa se quegli alberi possano mai immaginare che quel suono melodioso giunga dalla valle prodotto proprio dal violino fatto col legno del loro amico.
Nessuno lo sa, ma questa è la vita, trasformazione. Prima si è albero e poi si diventa violino, cosí, da un momento all'altro.
Non c'è un ruolo migliore di un altro o piú alto o piú degno, sono solo ruoli diversi - differenti modi di valorizzare ciò che si è, legno.