2 maggio 2020

Mentalitá vincente crea mentalitá vincente

collabora con chi crede in te. Non ci sarà fallimento

C'è chi ti butta giù - è specializzato in "sparare contro la gente" e provare a stenderla. E poi c'è chi ti ritira su, proprio quando sei in difficoltà. Perché crede in te.

Un vincente insegna la via della vittoria. Un perdente si lamenta e non fa niente per cambiare. 
Mentalitá vincente é quella che persegue il bene e che non limita mai alla crescita in esso ma mette sempre di fronte al pericolo e a ció che non fa parte di comportamenti positivi. Incoraggia ogni iniziativa personale e scoraggia ogni comportamento non consono alla situazione. 
Mentalitá vincente é quella di colui che a paritá di condizioni esterne, trova sempre la via giusta per crescere e far crescere. Mentalitá vincente non è mai quella dell'uomo solitario che pensa di poter vivere da solo e che si basta a se stesso bensì di chi si pone sempre in mezzo ai problemi, senza scansarli. 
A volte la differenza tra un vincente ed un perdente, è solo nella perseveranza. Chi si scoraggia e si ferma, è perduto.

scritto il 25 ottobre 2012

Ci sono cose, situazioni, che ti spingono "a voler smettere". Ti dicono che non sei capace, che non è più cosa per te, che è meglio se abbandoni, che non sei in grado. A volte capita che tentino di buttarti giù in tutti i modi possibili, attaccandoti anche personalmente su quello in cui credi, facendo forza sulle tue paure, sui tuoi limiti, e a volte, fanno davvero centro. Riescono a condizionarti, addirittura a farti credere che "avevano ragione loro". E ti arrendi, fallendo.

E poi ci sono quelli che "hanno visto chi sei" e si fidano più di quello che degli ultimi risultati ottenuti - che magari non sono così positivi. Qualcuno, che per fortuna, riesce a guardare dietro a quello che gli altri vedono. Essi sono coloro che credono in te. Costoro, ti aiutano a ritirarti su, ti ridanno un sogno, ti dimostrano che quello in cui credevi, era autentico. Ti spronano a migliorare, ti dicono "continua, non mollare", anche soltanto guardandoti negli occhi.

Costoro ti aiutano a salvarti. A ricominciare, e tu, che forse non aspettavi altro, inizi a credere più a costoro - che sono pochi - rispetto agli altri, che sono molti - almeno nella tua testa.

Ci credevi. E facevi bene a crederci. Non che sia finiti i dolori, ma qualche dolore da portare e con cui fare i conti c'è sempre. Scegli bene quale rischio correre, quello di provarci ancora credendo in quello in cui credo o quello di provare a non sentire mai dolore "anestetizzandolo" ma rimanendo sempre nell'infelicità della rassegnazione?

Rimanere nella "tranquillità" dell'accettazione di una condizione di sofferenza, o credere in se stessi e ricominciare, andando avanti?

Pensaci bene, e poi scegli quale sfida accettare. Il resto del percorso - le sensazioni, le emozioni, le difficoltà e le gioie derivate dalle difficoltà vinte - sarà tutta roba tua. Gli altri facciano quello che vogliono. Tu pensaci bene.

Oggi è l'inizio di tutto il resto di quello che ti rimane da vivere.
Scegli come spendere il tuo tempo.
Se puoi ancora scegliere, scegli bene.

In bocca al lupo, qualsiasi sia la tua scelta.


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