31 agosto 2011

Costruire il proprio "personal brand" è come il salire e il ridiscendere da una montagna

Costruire il proprio Personal Brand, in salita con tutta la fatica necessaria
Tutti partono sempre in salita, in tutto quello che fanno, da qualsiasi punto si inizi, in qualsiasi campo o settore si operi.

Pensate che i grandi scrittori siano sempre stati grandi scrittori? Che i campioni dello sport siano nati campioni? Che Steve Jobs sia sempre stato agli occhi di tutti - amici, coetanei, parenti, genitori - lo Steve Jobs che oggi tutti conoscono?

In realtà nessuno sa davvero chi è, fin quando non lo diventa, e così lo scopre. Egli stesso per primo scopre se stesso.

Ed è bene guardare a loro, come esempi, ma non quando ormai si sono affermati nel proprio settore, bensì, quando ancora erano dei comuni mortali come gli altri. Perchè è solo quando hanno compreso di essere profondamente dei comuni mortali come gli altri, che hanno potuto davvero scalare vette e raggiungere successi e vincere ancora una volta, rimanendo saldi nella vita.

Pensiamo a Seth Godin. I primi hanno iniziato a seguire Seth Godin perchè diceva cose intelligenti. In molti hanno captato l'originalità dei suoi scritti e la veridicità delle sue parole. Alcuni hanno compreso la potenza delle sue vedute sperando un giorno di riuscire a trasformare quegli scritti in fatti concreti e vissuti. E così Seth Godin, nella sua parte di salita verso la costruzione del suo "personal brand", faticava - come tutti del resto -  guardava, osservava, elaborava, pensava e... scriveva, perchè amava scrivere e gli riusciva pure abbastanza bene. Senza che nessuno gli dicesse bravo, senza che non molti gli dicessero che aveva una linea di pensiero entusiasmante, lui andava avanti , in salita, non senza godersi il paesaggio e le vallate che poteva contemplare sempre di più man mano che saliva in quota. Questa è la parte più importante che un uomo possa intraprendere nella propria vita perché si tratta di trovare la giusta mentalità e la giusta mentalità, una volta trovata, non la si abbandona più, per tutta la vita.

Anche nella fase della propria salita personale, Seth Godin si è fatto lettori e ha pubblicato vari libri. Poi è accaduto qualcosa, e la musica è cambiata, ma non è cambiata a caso, bensì, è cambiata in virtù di tutte le precedenti fatiche e salite che è riuscito a sopportare e a vincere nei tempi precedenti. Ecco il frutto di tutte quelle fatiche e difficoltà, vinte.

Ed ecco lo scavallamento, l'arrivo in salita della montagna del "personal brand". Da quel punto in poi inizia la discesa. Tutto sembra più facile, più accessibile, incredibilmente ribaltato. Le stesse parole di prima sembrano suonare in una maniera diversa e se prima conquistavano un solo lettore, adesso hanno l'effetto di conquistarne 10. La velocità con cui si procede avanti è triplicata rispetto a prima, in alcuni punti quintuplicata e la pericolosità del percorso aumenta con l'aumentare della velocità, perchè il terreno è sempre sassoso e difficoltoso, benchè in discesa.

In questa fase si riesce a stare davvero bene in piedi solo mantenendosi fedeli alla "buona condotta" e alla "giusta mentalità" scoperta nei tempi precedenti quando si procedeva in salita, altrimenti il rischio è di cadere o di sbandare e di finire male, alla prossima curva. E non ci sono sconti, o si è acquisito la giusta mentalità, o si va in terra.

Quindi, morale della favola, se ti senti in salita nel tuo percorso, continua a pedalare forte aspettando di arrivare in cima alla vetta e di scavallare. Se invece ti senti in un periodo di discesa, tieni saldo il manubrio per evitare di finire in terra e di farti parecchio male. Se invece ti senti già in fondo alla discesa, nel pieno relax di una valle, riposati, bevi un po' d'acqua e respira profondamente: non credere mai che le salite della tua vita siano finite qua, ce n'è ancora di strada da percorre, non fermarti ora.

E vedrai che lavorando sempre duramente, il tuo "personal brand" si comporrà da solo, senza che nemmeno tu te ne accorga. E arriverai ben presto in cima a nuove ed importanti salite!

10 commenti:

  1. Segno dei tempi che il nostro modello sia un tipo come Seth Godin ? !

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  2. @Seth Godin: beh scrive delle cose troppo vere. E' un gran motivatore dei nostri tempi e credo anche un fine analista della situazione, soprattutto dal punto di vista lavorativo, ma il punto di vista lavorativo non è affatto distaccato dalla nostra vita, anzi, è praticamente gran parte della nostra vita.

    Interessante seguirlo, mi fa piacere che condividi questa passione.

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  3. Come non essere d'accordo? Per esperienza ho imparato che l'impegno, la serietà e la costanza sono tre ingredienti che messi insieme, nella realizzazione di un progetto, presto o tardi danno sempre i loro frutti.
    L'importante, quando si inizia un qualcosa, è esserne convinti e non mollare mai; se si parte già un po' titubanti meglio lasciar perdere.

    Un saluto

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  4. @Mr.Loto: si giusto. Anche se credo che momenti di sbandamento o in cui viene voglia di mollare, ce ne siano per tutti e credo che sia proprio da questo saper "sopportare" o meglio forse "saper portare" e gestire le proprie fatiche che si giochi gran parte della vita :)

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  5. ok bel punto di vista.
    insomma ricapitolando: hai voluto la bicicletta?
    pedala

    ma complicando: come la mettiamo con quelli che ci si appendano, o in salita o in discesa?

    e poi..salendo o scendendo lo vedi dove stai.
    io a volte solo con i numeri direi sono in discesa. ma rispetto a prima mi sento che ho le ruote bucate, la catena è uscita e io ...rimetto le rotelline laterali, quasi quasi
    (commento solo in apparenza non serio)

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  6. @Energia Creativa: eheheh già, la biciclettta, una volta presa non si può lasciarla in garage a muffare... va usata e duqnue viene fuori la fatica.

    Credo che solo quando ameremo davvero quel sudore e quella vera fatica, con cuore sincero, avremo davvero capito cosa voglia dire fare le cose per bene... e non perderemo più la strada.

    :) buon prosuimento di blogging e di life!

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  7. Giustissime considerazioni...
    non sempre le salite sono difficili come le immaginiamo e neppure le discese..facili come le vorremmo perchè presi dall'entusiasmo potremmo correre troppo e le curve a volte sono molto strette e non sai che cosa c'è dopo...
    Ma vale la pena di non fermarsi...mai!!!
    Ciao
    Bruna

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  8. @Diana Bruna: già, sono d'accordissimo con te Bruna, bisogna sempre darsi da fare sia in salita che in discesa perchè non si sa mai cosa possa accadere.

    Buon proseguimento di vita :)

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  9. Questo tuo post cade a pennello con il momento di vista che sto passando..

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  10. @Carolina: beh, credo che sia un discorso che riguardi un po tutti in certo qual modo, chi per un verso, chi per un altro. E credo che sia valido anche per diventare una scrittrice professionista :)

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