A volte anche soltanto un incontro di pochi "attimi", basta per "toccarsi". Una volta, ma "per sempre".
«Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: "Chi mi ha toccato?"». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male». - Mc 5, 21-43
E Gesú e questa donna, non si videro piú.
Non si videro piú.
Non si sentirono piú.
Ora, voglio dire, se era malata da 12 anni, questa donna si ricorderá di quell'incontro per sempre?
Quante volte al giorno questa donna avrá pensato a Gesú? Pensato a quell'incontro, pensato a quella storia che gli era capitata, forse senza comprendere il perchè ed il per come, probabilmente cercando di capire "perchè a me sí e alle persone di fianco a me no"?
Pensando a quel discorso e a quella vicenda "non raccontabile", nemmeno facilmente spiegabile a parole e assolutamente non comprensibile - in tutta la sua profonditá per quello che ha rappresentato per lei - quell'incontro e quella guarigione inaspettata ma "nel cuore profondamente cercata". Quante volte lo avrá raccontato ad amici e parenti, probabilmente prendendosi indietro solo brutte parole e ammonimenti sul fatto di "per favore, non dire cose senza senso". Naturale è che tutto ció che non comprendiamo e non conosciamo - anche se esiste - viene messo tra le "cose senza senso", anche se un senso profondo alcune cose ce l'hanno avuto e cel'hanno ancora, conservandolo nel tempo.
Sapeva del suo male la signora - si riconosceva malata, in qualche modo difettata rispetto a ció che era "la normalitá dei piú".
Non andava in cerca di commiserazione o aiuti da chicchessia: andava alla ricerca di una vera soluzione, definitiva, voleva vivere, amava la vita. Voleva guarire.
La sua "molla verso la Vita" ha fatto sì che dicesse veramente "salvami", ed è accaduto. E poi?
Poi ognuno per la sua strada.
Niente proclami, niente pubblicitá e passaparola, niente di niente. Ognuno per la sua strada, portandosi fortemente nel cuore. Nessuno dei due si scorderá mai piú dell'altro, nemmeno Gesú si scorderá piú di quella donna che "ha guarito inconsapevolmente", rendendosi conto realmente dell'accaduto solo dopo che le cose erano successe. L'Amore ha guarito traendo la sua forza soltanto dalla sua stessa essenza d'Amore, senza chiedere permesso a nessuno.
A volte capita cosi, ci accorgiamo di ció che è successo solo poco dopo che sono accadute, è l'unico momento in cui nel bene e nel male, mettiamo a fuoco le cose veramente bene perchè prima, essendoci dentro, non riuscivamo proprio a vederle e a capirle.
L'Amore guarisce e ridona la Vita, per poi lasciarti libero di camminare in avanti come vuoi.
Non mette lacci, non crea legami, non esige nemmeno ringraziamenti. Agisce nel bene e basta, e passa avanti.
Ma il legame che si crea in maniera naturale tra la signora e Gesú, è per sempre ed è reale.
"E' un legame profondo, che dona libertá". Una libertá di "ritornare a vivere la propria vita", finalmente da persona sana, con quei problemi che stavano lá da un po, finalmente risolti. Un legame misterioso e segreto, invisibile e sconosciuto per tutti i suoi giorni successivi.
L'Amore è passato, ha guarito, ha riportato la Pace - senza che nessuno dei presenti si sia accorto di niente - ma i diretti interessati "sanno cosa sia successo", e non potranno scordarlo mai piú.
Poi la vita va avanti, e portandosi nel cuore un rigraziamento eterno per ció che era accaduto, Gesú e la signora, non si videro mai piú. Non era un rapporto "nato per restare", era solo un incontro in cui la potenza di Dio doveva compiere la propria missione naturale e spontanea: amare, guarire, ricomporre, liberare, ridonare alla vita.
Per poter continuare ognuno il proprio viaggio, lontani, solo per la bellezza di vivere, per godere a pieno del dono della vita in tutte le sue sfaccettature.
Si incontrarono.
Si sentirono.
Si amarono profondamente.
E non si videro mai più.
interessante la lettura che dai di questo brano!!!
RispondiEliminaCome ho scritto nel commento sotto, stavolta mi ha colpito questo aspetto.
EliminaA volte cerchiamo, cerchiamo, cerchiamo... ma alla fine "la salvezza" talvolta la incontri una volta... per il resto tocca a noi nella tua vita. Bisogna darsi da fare.
E il fatto che "ció che d'importante è accaduto invisibilmente e silenziosamente"?
Le cose importanti non si vedono. La vita vera è nascosta. Eppure tutto accade, anche tante cose positive accadono, ogni giorno, in tanti momenti, segretamente. È il bello della Vita :)
Un riferimento autobiografico per salvaguardare la bellezza di qualcosa che ha significato tanto ma che ora non c'è più. Che ognuno continui il proprio viaggio, guardando avanti.
RispondiEliminaParticolare il tuo commento, quasi "che tu sappia di cosa sto parlando" anche se non ne sto parlando. Rimango colpito dalle tue parole, anche il nostro web-incontro è sconvolgente per me :) positivamente intendo... Sembra che tu capisca "questo linguaggio" e che tu lo condivida. Beh, sappi che sei uno dei pochi... grazie per i tuoi commenti.
EliminaHo letto varie volte questo brano e mi hanno sempre detto che la Parola "è viva" senza mai comprendere bene cosa significasse... E stavolta ció che mi ha colpito è proprio questo aspetto: il fatto che un incontro che cambia la vita alla signora, sia... Passeggero, infinitamente salvifico ma infinitamente breve, e non ripetibile.
Non so, questo aspetto stavolta mi ha colpito: quante volte capita di "voler trattenere" situazioni o persone nella nostra vita, anche se effettivamente è passato "quel momento"... e non ricapiterá piú la stessa alchimia, la stessa situazione, lo stesso incrocio di destini e di storie come era accaduto in quel momento.
Questo mi ha colpito.
E poi anche il fatto che, Gesú stesso, preso "dal trambusto" di quella situazione, non vede con gli occhi la signora ma si sente toccato dentro e sente che l'azione salvifica ha agito.
La cerca, gli dice qualcosa, e poi prosegue per la sua strada.
Non so, se la rileggo anche ora, mi rimane una storia incredibilmente affascinante. Ne sono realmente colpito, non l'avevo mai letta con quest'occhio su quest'aspetto.
Ciao ero un po indecisa se aggiungere qualcosa a queste tue righe che hanno avuto quasi del miracolo per portarle ad una lettura scorrevole dal profondo significato che giunge miracolosamente comprensibile... Come a saper tradurre non solo un linguaggio biblico ma l'amore stesso! Mica facile arrivare a queste alte riflessioni dove la prima grande difficoltà sorge proprio nella comunicazione esternata agli altri. Rischi del visionario, del folle...
RispondiElimina"Quante volte lo avrá raccontato ad amici e parenti, probabilmente prendendosi indietro solo brutte parole e ammonimenti sul fatto di "per favore, non dire cose senza senso". Naturale è che tutto ció che non comprendiamo e non conosciamo - anche se esiste - viene messo tra le "cose senza senso", anche se un senso profondo alcune cose ce l'hanno avuto e cel'hanno ancora, conservandolo nel tempo..
in realtá non ci vedo niente di cosi visionario nè di folle...
EliminaFolle è la folla che si accalca, ma "non tocca mai realmente la Vita". Perde tempo... compra cose, si affanna, cerca... ma non trova mai niente. Perde il contatto con la vita vera e perso quello, ha perso tutto.
Ovviamente in questa folla mi ci metto spesso anch'io :) e riconosco di annaspare e anche di aver perso contatto con la vita vera.
Ognuno ha il proprio sentire, difficilmente alcune cose si possono spiegare agli altri e anche se spiegate, scoprirai di poterti intendere solo con persone che hanno vissuto esperienze simili. Alla fine è impossibile pretendere che qualcuno che non ha fatto una certa esperienza possa comprendere: un'esperienza è come un sentiero di montagna, beh se in qualche modo ci sei passato anche te, allora sicuramente puoi capire le mie parole. Altrimenti puoi immaginare quello che ti dico, ma non comprenderlo e averlo vissuto dentro fino in fondo.
Aver perso contatto con la vita vera dici?... Interessante.Parliamo di una sorta di alienazione che investe l 'umanità?
RispondiElimina"Siamo così alienati che nessuno ti guarda, nessuno ti tocca, nessuno ti riconosce nell'ambiente. Sei l'uomo invisibile".
Leo Buscaglia
"Tutto è diventato business, ogni cosa deve funzionare ed essere utilizzabile. Non esiste un sentimento di identità, esiste un vuoto interiore. Non si hanno convinzioni, né scopi autentici. Il carattere mercantile è l'essere umano completamente alienato, privo di qualunque altro interesse che non sia quello di manipolare e funzionare. È proprio questo il tipo di umano conforme ai bisogni sociali. Si può dire che la maggior parte degli uomini diventano come la società desidera che essi siano per avere successo. La società fabbrica tipi umani così come fabbrica tipi di scarpe o di vestiti o di automobili: merci di cui esiste una domanda. E già da bambino l'uomo impara quale sia il tipo più richiesto."
Erich Fromm
Ecco adesso si vedono chiaramente i due lati di una stessa medaglia, il primo tracciato da te il secondo da me.
Tangalor tu non sei nessun dio, esattamente come non lo sono io, disponiamo di pezzi di verità che almeno da parte mia non hanno nessun interesse a scavalcare le intelligenze altrui, quanto a sentirne una sorta di connessione al cuore.
**L'Amore è passato, ha guarito, ha riportato la Pace - senza che nessuno dei presenti si sia accorto di niente - ma i diretti interessati "sanno cosa sia successo", e non potranno scordarlo mai piú.(Franco ne è testimone:))
Bravo quindi... sei entrato in un livello di connessione notevole, hai usato il linguaggio dell'amore come "formula" per risolvere un dilemma esistenziale umano che perfino ne il "piccolo principe" vi sono tracce... Per chi rifugge dalla bibbia, dal vangelo :)
Stammi bene tu e tutto lo staff dietro:)
Penso che ci sia ancora spazio per fortuna per l'umanitá, almeno a tratti.
EliminaOvviamente facciamo parte di una societá e stare fuori dai suoi ingranaggi non è semplice per nessuno.
Forse per questo dicono che l'accesso per la vita vera ha una porta stretta. Ma siamo noi che possiamo scegliere come vivere, ogni giorno. Nessuno ci obbliga a far niente (o quasi).
Capitano connessioni di cuore, come vedi c'è ancora spazio per l'umano e per la l'umanitá. E questa direi che per oggi è una buona notizia :)
Buona vita Anonimo... stai bene anche tu... e grazie per i tuoi commenti :)
Ps. Come giá detto, non c'è nessuno staff :) si tratta solo di un piccolo blog di campagna poco trafficato (e va benissimo cosi!).
-Forse per questo dicono che l'accesso per la vita vera ha una porta stretta. Ma siamo noi che possiamo scegliere come vivere, ogni giorno. Nessuno ci obbliga a far niente (o quasi).-
EliminaBello sentirlo dire da te che sprofondi spesso in post strappalacrime, senza via di uscita.
Ma giustamente anche per chi ha il piacere di leggerti è un problema suo vero?
Forse per questo dicono che l'accesso per la vita vera ha una porta stretta. Ma siamo noi che possiamo scegliere come vivere, ogni giorno. Nessuno ci obbliga a far niente (o quasi).
Ho voluto ripetere nuovamente le tue parole per chi si sintonizzasse la prima volta qui e si mischierebbe in quella folla con il rischio di leggere qualcosa non proprio conforme alla realtà dei fatti ... "Folle è la folla che si accalca, ma "non tocca mai realmente la Vita". Perde tempo... compra cose, si affanna, cerca... ma non trova mai niente. Perde il contatto con la vita vera e perso quello, ha perso tutto"
Se non avessimo un po di senso critico saremmo tutti finiti in "quattro salti in padella" vero Tangalor.
È chiudi va, perché gli "anonimi" sono gente strana, anche se qualcuno di bene te ne vorrà sempre.
- Bello sentirlo dire da te che sprofondi spesso in post strappalacrime, senza via di uscita. - grazie Anonimo.
EliminaQuando c'è da piangere bisogna piangere, senza vergogna, peró bisogna anche alzarsi e ripartire!
Sto diventando troppo positivo? :)
Mi sono rotto del me stesso piangente, vediamo se riesco a smettere :)
Non pensi che guardare con fiducia al futuro possa essere una buona medicina per me? Io credo di si.