25 dicembre 2021

All'improvviso e senza accorgersene, proprio come fa la neve

Avete presente come fa la neve che quando scende viene silenziosamente giu senza chiedere il permesso, e stronca i tuoi piani senza chiedere il permesso?

Cosi chi aveva fretta di muoversi e di fare chissa cosa, è costretto a fermarsi. Finisce con l'imprecare contro la neve chi ha il cuore piú freddo e di ghiaccio di quella stessa neve, chi ha perso davvero la rotta, chi ha smarrito la propria strada interiore.

Ma chi era pronto col cuore e chi senza essere pronto ha conservato lo stupore dei bambini, non ci mette un attimo a rallegrarsi capendo cosa stia succedendo e si ferma, in adorazione, guardando fuori dalla finestra.

E cosi fa l'Amore. Quando arriva non chiede permesso, scende lentamente ma inesorabile e va ad occupare tutto lo spazio, fermando ogni altro ragionamento o volontá che abbiamo e ci dice "fermati... non vedi che bello? Non perderti il bello della vita".

In pochi sono pronti ad accoglierlo, ma chi lo accoglie ha scoperto ed accolto tutto il senso della vita. Cosí si rallegra, come di una nevicata.

Accade tutto senza nemmeno accorgersene, apri la finestra ed era nevicato.

13 dicembre 2021

Procedere al buio rischiando tutto noi stessi

Non sappiamo cosa, non sappiamo come, non sappiamo dove, non sappiamo quando.

Quello che sappiamo è che non ne sappiamo proprio niente. L'immaginazione non aiuta, anch'essa è limitata all'immaginabile.

Ma sappiamo che succederá, qualcosa.

Dicono che a procedere al buio, si finisce per farsi male. È possibile, anzi è probabile. Ma mi ricordo molto bene tutte quelle volte in cui ho sbattuto il mignolino sullo spigolo e mi sono fatto malissimo: si trattava quasi sempre proprio del momento in cui stavo tentando di accendere la luce.

A volte, è meglio rimanere al buio che voler per forza tentare di vederci bene. 

Ci sono cose che capitano, e sembrano inspiegabili. E non c'è bisogno di comprenderne le ragioni, vanno soltanto accettate. Succedono, e questo basta. Per quanto dure, per quanto a volte difficili, vanno soltanto "accolte e abbracciate".

E poi ci sono le cose belle ed inspiegabili, positive, improvvise. Anch'esse sopraggiungono inaspettatamente. E allora torna la luce, e allora si comprende la differenza tra buio e luce, tutto è. chiaro ora.

Finalmente trova un senso anche quel buio. Siamo arrivati alla luce solo e soltanto perché abbiamo avuto il coraggio e la follia di continuare a camminare al buio, rischiando tantissimo, rischiando tutto quello che abbiamo di più caro: rischiando tutto noi stessi, tutti i giorni, tutte le notti, ogni attimo vissuto.

Tutto ora trova un senso ed il suo compimento. Le risposte che servivano, sono arrivate.

Si può ancora andare più avanti. Là, più avanti. Continua. C'è ancora qualcosa per te.



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La domanda che rimane sempre in queste circostanze è: cosa potevo fare di meglio, affinchè questa cosa non finisse o si rinnovasse? Dove ho sbagliato veramente?

Sarebbe liberante sapere la risposta a questa domanda, la risposta vera.

7 dicembre 2021

Gira che ti rigira, siamo sempre lì, ad aspettare la prossima nevicata

E niente. Quando nevica, lo decide lui. E basta.

In questo miscuglio di cose e di situazioni che è la nostra vita, a volte sembra di essere davvero dentro una di quelle palle di vetro, con la miniatura di una città o di un monumento e la neve che, agitandola, cade dall'alto del vetro.

4 dicembre 2021

Semplicemente vivere

A volte è importante fare cose per riuscire solo a farne altre. Cioè a volte è bene fare cose non tanto per quella cosa in se stessa, ma affinchè smuoviamo noi stessi e ci rimettiamo in pista, per tornare ad essere pronti a fare altro.

Per esempio andare ad una festa con sconosciuti, non si tratta soltanto di andare ad un evento, ma di uscire da casa, di prepararsi, di mettersi in gioco, di aprirsi a gente che forse non rivedremo piú.

E se ne esce invece con delle belle notizie: si incontrano persone nuove, con alcune si riesce a parlare e ad entrare veramente in contatto. Si balla, ci si diverte, i pensieri diventano leggeri e tutto torna ad avere un senso piú sereno, tutto si ridimensiona tornando ad essere quello che è.

Oppure mettersi a praticare uno sport con passione, anche se non era quello che avevamo in testa da sempre, ma ció puó aiutarci ad impegnarsi in qualcosa, a stringere amicizie nuove, ad appassionarsi ad un qualcosa di nuovo scoprendo che ci sono mille sfaccettature che fino a poco prima erano sconosciute e segrete e che invece emergono giorno dopo giorno.

E non sempre è bene fare le cose "dritte per dritte": ci sono degli effetti nella vita che se non li sai gestire bene, anche se quell'effetto provi a darlo tu, ti ritornano indietro mettendoti piú in difficoltá di prima.

Dicono che per vivere bene, occorra appassionarsi ad una missione piú che a qualcuno. E trovo questo molto vero: avere un obiettivo forte e chiaro la mattina quando ti svegli, puó aiutarti ad affrontare con forza la giornata.

Ed una vita è fatta solo di una giornata, dopo un'altra giornata dopo un'altra giornata ancora. E scorre via veloce, senza riuscire ad afferrarla, e forse afferrarla non è nemmeno il nostro compito. Bisogna solo vivere.

Perchè dovremmo aver paura d'amare?

21 novembre 2021

Anche voi siete artisti di strada

Voi pensate di non entrarci niente con gli artisti di strada, ma non è cosi.

Voi credete di avere uno stipendio fisso, una scrivania per voi ed un telefono col vostro nome ma non è affatto cosi.

Anche voi siete artisti.

E anche voi siete in strada, in una strada invisibile, che non vedete, ma ci siete. E anche voi state lá a suonare la vostra musica e vi prendete i soldi che vi danno per farlo.

Anche voi, se il pubblico è contento vi prenderete gli applausi e anche voi se vi scoprirete incapaci di suonare bene quello strumento che credevate di saper suonare, sarete tristi ed infelici.

Il vostro successo ed insuccesso dipende da quanto gradimento riuscirete a creare nel vostro pubblico. Il vostro successo o insuccesso dipenderá da quanto amerete il vostri strumento e la musica che riuscirete a produrre, nella vostra stanza, lontano da tutti, portandola poi in modo naturale in mezzo a tanti.

Se avrete dei contenuti, li potrete esporre. Se non avrete dei contenuti, di cosa parlerete?

Se vivrete, avrete molte cose da raccontare e vi accorgerete delle storie belle e brutte che nascono e continuamente vivono intorno a voi. Esse alimenteranno le vostre storie e voi, con la vostra storia, alimenterete le loro storie. Le storie sono intrecciate, noi facciamo parte di altre storie non nostre e altre storie - che non ci appartengono - fanno parte delle.nostre.

Alcune storie di altri lambiscono la nostra storia come le onde di un mare calmo alla mattina, altre invece sbattono forte e ci mandano schizzi e fanno fragore come le onde del mare agitato che sbatte con violenza sugli scogli.

Quello che produrrete nella vostra vita, nei vostri giorni, sará arte allo stato puro anche se svolgerete mansioni da impiegato o mansioni da cassiera al supermercato. Se svolgerete il vostro spartito, metterete musica in tutto il mondo senza che nemmeno ve ne accorgiate, ma accadrá. Risveglietete note negli altri, un profondo senso acquisterá la vostra semplice vita normale e.si placherá il tumulto del vostro cuore ed il cammino giudto sará sempre e solo quello che state percorrendo, senza sbandate clamorose nel mondo invisibile, seguendo la traccia che viene trascritta per voi per amare la vita e goderne a pieno.

Voi siete artisti di strada, gli artisti di strada sono voi se aveste permesso alla fantasia di liberarvi dai vostei schemi mentali ed avreste abbracciato la vita cosí com'è, giorno dopo giorno.

La strada è ció che ci accomuna e l'arte ció che ci permette di vivere ed esprimere a pieno la trascendenza della nostra vita, portabdo quello che sentiamo dentro anche fuori, nel mondo visibile che per alcuni, sbagliando, è l'unico che esiste.

Il mondo visibile è guidato, amato e corretto, continuamente, dal mondo invisibile. E gli artisti di strada collaborano collaborano col mondo invisibile per portarlo nel mondo visibile, a tutti, indistintamente.

Tutti siamo responsabili della nostra parte, che non è mai una parte piccola. La vostra arte non sará compresa o amata da tutti, anzi sará sicuramente bistratta, derisa e distrutta da chi non comprenderá che tutti siamo artisti e che tutti, continuamente siamo parte dell'arte. Sebbene la vostra arte non sará compresa o amata o apprezzata, se avrete trovato "lo spartito buono dentro di voi", continuate a suonarlo.

Perchè io vi dico, e di questo sono certo, che altre persone si fermeranno davanti a voi ad ascoltarvi e fermeranno le loro vite per parlare con voi aspettando le vostre parole, un vostro gesto, una vostra smorfia di sorriso anche in mezzo alle tempeste per trovare anche fosse soltanto per un momento la strada giusta da percorrere e capire il senso di quel momento, di quell'incontro, della propria esistenza, sentendo nelle profonditá di se stesso che niente va perduto - neppure il dolore lancinante inflittoci da chi diceva di amarci ed invece si è rivelato un cane peggio di uno dei peggiori nemici dichiarati - ma anzi tutto guarisce sotto questa forma di Amore che si spande dentro di noi, arrivando fino alle nostre viscere, lá dove si placano le ire, lá dove accadono i veri miracoli del cuore.

Nessuno puó pretendere o chiedere niente da qualcun altro, ma soltanto "dare e concedere" e far conoscere la propria arte. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date e date voi stessi, la vostra arte, ogni cosa di voi che possa esser utile a qualcuno o che possa contribuire ad amare, a far star bene, a risollevare o a guarire qualche ferita tenuta con se da troppo tempo.

Siate liberatori, voi stessi liberatevi e cosí libererete altri, che su quella strada si sono fermati ad ascoltare la vostra musica liberante riscoprendo che la vita è bella nella semplicitá, nel riscoprire il soffio leggero di alcune note conosciute da sempre dal vostro cuore che ancora ha voglia di battere, e battere forte.

1 novembre 2021

Cambiare il proprio stile in corsa, mantenendo la fede

Certo che si puó.

Chi non cambia è destinato all'estinzione, cambiare è sinonimo di intelligenza.

Cambiare mestiere, cambiare modo di lavorare all'interno dello stesso mestiere, cambiare modo di rapportarsi coi colleghi, cambiare modo di rapportarsi con gli amici, cambiare il modo di rapportarsi col proprio patner o cambiare direttamente patner.

Comprendere quali siano le proprie forze, arrivare all'estremo e comprendere che si possono percorrere altri km in piu rispetto a quelli previsti.

Sembra di non farcela piú, ed invece ecco che nuovi stimoli e nuove idee danno una nuova propulsione in avanti e si riesce a fare ancora della strada: era desidersto sí, ma non previsto, nè scontato.

È il bello di lasciarsi stupire dalla strada stessa, che una volta intrapresa, presenta sempre nuove possibilitá e nuovi slanci in avanti, quando ormai nemmeno noi credevamo che fosse piú possibile.

Questa è la fede: continuare ad avanzando andando oltre i nostri stessi limiti anche quando non sappiamo piú come faremo e se ce la faremo, ma senza mollare di un solo centimetro sapendo che anche se i nostri occhi sono al buio e le nostre idee improvvisamente in secca, qualcosa accadrá sui nostri passi aprendo nuovi scenari e nuovi paesaggi che poco prima davvero non esistevano proprio ed erano inimmaginabili.

Questo è la fede: mantenere un approccio positivo anche in una situazione negativa, fino a vedere di nuovo qualche piccolo raggio di luce.

30 ottobre 2021

Alla fine esiste soltanto "l'adesso" da vivere bene

Un giorno il diavolo è apparso a tre monaci e ha chiesto loro, uno a uno, cosa avrebbero cambiato del passato.
“Se vi dessi il potere di cambiare qualcosa del vostro passato, cosa cambiereste?”

Il primo monaco, con grande zelo apostolico, rispose rapidamente:
“Io ti impedirei di far cadere Adamo ed Eva nel peccato, perché l’umanità potesse non allontanarsi da Dio”.

Il secondo monaco, che aveva un cuore pieno di misericordia, rispose:
“Io ti impedirei di allontanarti da Dio e di condannarti in eterno”.

Il terzo monaco era il più semplice dei tre. Anziché rispondere al diavolo si inginocchiò, fece il segno della croce e pregò:
“Signore, liberami dalla tentazione di quello che avrebbe potuto essere e non è stato”.

Il demonio lanciò allora un grido stridente, e contorcendosi dal dolore scomparve.

Attoniti, gli altri due chiesero al compagno di vita consacrata:
“Fratello, perché hai risposto in quel modo?”

Il monaco spiegò:
“In primo luogo, non dobbiamo mai dialogare con il nemico. Secondo: nessuno al mondo ha il potere di cambiare il passato. Terzo: il diavolo non è minimamente interessato ad aiutarci, ma a imprigionarci nel passato per farci trascurare il presente.

Perché? Perché il presente è l’unico tempo in cui, per grazia divina, possiamo collaborare con Dio. Lo stratagemma del diavolo che imprigiona maggiormente le persone e impedisce loro di vivere il presente in unione con Dio è l”avrebbe potuto essere e non è stato’.

Lasciamo il passato nelle mani della Misericordia di Dio e il futuro nelle mani della Sua Provvidenza. Il presente è nelle nostre mani unite alle mani di Dio”.

trovato sul web

25 ottobre 2021

La chiave è sempre la dolcezza

Aveva semplicemente quello che si definisce un animo gentile.

Non riusciva ad offendere gli altri o ad accaparrarsi di piú di quello che gli fosse necessario.

Non gli interessava essere il primo, a volte gli bastava "esserci", "fare parte", soltanto per sentirti ancora vivo e parte di qualcosa.

Ma sapeva che la sua esistenza era dettata da un filo invisibile scoperto per caso tra le pieghe della vita, spesso piangenti e distorte, che lo conduceva piano piano a scoprire mondi nuovi in questo stesso mondo che ai piú, appariva sempre piatto e sempre uguale.

Ed invece no, questo stesso mondo nella quotidianitá di giorni normali, offriva sempre un sacco di spunti e di dettagli - di contrappunti - che potevano parlare di qua di un'esistenza piú grande che forse non aveva distanze con "la terra di lá".

A volte sembrava sentirne la fragranza - come del pane buono caldo appena sfornato dal panaio - a volte poteva gustarne la dolcezza - come di quel miele prodotto da api operose che non hanno mai chiesto salario.

Ed è per questo che a volte, poteva quasi sentirsi portar via da qui, da questa terra, e salire in cielo fino alle nuvole facendosi portare via dal Vento che passava.

Tanto era la dolcezza che sentiva in cuor suo, tanto a volte il dolore e la tristezza lo tempestavano. Ma ecco che dopo il dolore ed il pianto ed il lamento, tornava in lui quella dolcezza della Vita, quella dolcezza che ti fa sentire soltanto una madre che ti ama, un amico che ti ama, un padre che ti ama, una compagna che ti ama.

Che basta guardarla negli occhi per sapere istantaneamente - senza comprenderne il reale motivo - che ti conosce nel profondo, sentendola tua nel sangue e nelle ossa, nelle tue stesse viscere della pancia rapito da una forza sconosciuta, che forse, probabilmente, si chiama Amore. Inaspettatamente, Amore.

23 ottobre 2021

Ciao "Freccia Nera" (il treno rosso manco ti vedeva)


Sapete nella vita si possono prendere multe e multe e se proprio vanno prese, meglio prenderle per bene.

Oggi mi manchi un sacco sai. 

Tu sapevi stare in strada per davvero: quando c'era da accelerare, acceleravi, quando c'era da frenare eri istantaneamente pronta a rallentare, senza nessuna sbavatura. Tenevi la strada in curva senza batter ciglio e mangiavi l'asfalto quando il viaggio lo chiedeva, accorciando le distanze spazio temporali di mondi fra loro molto diversi, collegandoli e facendoli a loro modo convivere insieme. 

Perfetta compagna in ogni situazione, non importava quale fosse l'occasione, era sempre bello stare con te perchè sapevi trasformarti - rimanendo sempre te stessa - da "giro della domenica" senza meta, ad "agghindata a festa per un matrimonio" non avendo piú o meno fascino a seconda dell'abito o dell'occasione, perchè era il tuo stesso essere a sprigionarne solo per il fatto stesso di respirare come respiravi.

Scappottata, non perdevi eleganza ma anzi, sembravi ancora piú giovane della tua vera etá.

Tu ne "sapevi a pacchi" sai e la prima volta che ti vidi, mi sembravi troppo esagerata per me. Mi sono innamorato a prima vista, succede, e dopo poco, ero giá lí a chiedere la tua mano (al venditore che non aspettava altro che vendermela).

È vero ogni tanto hai esagerato e sei andata troppo forte: ma quel che posso dirti è che anche quando ti prendevi le multe, tutti si fermavano a guardarti passare.

Sapete alla fine, quello che rimane, di qualsiasi cosa o esperienza, sono le emozioni vissute insieme: ci ricorderemo sempre delle emozioni - belle o brutte - che abbiamo provato e quelle saranno il nostro ricordo. Ci ricorderemo sempre di come ci siamo sentiti, in un certo luogo e in una certa situazione, in un certo momento con quelle date persone - bene o male che sia - e quello, piú che le foto scattate, saranno i veri ricordi che ci faranno dire "è stato bello viverti, è stato bello viversi". 

Adesso i tuoi pistoni e la tua linea, mi mancano davvero un sacco. 

(La foto è ovviamente di una multa presa per scorribande non autorizzate sulla corsia dei bus. Bazzecole, per lei che di strada vera ne ha fatta veramente tanta, quasi fosse uno stile di vita)

22 ottobre 2021

Hai mai pensato a cosa lasci in eredità?

Qualcuno si ricorderà di noi, anche senza lasciargli un oggetto.

Ci preoccupiamo sempre di riempirci la casa di cose, di riempirci la vita di un sacco di persone, emozioni, sensazioni, cose, lavori, soldi e baruffe di ogni genere e specie.

12 ottobre 2021

La vera bellezza di un regalo

Sai qual è la bellezza di un regalo?

Non soltanto è bello per chi lo riceve. Ma è bello per chi lo fa, sentire il proprio regalo - di se stesso - accettato ed amato.

Chi accetta con amore il mio regalo - il regalo di me - mi fa un grande dono di amore e accettazione, e a sua volta mi dona la bellezza di poter donare - di potermi donare per come sono con tutto me stesso.

Per questo fare un regalo col cuore ha lo stesso valore di ricevere un regalo col cuore.

Accettare un regalo con amore, dá la possibilitá a qualcuno di "potersi donare", di poter donare. Che dono grande che è questo: "dare la possibilitá di potersi donare".

Dare la possibilitá all'altro di essere se stesso al 100%. Quanto si sentirá amato l'altro? Infinitamente.

5 ottobre 2021

Chi lascia la strada vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova

Ma la strada vechia va lasciata per forza, se si vuole incontrare qualcosa di diverso.

Vanno lasciate tutte le strade scoperte "cattive" e seguite in precedenza sottovalutandone la pericolositá.

Per guarire, bisogna ripassare dalla stessa strada di prima, e scegliendo diversamente da quello che avevamo scelto prima.

Per esempio, ogni volta che qualcosa in noi ci chiama a mangiare quslcosa che ci piace un sacco ma sappiamo che ci fa male, "quando ripassiamo da quel desiderio dannoso", dobbiamo scegliere la strada che ci fa realmente bene.

Quando riusciamo a fare cosi e dunque a guidare bene noi stessi - negli affetti, nelle dipendenza dannose (da sostanze, situazioni e persone), dai ragionamenti esagersti e complessi della nostra testa - allra pian piano riusciamo davvero a correggerci.

Generalmente quando riusciamo a correggerci, che equivale a "volerci realmente bene", allora iniziamo a sentire che stiamo ripercorrendo "la strada buona".

Questo non significa che non ricascheremo mai in tranelli che ci hanno portato fuori strada, ma significa che abbiamo la volontá e la forza per ritrovare, piano piano, la strada di casa.

A volte crediamo di dover cambiare in cose grandi, di dover compiere chissa quali imprese per poter "diventare grandi", ma non è cosi.

Saper tenere a posto casa, riuscire ad avere un ordine fuori e dentro di se, seguire dei principi e dei valori anche combattendo contro istinti ed insicurezze, saper dire di "no" a situazioni e persone "dannose" per le nostre fragilitá, è tutto quello che determina se scegliamo "la strada buona" o se vogliamo ancora camminare su quel sentiero scivoloso e bagnato dove per forza, prima o poi, si cade e ci si fa molto male.

Le piccole scelte di ogni giorno, determinano le grandi scelte del lungo periodo.

Aver sbagliato piccole scelte del giorno dopo giorno, ci porta decisamente fuori strada, facendoci perdere nel bosco, al buio, sentendo tutta la paura di ritrovarsi in mezzo ai lupi nel momento piú buio, senza sapere dove andare e soprattutto, sentendosi soli ed incompresi da tutti (anche se nella realtá, non è mai stato cosí). Ma quello che accade, è che non vediamo piú bene ed è per questo che sbagliamo strada.

Serve una guida, un canavaccio, un esempio concreto, dell'Amore sincero e disinteressato per comprendere che siamo tutti chiamati a qualcosa dingrande, nel nostro piccolo e che questa scelta di rimanere nell'Amore, è la sola e unica cosa che conta per vivere bene il tempo che abbiamo, ovunque ci troviamo e con chiunque stiamo.

Questo ci rende liberi, liberi e felici di vivere una vita piena e appagante, anche in mezzo a molte difficoltá oggettive.

Siamo pieni di soeranza quando iniziamo a mettere bene un piede dopo l'altro. E come un piccolo lattante che inizia a camminare, scopriamo che forse, veramente, "possiamo tirarci su in piedi" e camminare su due gambe, come fanno gli uomini grandi: quelli che alcuni chiamano "adulti".


3 ottobre 2021

Bisogna sempre capire chi siamo l'uno per l'altra (a volte i calzini spaiati, stanno proprio bene insieme)


Io penso che ci si innamori piú dei difetti che dei pregi di una persona ed è proprio questo il problema.

Che poi peró sono difetti e dunque, prima o poi, non possiamo e non riusciamo ad accettarli.

Ed è da quel punto che si passa dall'essere attratti all'essere quasi spaventati, intimoriti, forestieri per quella terra che poco prima ci sembrava quasi "la terra promessa".

Come amare fino in fondo qualcuno, compresi tutti i suoi difetti, nel momento in cui divengono palesi ai nostri occhi?

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Credo che amare sia il più grande atto di coraggio che la vita ci chieda. Anche se siamo le persone più coraggiose del mondo, quando ci troviamo di fronte all'amore diventiamo fragili e insicuri perchè l'amore è la vita nuova.
L'amore è cambiamento, la cosa più bella che ci possa accadere ed è per questo che ci spaventa.
Ci spaventa perchè dobbiamo scoprirci, uscire da noi stessi e andare incontro all'ignoto. Si lasciano le certezze alle quali siamo abituati e si decide di vivere tutti i rischi, anche quello di soffrire.
Non è facile, a volte preferiamo abitare vecchi dolori e vecchie sicurezze pur di non esporre il cuore.
Quando l'amore ti viene a svegliare è perchè vuole farti riscoprire il vero te stesso, quella persona meravigliosa e piena di energia sepolta sotto i cumuli dei problemi della vita.
E' tutto qui: un istante di pura magia che ti confonde,
un istante che non torna e se tu lo spegni lo perdi e tu, o prendi il coraggio e lo vivi o ti spegni un po' di più.

Giulia Torelli

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Cos'è tutta questa Bellezza?
Di cosa si tratta, se non è Amore?

30 settembre 2021

10 settembre 2021

Tenersi per mano

Tenere la mano nella tua.
La tua mano nella mia.

Segno di affidarsi e starsi vicino.
Ti affido la mia mano, stringila e portami con te.
Per questi pochi passi o per una vita intera, stammi vicino conducimi. Poi lascia che conduca io e abbandona la tua mano nella mia.

È molto piu che un semplice gesto, è affidarsi. Mi sento bene quando mi affido a te. Mi fai stare bene.

Ti affido tutto di me, anche la mia mano quando cammino. Non è un semplice gesto, è un dono che ci facciamo, di volersi sentire vicini, di affidarsi l'un l'altro.

Che bello quando sfioro la tua mano. Mi da forza la tua mano, la voglio stringere forte. E poi piano.

Ci sono.
Ci sei.

8 settembre 2021

Raccontami e soprattutto non scappare

Se vuoi conoscermi, lascia che ti racconti. E ascoltami. 
Se vuoi che ti conosca, raccontami. Ed io ti ascolterò. 

2 settembre 2021

I problemi (visti) da dentro

Quando ti approcci a qualcosa di nuovo - quando inizi a lavorare in una nuova società o conosci una persona nuova - ne hai visto e conosciut osoltanto la sua presentazione esterna.

26 agosto 2021

Che gusto ha il sapore del tuo sudore?

Ora siamo solo noi.

Noi davanti a noi stessi. Nessuno che ci guarda, nessuno che si interessi veramente a noi, ai nostri pensieri, ai nostri umori, alla nostra compagnia.

Ma non c'è tempo di pensare a noi, nessun rimpianto, nessun rimorso.

Siamo soli, noi con noi stessi.

E c'è da pedalare, fin tanto che non sentiamo il sapore del nostro sudore, fisico e spirituale. Fino al punto di bere il nostro stesso sudore per dissetarsi. Non è rimasto altro da bere, e la sete è tremenda. Bere del proprio sudore, dei propri giorni delle prove, ricordandosi  che sono sali minerali anch'essi e possono sostenerci, sebbene per poco, nel nostro sforzo del vivere.

Senza pause, senza attese, senza premi finali. Solo sudore.

6 luglio 2021

Quanto è bello a volte quel che definiscono il tempo brutto

È bello sentire la pioggia nell'aria che arriva.

Quella sensazione che sta per venire giú cosi tanta acqua che il cielo puó portarne. E piove.

La gente non deve arrabbiarsi se piove: il Cielo perchè dovrebbe ogni volta e tutti i giorni assecondare i suoi piani?

"Questo tempo ha giá rotto..." ma comanda lui, non noi, che siamo formiche il pianeta, ma con ego cosí grande che pensiamo di comandare: ovunque, noi siamo i padroni, i padroni del mondo, padroni dei nostri destini, padroni dei nostri giorni, padroni dei destini di altre persone.

Ma no, non è cosí la realtá: la realtá è che il tempo - per fortuna - fa quel che vuole.

Serve anche il tempo della pioggia, serve il tempo del temporale, serve il fulmine che squarcia il cielo.

Tutto ci fa comprendere quanto in realtá siamo piccoli e anche un po' indifesi: non padroni, ma coinquilini.

4 luglio 2021

L'oceano delle parole non dette - ma udite (verrá l'alba, ma oggi è il mare aperto)

Troppe parole sono come nessuna parola: confondono, non danno una direzione, creano confusione e ambiguitá lasciando al lettore la fatica di decifrare quel linguaggio, che spesso e volentieri puó essere frainteso.

Le parole giuste, al momento giusto, non creano illusioni e non lasciano alcun dubbio.

L'arte della chiarezza è tutta da scoprire e coltivare. 

Ma chi vorrebbe sentirsi dire parole dirette anzichè passare da metafore e silenzi carichi di significato da intendere?

Se ti dicessero "per noi non sei capace a fare il tuo lavoro" il messaggio sarebbe chiaro, un colpo grosso da incassare ma almeno si tratta di un dritto allo stomaco, preciso, violento: ti butta giú di colpo, ma poi dá il tempo di rialzarsi. Ma se non te lo dicessero, ma di fatto facessero di tutto per fartelo capire, mettendoti in imbarazzo di fronte ad altri, facendoti sentire stupido e sbagliato ad ogni azione intrapresa, quanto è duro restare in piedi ed incassare tutti questi malrovesci e colpi tirati colpendo di striscio: nessun colpo che stende ma che sommati agli altri, portano allo sfinimento.

Parlare chiaro è sempre meglio che lasciare spazio al dubbio e all'interpretazione. Potrebbe fare male parlar chiaro, ma meglio una ferita grossa di un colpo deciso che mille piccoli pezzi di vetro che ti feriscono in tutto il corpo.

Il viaggio è questo: cercare la Veritá, la Veritá di se stessi, la Veritá delle cose.

Cercare la Veritá, passa anche da delusioni, ferite, smarrimento, scoramento, affanni, solitudini, dubbi e perplessitá, fallimenti e disastri.

Mare da attraversare da soli, su una grande barca non nostra, o in compagnia di sconosciuti che diventano conosciuti col passare del tempo condividendo con noi un destino condiviso ancora tutto da scoprire.

16 giugno 2021

Le idee vivono


Atterrano e cercano un terreno buono dove nascere e crescere.


Le idee vere stanno fuori dall'ufficio. Vengono nei momenti piú strani, quando cammini, quando guardi una nuvola, quando parli con qualcuno e suo malgrado, la tua mente si assenta e subito sta lavorando ad altro.

6 giugno 2021

3 giugno 2021

La differenza

Ogni giorno c'è un bivio da prendere.

– Due strade divergevano in un bosco ingiallito,
e dispiaciuto di non poterle entrambe percorrere
restando un unico viaggiatore, a lungo ho sostato
e ne ho osservata una, giù, più lontano che potevo
fino a dove curvava nel sottobosco –
poi ho preso l’altra, ché andava altrettanto bene
e vantava forse migliori ragioni,
perché era erbosa e meno calpestata.

30 maggio 2021

E' la sfida di oggi (la sfida di ogni giorno)

La maggior parte dei colpi non funziona, nel tennis tavolo - vanno fuori o sulla retina.
La maggior parte dei tiri falliscono, nel calcio - vanno fuori o intercettati dai difensori o dal portiere.
La maggior parte delle volte che provi a far quel tempo, nei 100 metri, non ce la fai.

29 maggio 2021

Kafka e la bambola viaggiatrice - di Jordi Sierra

Alla fine l'amore tornerà in un altro modo.

"A 40 anni Franz Kafka, che non si è mai sposato e non aveva figli, passeggiava per il parco di Berlino quando incontrò una bambina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. La bambina e Kafka cercarono la bambola senza successo. Kafka le propose di incontrarsi di nuovo lì il giorno dopo, per tornare a cercarla insieme. 

18 maggio 2021

28 aprile 2021

Vedere "ciò che non si vede" ma che esiste

Tutto si "collassa" in un abbraccio.

Si conobbero. 
Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo.
E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così. 
(Italo Calvino)