6 luglio 2021

Quanto è bello a volte quel che definiscono il tempo brutto

È bello sentire la pioggia nell'aria che arriva.

Quella sensazione che sta per venire giú cosi tanta acqua che il cielo puó portarne. E piove.

La gente non deve arrabbiarsi se piove: il Cielo perchè dovrebbe ogni volta e tutti i giorni assecondare i suoi piani?

"Questo tempo ha giá rotto..." ma comanda lui, non noi, che siamo formiche il pianeta, ma con ego cosí grande che pensiamo di comandare: ovunque, noi siamo i padroni, i padroni del mondo, padroni dei nostri destini, padroni dei nostri giorni, padroni dei destini di altre persone.

Ma no, non è cosí la realtá: la realtá è che il tempo - per fortuna - fa quel che vuole.

Serve anche il tempo della pioggia, serve il tempo del temporale, serve il fulmine che squarcia il cielo.

Tutto ci fa comprendere quanto in realtá siamo piccoli e anche un po' indifesi: non padroni, ma coinquilini.

4 luglio 2021

L'oceano delle parole non dette - ma udite (verrá l'alba, ma oggi è il mare aperto)

Troppe parole sono come nessuna parola: confondono, non danno una direzione, creano confusione e ambiguitá lasciando al lettore la fatica di decifrare quel linguaggio, che spesso e volentieri puó essere frainteso.

Le parole giuste, al momento giusto, non creano illusioni e non lasciano alcun dubbio.

L'arte della chiarezza è tutta da scoprire e coltivare. 

Ma chi vorrebbe sentirsi dire parole dirette anzichè passare da metafore e silenzi carichi di significato da intendere?

Se ti dicessero "per noi non sei capace a fare il tuo lavoro" il messaggio sarebbe chiaro, un colpo grosso da incassare ma almeno si tratta di un dritto allo stomaco, preciso, violento: ti butta giú di colpo, ma poi dá il tempo di rialzarsi. Ma se non te lo dicessero, ma di fatto facessero di tutto per fartelo capire, mettendoti in imbarazzo di fronte ad altri, facendoti sentire stupido e sbagliato ad ogni azione intrapresa, quanto è duro restare in piedi ed incassare tutti questi malrovesci e colpi tirati colpendo di striscio: nessun colpo che stende ma che sommati agli altri, portano allo sfinimento.

Parlare chiaro è sempre meglio che lasciare spazio al dubbio e all'interpretazione. Potrebbe fare male parlar chiaro, ma meglio una ferita grossa di un colpo deciso che mille piccoli pezzi di vetro che ti feriscono in tutto il corpo.

Il viaggio è questo: cercare la Veritá, la Veritá di se stessi, la Veritá delle cose.

Cercare la Veritá, passa anche da delusioni, ferite, smarrimento, scoramento, affanni, solitudini, dubbi e perplessitá, fallimenti e disastri.

Mare da attraversare da soli, su una grande barca non nostra, o in compagnia di sconosciuti che diventano conosciuti col passare del tempo condividendo con noi un destino condiviso ancora tutto da scoprire.