Anche stavolta qualcosa non è andato.
O forse doveva andare così. Ma quando iniziano ad essere troppi gli episodi in cui diciamo "anche stavolta qualcosa non è andato", quasi sicuramente dipende da noi. Perché stava andando tutto maledettamente troppo bene, che se non avessi compiuto qualche azione screanzata, tutto sarebbe continuato ad andare davvero bene.
Ma mi sono sentito ferito - probabilmente senza motivo - mi sono chiuso a riccio e ho chiuso io una porta che si stava aprendo.
Quante volte ancora potrò commettere questi errori e quanto è forte il dolore provocato dai nostri stessi errori?
La maggior parte delle volte finisce che semplicemente ci facciamo male da soli. Se lasciassimo che le cose andassero per conto suo e seguissimo senza intervenire il flusso... probabilmente saremmo molto più felici.
Invece vogliamo fermare, stoppare, riprendere, ricucire, ricominciare. Che è faticoso e complesso per noi e anche per gli altri. Finendo per sfilacciare i rapporti, ridurli in briciole, stancarli, e distruggerli definitivamente. Quando non ce ne sarebbe il minimo bisogno.
Facciamoci un applauso da solo, per tutta la nostra "eccellente intelligenza". Complimenti.
Nessun commento:
Posta un commento