28 maggio 2020

Essere pronti (a perdere, per saper vincere)

Preparati, se non ti senti pronto, a lasciar te stesso.


Quanto siamo attaccati a noi stessi!

Alla nostra immagine di noi costruita nel tempo, da noi e da chi ci è stato intorno. Per questo abbiamo difficoltà a "cambiare" per migliorare, perché abbiamo "gli occhi pieni di noi", pieni delle parole che ci siamo detti a noi stessi e che gli altri hanno detto di noi. E mi riferisco sia a brutte parole - magari troppe brutte parole - sia al contrario a tutte le belle parole - forse troppe belle parole - che in passato, ovvero fino a 5 minuti fa, ci possono aver risolto.

Nella vita bisogna essere pronti anche a perdere tutto. Quando sei pronto a perdere tutto, allora puoi mettere in gioco tutto. Tutto quello che hai e tutto quello che sei, senza problemi di nessuna sorta, senza nessuna paura di perdere.

E' allora che hai in pugno la vittoria. Perché in quel momento sei libero e darai il meglio di te stesso.

scritto il 27 febbraio 2009

La fortuna è che, qualsiasi cosa ci abbiano detto o voluto far credere fino a poco fa, probabilmente non è vera o "non è vera del tutto". E' vera in una certa maniera - se hanno visto qualcosa, magari ripetutamente, magari tante persone diverse - è possibile che "abbiano visto delle verità" che ci riguardano, che riguardano il nostro modo di interagire e di relazionarsi o che semplicemente riguardano il nostro modo di essere. Non è però "del tutto vera", nel senso che da ora in poi - da questo preciso istante - nessuno ci impedisce, se non noi stessi, di "cambiare" modo, modalità, abitudine.

Certo ci vuole un po' di fatica, buona volontà, costanza, dedizione e magari anche l'aiuto di qualcuno esterno che sappia aiutarci a mantenere attenzione e sorvegli il nostro percorso - una sorta di allenatore. Ma tutto è possibile, se non siamo noi a porci dei limiti in quello che facciamo, niente può bloccarci se non "noi stessi" e la nostra "mancanza di visibilità" e "mancanza di fiducia" per iniziare a lavorare e diventare ciò che possiamo diventare.

Essere pronti, perché incontrare delle possibilità reali e farsi trovare impreparati, è forse il più grosso peccato che si possa commettere, ovvero la nostra più grossa mancanza nociva a noi stessi.

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