9 giugno 2021

Qual è la soluzione? Che fare?

Prima di tutto, cercare. Per trovare.

Chiedi a chi vuoi, e senti quello che ti dicono.

Se chiedi aiuto ad un macellaio ti dice "mangia una bella bistecca e ti passa la paura".
Se lo chiedi ad un vinaio ti dice " bevi piú vino vai, che fa sangue!".
Se lo chiedi ad un prete ti dice "prega di piu e vedrai che le cose si risolvono".
Se lo chiedi ad un imprenditore ti dice " trova un progetto che ti piace e buttati a realizzarlo anima e corpo".
Se senti un commerciante ti risponde "tutti siamo tristi quando non riusciamo a vendere quanto ci saremmo aspettati".
Se lo chiedi ad un pittore afferma "lasciati rapire dalla bellezza dell'arte"
Se interroghi uno chef ti dirá "mangiati qualcosa di buono in qualche bel ristorante e sarai felice".

Ognuno guarda le cose dal suo punto di vista, dalla sola prospettiva che tiene e consiglia in base alla propria esperienza ed al proprio vissuto. E di piú, non puó fare.

Ma tieni gli occhi bene aperti. E valuta bene le cose. Prova ad avere piú occhi di quelli che hai e ha guardare le cose da altre prospettive, immaginando nella mente di essere l'altro o di essere in un altro punto fisico da cui osservi.

Guarda bene. Con calma. Tieni gli occhi bene aperti, anche gli occhi della mente e gli occhi del cuore. Tutto sará piú chiaro, tutto sembrerá chiaro. Tutto d'improvviso, sará semplice.

6 commenti:

  1. Chiedi ad un poeta, e ti scardinerà il cuore con un grimaldello, facendo uscire tutta la luce trattenuta, perché la luce non entra da fuori, ma esce da dentro.

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    1. Bello anche questo. Molto bello. Non conosco poeti, forse per questo non mi era venuto in mente, ma sarebbe da aggiungere.

      Sto scoprendo di avere molta piu luce di quella che credevo. E piú si scava, piú emerge. Grazie per i tuoi commenti e la tua lresenza su questo blog. Grazie per il tuo supporto, inaspettato e importante.

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  2. E se lo chiedi a te stesso, con la tua verità nel cuore?

    Sai da cosa si scappa?
    da sé stessi...

    Mica Socrate era giunto ad una conclusione sconclusionata con quella scritta sul frontone del Tempio di Apollo a Delfi... " nosce te ipsum".. (conosci te stesso)


    “Miseri mortali che, come le foglie, ora fioriscono in pieno splendore, mangiando i frutti del campo, ora languiscono e muoiono.”



    Arrivare alla consapevolezza prendendo coscienza della propria fragilità ed imperfezione...Riconoscere i propri limiti. Mica è così scontato in una società dove questi limiti vengono demonizzati o ignorati pur di "apparire" uomo/dio infallibile, che non ha affatto limiti.


    È poi venne da te : il macellaio, il vinaio, il prete, l'imprenditore, il commerciante, il pittore, lo chef, Franco e l'anonima... questa sconosciuta!Ma vengono da te per dirti, mica sei così solo poi... anche io ci sono passato per altre vicende, anche io ci passerò esperienza facendo, siamo unici e fragili ecco la forza tua e nostra!

    Buona giornata a te

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    1. Grazie per i tuoi commenti e la tua presenza su questo blog. Non è la prima volta che ti ringrazio, sai che lo penso davvero.

      Che vuol dire per te "scappare da se stessi"? Te lo chiedo perche per me vuol dire tutto e vuol dire niente.

      Intendi: affrontare i tuoi problemi e le tue paure senza scappare o senza trovare "inefficaci e talvolta dannosi" riempitivi?

      Socrate ne sapeva, è bello sentire che tu conosci queste cose. Credo che ne sai a pacchi, cioè tanto.

      "Arrivare alla consapevolezza prendendo coscienza della propria fragilità ed imperfezione"... Bellissimo, credo sia il cammino da fare.

      Grazia Anonimo per il tuo incoraggiamento. Ti ho gia augurato tante belle cose, non so piu che augurarti di bene. Ti auguro tutto il bene possibile, ogni bene, ogni grazia, ogni cosa che il tuo cuore desidera di bene che realmente si avveri. Quel che desidera di male invece, che scappi via lontano.

      Buonanotte :)

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    2. Che vuol dire per te "scappare da se stessi"? Te lo chiedo perche per me vuol dire tutto e vuol dire niente.

      È molto semplice, vuol dire evitare di guardarsi dentro per non sentirsi mendicante di amore...quasi come fosse una condanna quando invece è una benedizione.


      Intendi: affrontare i tuoi problemi e le tue paure senza scappare o senza trovare "inefficaci e talvolta dannosi" riempitivi.

      Intendo che siamo tutti mendicanti di amore...

      Su Socrate onestamente mi ha illuminato qualcuno...

      Buona vita a te

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    3. Mendicanti di amore. Molto bella questa definizione della nostra umanitá...

      Grazie.

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