9 agosto 2021

Che bello è - quando riincontri una persona dopo 17 anni, e la riconosci dalla voce

La Vita è Poesia. Altro non è che Coincidenze.


Quando si sente un senso di gratitudine profondo alla Vita per quel che ci fa succedere, senza che noi ne sapessimo niente.

Una semplice, banale e per alcuni quasi insignificante coincidenza, per altri, può essere fonte di piacevoli fili della vita che incredibilmente arrivano nel presente direttamente dal passato riportandoti ricordi di bei momenti vissuti, ed inaspettatamente, ci ridanno quel senso interiore profondissimo e bellissimo di "vivere" e di "vita": non esistiamo per caso e quel che ci succede non è mai per caso. Anche se noi non ne comprenderemo mai il senso totale dell'intero discorso. Ma ne rimaniamo certamente affascinanti, da tutto il discorso.

Mi ritrovo in un giorno di aprile, in una terra non certamente mia, in un luogo raggiunto in bicicletta assieme ad un'amica, nei campi, sotto il sole - potremmo definirlo un luogo sperduto di una terra sperduta. Tutto pianeggiante, molto diverso dai paesaggi a me cari e consoni. Senza nessun appuntamento col destino - almeno che io sapessi.

Ed invece ecco che incontrati altri amici della mia amica, sento una voce che "conoscevo" o che quantomeno il mio cervello conosceva e aveva immagazzinato in chissà quale cassettino.

Immediatamente il cervello mi manda un messaggio e mi dico "questa voce la conosco", ma non riuscivo a risalire a chi appartenesse, non ricordavo ne faccia ne nome e cognome. Ma ad un certo punto un altro indizio dal mio archivio "era qualcuno con cui avevo giocato a pallone, insieme o contro", ma ancora non riuscivo a capire di chi si trattasse.

E poi, improvvisamente si accende la lampadina.

E pomeriggi di ben 17 anni fa tornati improvvisamente alla mente, rivissuti sulla pelle come se fosse ora, come se "dovessimo andare all'allenamento fra 2 ore, con la stessa voglia e la stessa adrenalina che ti prende in pancia".

Come funziona il nostro cervello? 
Come funzioniamo noi?

Quello che è certo è che la vita è fatta di incredibili coincidenze, assurde ed incomprensibili, ma quando capitano, ti accendono la vita. Improvvisamente, buffe coincidenze.

E poi ti chiedi: cos'è che si va cercando a finire là, in bicicletta in un campo sperduto di una terra non tua? Cosa ci spinge a volte a fare cose che, sulla carta, sembrano avere poco senso?

E in quel campo di dispersi, ti ritrovi con  "gente conosciuta 17 anni prima e con cui hai sudato per raggiungere obiettivi comuni e divertirsi".

Quando dicono che forse bisogna "perdersi" per ritrovarsi, forse è vero. Ma non nel senso di perdersi nel fare cose brutte o di perdere i principi in cui crediamo, bensì nel senso che, se non arriviamo a quel punto in cui "siamo nel buio ed improvvisamente si riaccende la luce", improvvisamente si riaccende anche in senso di mistero e di bellezza che disegna la nostra esistenza, da principio e fino alla fine. Questo senso di Meraviglia, vi fa vivere e ci riempie la pancia di Bellezza.

Forse si va là per perdersi, perdersi, e godere semplicemente del sole e stupirsi ancora della Vita che ha degli incroci che a volte veramente, sembrano assurdi ed improponibili, ma che mettono assolutamente il buon umore ed un senso di Speranza, comprendendo di essere davvero piccolissimi abitanti di un Universo sconfinato.

6 commenti:

  1. Paradossalmente è nel buio che anche una minima luce acquista senso, potenza e visibilità. Importante è essere attento e partecipe ad ogni minimo sussulto.
    E tu lo sei.

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    1. Grazie Franco, lieto di sentirti.

      Oggi guarderai le stelle? Sei in un luogo dove si possono vedere bene?

      Spero passerai una lieta serata. Buona vita.

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    2. A Roma ieri sera nuvole e qualche goccia di pioggia, mi risparmia anche l'incomodo di alzare gli occhi. La mia stella mi respira già accanto.

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    3. Bello sentire queste parole, rare. Bello sapere che qualcuno ha questa considerazione della sua compagna... Che bello!

      È una luce che illumina... O è anche una stella che "conduce" come la stella polare?

      In ogni modo, felice di sentire queste parole.

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  2. Sono i meravigliosi imprevisti della vita. Dipendono dal caso oppure no? Non sta a noi saperlo, quel che conta è vivere la magia di quei momenti. Bel post.

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    1. Le buffe coincidenze sono state due:
      - reincontrarsi assolutamente per caso dopo 17 anni per via di un'amicizia comune che lo ha invitato senza sapere che ci conoscevamo
      - che il mio cervello abbia riconosciuto la voce (dunque abbiamo un archivio delle voci in memoria??) e la abbia associata al mondo del calcio che avevo frequentato... E da li alla fine sia risalito ai momenti vissuti.

      Alla fine certo cose che succedono, potrei dire anche "vabbe cose che capitano", pero mi ha fatto piacere reincontrarsi e chiacchierare.

      Bella giornata, belle coincidenze. Non bisogna mai scordarsi che la vita ha anche delle parti di ... "magia"

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