anche se quei panni non sono così buoni |
Non è semplice, e talvolta nemmeno indolore.
Non basta fare soltanto un discorso ed ascoltare (questo sarebbe già tanto).Occorre proprio camminare negli stessi panni di un altro, per comprenderlo nelle sue motivazioni più profonde di agire.E' soltanto così che si possono andare ad individuare e decifrare i punti di scelta in cui, in quella condizione, si decide se procedere in un modo o in un altro. Che poi quando si sceglie - qualsiasi cosa si scelga - non ci si immaginano mai quali saranno le cose che accadranno dopo - dove ci condurranno le nostre scelte?Mettersi nei panni degli altri è un lavoro molto profondo. Significa abbandonare se stesso - la propria mentalità, il proprio più o meno benessere economico, la propria più o meno importanza sociale acquisita nel tempo o ereditata - per cercare di vedere le cose non più dai nostri occhi - non quelli fisici, bensì quelli interiori - ma dagli occhi dell'altra persona. Se ci riusciamo, allora tutto cambia, il film è ben un altro rispetto a quello che stavo vedendo io e la realtà viene a galla.Cadono le illusioni, si rompono le disillusioni ed emerge la realtà dei fatti, la verità oggettiva dei fatti che può aiutare a muovere i prossimi passi in maniera migliore e più consapevole.Ed è solo riuscendo a mettersi nei panni degli altri che s'incontrano veramente gli altri, scavando più a fondo e non rimanendo soltanto in superficie.
scritto il 21 febbraio 2014
Richiede un po di fatica, il fatto di provare a guardare le cose come se "fossimo gli altri". Alla fine è per quello che abbiamo visioni diverse delle cose: siamo passati da posti diversi, ci hanno insegnato che il "bene" sono cose diverse, siamo cresciuti cercando le nostre risposte e ci siamo dati risposte non del tutto coincidenti: quindi, come potremmo avere la stessa visione delle cose, reagire alle cose alla stessa maniera, comprendere le situazioni nella stessa maniera, vedere il mondo con gli stessi occhi. Diventa davvero difficile che ciò accada, e probabilmente, no è nemmeno bello. Sarebbe annoiante. Ma tentare di capire il tuo punto di vista, mette in discussione il mio, e lo rafforza o lo modifica. E questo è il bello.
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