Hai mai pensato a cosa lasci in eredità?

Qualcuno si ricorderà di noi, anche senza lasciargli un oggetto.

Ci preoccupiamo sempre di riempirci la casa di cose, di riempirci la vita di un sacco di persone, emozioni, sensazioni, cose, lavori, soldi e baruffe di ogni genere e specie.

E non ci preoccupiamo mai di prepararci per partire. Partire sì, perché alla fine è quello che siamo sempre chiamati a fare. 

Partire, lasciando qualcosa sicuramente in eredità a qualcuno. Non soltanto qualche oggetto, se siamo fortunati una casa, una macchina o quello che avete avuto magari a vostra volta in eredità, ma lasceremo quello che siamo stati: i nostri pensieri, le nostre idee, i nostri attimi di vita regalati a qualcuno, il nostro tempo speso, i nostri sorrisi, le nostre lacrime, i nostri litigi, tutto ciò che in quest'esperienza terrena ci ha coinvolto, volenti o nolenti. Non sempre per nostra scelta, ma lasciando tutto qua, tutto quanto, bello e brutto.

Ogni volta che si parte, per ogni partenza, c'è quel buon sapore dell'inaspettato, della novità che ci aspetta che a volte lascia quella sensazione tra la magia ed il disincanto, una speranza che si accende, una sensazione di qualcosa di nuovo che sta arrivando. Anche se non sappiamo cosa.

Si tratta di quella sensazione autunnale o primaverile, di quelle sensazioni delle stagioni "non ancora ben definite" di quando l'aria è frizzatinab e attraversando la strada una ventata ci prende in faccia e si vede una piuma volare - qualcosa di nuovo, soffice e lieve, sta sopraggiungendo.

Un'esperienza di vita che ci è stata donata e che restituiremo a chi ce l'ha data. Volenti o nolenti. E tutto sarà stato soltanto un piccolo, prezioso ed inaspettato, forse divertente, talvolta doloroso, souvenir.

Allora, dunque, pensaci un po', cosa lasci dietro di te?