26 maggio 2021

Dolore e sangue

Cosa rimane di noi.

Ció che rimane dopo un amore, un cumulo di polvere portato via dal vento.
Smarrimento, solitudine, ansia, inadeguatezza.

Tutto questo rimane da una storia finita, da un amore andato a male, da una storia fatta di giorni e giorni, di ore ed ore, di attenzioni ed attenzioni.

Non rimane niente di un amore finito, tanto dolore, molte foto, qualche oggetto che ci riporta a quei momenti, e sono momenti che fa male rivedere.

Nel profondo si apre uno squarcio da cui butta continuamente sangue invisibile, e non ci sono infermiere o dottori che riescano a tamponare la ferita. Rimane un sacco di sangue, il battito scende, il respiro si affanna, le idee si confondono, le mani non hanno piu la stessa forza, le gambe tremano e gli occhi sono sempre pieni di lacrime.

Ogni volta che ritorni alla mente della mia mente, il cuore sanguina e si sente quasi morire. Vorrebbe smettere di battere, senza sapere piú perchè batte o per cosa batte. Eppur batte, come riflesso incondizionato della vita, anche dopo la morte apparente dello stato biologico di adesso.

Batte, senza un senso. A volte batte forte, piu forte del previsto, a volte batte pianissimo, piú basso del previsto, ormai senza equilibrio - in nuovo equilibrio instabile - che Dio volesse potesse smettere di battere e donare vita a qualcuno che ne sia piú degno custode, piú degno artigiano, piú degno interprete di quel che ho fatto io.

6 commenti:

  1. Che l'amore sia anche attaccamento è probabile fin quando non arrivi alla consapevolezza che più di tutto un assenza cede solo il posto all'essenza... Potresti anche non guardare più quelle foto che rappresentano la visione del ricordo, capiresti comunque che l'essenza è ovunque... Imparando a lasciar andare liberamente quella essenza puoi scoprirti meravigliato di quanto ancora tu ne fossi innamorato!

    L'amore vero non è sopravvivenza ad esso ma dono di libertà verso lo stesso, in cambio della sua felicità e della persona o luogo con cui ha scelto di stare.. E non importa se lei se lui sia felice con qualcuno che non siamo noi...quanto il sentirlo/sentirla felice.

    La fine di una storia, di un amore... è simile ad un lutto, alla morte di una persona cara, che lacera quella nostra parte materialmente terrena in sua assenza...finché non si trasforma e diventa presenza con la sua essenza!

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    1. "La fine di una storia, di un amore... è simile ad un lutto" si è esattamente cosi... pensavo di averlo superato, in qualche modo metabolizzato, ma ho avuto una brutta ricaduta.

      Per quanto riguarda i discorsi dell'essenza e dell'assenza... non sono in vena di fare discorsi mistici e se Dio vole quello che è bello bellissimo, è essere umani in tutta la sua pienezza. Vivere normali... la vita è gia abbastanza bella vivendola semplicemente. I discorsi complicati e complessi non fanno per me.

      Sono fatto per le cose semplici e non per diventare un maesteo zen. Mi manca tutto: passeggiare insieme, mangiare insieme, fare le cose insieme, programmare la vita o qualche pezzetto insieme. Sapere che c'era sempre, ad ogni ora, un esserci anche se a volte eravamo lontani fisicamente ... conosceva tutto di me, ci conoscevamo da sempre.

      Sento di non essermi comportato del tutto bene e dovevo prendere altre decisioni prima, molto prima.

      Il rammarico di non averlo fatto a tempo debito è grande, la solitudine di oggi è difficile da dargli un senso. Ai fantasmi di prima si sono aggiunti altri fantasmi di oggi.

      Andare avanti, certo. Mi sento come un pugile all'angolo del ring che incassa un sacco si colpi e non riesco piu a stare in piedi. Ogni tanto trovo un appoggio ma dura poco.

      Il fatto che sia felice con qualcun altro mi fa solo piacere, le voglio sempre un sacco di bene, tantissimo bene, mi farei tagliare una gamba se avesse bisogno e potesse servirle.

      Non mi ero reso conto di quanto le volessi bene fino ad ora. Avevo sottovalutato, forse in fondo al cuor mio credevo che ancora non fosse finita, che non potesse in realtá mai finire.

      Non so come andare avanti. Ho il vuoto e le vertigini da vuoto. Qualcosa succederá, ma in questi giorni ero molto in difficoltá.

      Ho scritto questo post per buttare fuori quello che sentivo. Scritto di getto e pubblicato.

      Non bisogna avere paura del dolore, anche se fa male, avrá i suoi motivi. Ma finchè non comprendo il senso positivo del discorso... soffriró cosí.

      Grazie per il tuo commento Anonimo.

      Buona vita, anche di qua.

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    2. — Per quanto riguarda i discorsi dell'essenza e dell'assenza... non sono in vena di fare discorsi mistici e se Dio vole quello che è bello bellissimo, è essere umani in tutta la sua pienezza. Vivere normali... la vita è gia abbastanza bella vivendola semplicemente. I discorsi complicati e complessi non fanno per me.


      Sono fatto per le cose semplici e non per diventare un maesteo zen —

      Mi ha fatto molto riflettere questa tua risposta e mi ha reso consapevole di quanto possa essere delicata quella sofferenza tra chi la vede e chi la sente perché ne è coinvolto emotivamente. Molte volte è più utile sentire il dolore degli altri attraverso un rispettoso atto di silenzio che tentare in una reazione positiva che sprofonda perfino in una forma egoistica. Scusami e Grazie per aver espresso il tuo modo autentico senza liquidare un commento con frasi non realmente sentite...Spesso anche in modo non proprio consapevole ci poniamo come "maestri" e il fatto di aver fatto esperienza su alcune situazioni ci mette quasi nella condizione di aiutare o proteggere chi ci sta passando. Ma ognuno di noi ha le sue modalità e spesso la sola empatia non basta anche perché si parla attraverso una metabolizzazione di tali processi che poi ti portano o ti hanno portato a vedere e a percepire la vita esattamente come tu dici, amandola nella sua semplicità. E questo che ci piaccia o meno è già molto zen.


      P. S

      Mi verrebbe quasi di riportarti un intero post del passato che traduce perfettamente questo mio ritorno nel tuo blog, quasi come a non riconoscersi...Faccio quindi un passo indietro e mi inchino come forma di rispetto a te come persona e a ciò che qui hai scritto.



      Buona vita a te

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    3. Sinceramente non ho capito bene nemmeno questo tuo ultimo discorso, perdonami. Non capisco ció che vuoi comunicare.

      Peró ho trovato questa:

      Disse Einstein, "le coincidenze sono il modo di Dio per rendersi anonimo" 🌬️❤️

      Sono cosi in confusione in questo periodo che faccio fatica a seguire i discorsi.

      Un abbraccio grande grande.

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  2. So cosa provi. Ci ho sofferto parecchio. Ma alla fine resta l'esperienza. Il ricominciare facendo tesoro degli errori commessi, perché ne commettiamo tanti, ed il saperli riconoscere, come mi sembra abbia fatto tu stesso, è già la maggior parte della risoluzione. Quando capiamo che abbiamo sbagliato e cosa. Ci stiamo assolvendo, ci doniamo forza incredibile, ci prepariamo ad un nuovo via, anche se ora sei confuso e le lacrime non rendono ben visibile il nastro di partenza. Ma il tempo risolve, stanne certo. E tanti errori non si commetteranno più. Se ne faranno di nuovi, magari. Ma non quelli che hai riconosciuto.
    E lasciatelo dire, essere felice per la sua nuova vita è Amore che tanti, troppi, non sanno neanche dove sta di casa. E sarà la tua arma migliore.

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    1. mi sono accorto di non averti risposto qua.

      Sicuramente voglio solo che stia bene, che possa trovare quel che io non saputo dargli o quel che insieme non abbiamo saputo darci.

      Per il resto non avrei mai pensato che fosse cosi dura. E' un lutto grande, che talvolta riaffiora e a volte sembra scomparire, ma tanti anni insieme sono tanti anni, tanti ricordi e tante cose. Una botta terribile, poi io sono un lento, lento a partire e lento a finire. Ma preferisco cosi, mi piacciono piu i fuochi che restano accesi silenti, che le fiammate che durano 10 minuti e non rimane manco la cenere. Del resto è con la brace che si cuoce la carne migliore :)

      Ti ringrazio per le tue parole. Bisogna che mi riprenda. Ci sono cose ben peggiori però in questo momento dove mi giro mi giro, mi rendo conto del fallimento grande che ho compiuto... e delle difficoltà che a volte mi sento senza forze per affrontare.

      Ci vuole pazienza, tanta pazienza, anche con se stessi.

      Ti ringrazio tanto di tutti i tuoi messaggi. Se conosci l'Anonimo che commenta :) salutamelo con affetto ;) ...posso dirti che in questa vicenda ha un suo ruolo, non poco importante... anzi ... molto, molto, molto importante. Misteri della vita.

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