2 giugno 2021

La danza della solitudine

Siediti, e pensaci un attimo.


Siamo tutti soli.
Non è deprimente
quando comprendi che
si tratta della verità.
Siamo nati soli, muoriamo soli.
Lungo il cammino, forse ci incontriamo.
Amici, amanti, sconosciuti.
Mariti, mogli, figli, figlie.
I ruoli possono separarci così come unirci.
Desideriamo connessione, tuttavia temiamo l’intimità.
Cerchiamo il contatto, ma vogliamo stare al sicuro.
Allontaniamo gli altri cercando di aggrapparci a loro.
Nascondiamo la nostra verità per paura della perdita.
Ma nel nasconderci, finiamo col perderci.
Cerchiamo basi solide, pur sapendo che nulla ha fondamento.
Programmiamo futuri pur sapendo che si tratta solo di sogni ad occhi aperti.
Desideriamo essere liberi eppure fuggiamo dal terrore della nostra libertà, cercando la comodità e le risposte.
Presto la comodità si trasforma in noia.
La noia in risentimento.
Soffriamo finché non impariamo ad amarci per come siamo.
Cerchiamo amore finché non lo conosciamo nel silenzio.
E lasciamo bruciare le domande.
E sacrifichiamo i domani per l’oggi.

Jeff Foster

6 commenti:

  1. Per esperienza posso solo dirti che felicità e sicurezza non viaggiano mai insieme.
    Foster dice molte verità.

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    1. Non so che intendi di preciso ma sono finito in una situazione di insicurezza psicologica non buona.

      E mi rendo conto che alla fine quando sei veramente in difficoltá, sei davvero solo. Non trovi sostegni. Sono molto preoccupato.

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  2. Sì, siamo soli, molto soli. Non tutti lo comprendono perché, per rendersene conto davvero, bisogna fare esperienze dure, vivere situazioni complicate, trovarsi in difficoltà. In questi momenti decisivi ci si accorge della verità, ossia della propria solitudine. Per questo è bene, se possibile, imparare a essere autonomi in tutto; ciò non garantisce serenità, ma senza dubbio aiuta a non commettere troppi errori.
    Poi il discorso è molto complesso e comprende tante sfumature; ma è innegabile che, in certi momenti, affiora con prepotenza la nostra condizioni di solitudine.
    Ciao!

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    1. Sí è vero, piu cose si sanno fare e meglio è. Beh molti magari se si costruiscono una famiglia talvolta questa solitudine la alleviano... anzi probabilmente alcuni proprio non la vivono per niente, beati loro.

      Non ne ho mai sofferto, ma dalla pandemia in poi ho iniziato a soffrirne. Mi si sono rotte un sacco di cose negli ultimi due anni e sono rimasto molto solo.

      Mi sono reso conto che ci sono tante persone con difficoltá, e dunque almeno in quello non sono solo :)

      Una comunitá di disagiati sociali, di cui fieramente sto entrando a far parte. Fieramente insomma eh...

      Grazie per il commento Romina. Passeró presto a trovarti sul tuo blog.

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  3. Hai detto una grande verità. E' il grande paradosso dell' homo sapiens: un essere sociale che è essenzialemente solo. Credo che in parte dipenda dal fatto che ogni persona è unica e diversa, per cui per quanto gli altri ci possano amare e comprendere, non possono farlo in toto, ergo ci saranno delle situazioni in cui saremo completamenti soli. Dipende inoltre anche dall'egoismo umano, l'uomo è talmente concentrato su sè stesso, a tal punto che trascura gli altri e non se ne rende nemmeno conto.

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    1. Si è vero, l'egoismo la fa da padrone in noi e dovremmo riuscire a guardarci bene e a correggersi.

      C'è anche una solitudine buona, una consapevolezza di essere allo stesso tempo soli e in compagnia... la solitudine non buona è quando non sappiamo stare con noi stessi per bene.

      Bisogna saper stare bene con noi stessi e dare cose positive agli altri. Se abbiamo perso la positivita interiore, occorre ritrovarla, altrimenti nessun rapporto potrá reggere, nessuna relazione anche di amicizia o di vicinato fará fatica.

      Dunqur è ancora una volta un qualcosa da fare da soli.

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