6 giugno 2011

Quel che occorre è il desiderio del mare aperto

Quel che occorre è il desiderio del mare aperto o del Cielo, per arrivare alla luna
Quel che occorre è il desiderio del mare aperto o del Cielo, per arrivare alla luna 

Alla fine, sono i desideri che ci guidano.

- Il maestro, colui che guida e che è autorevole, non rimanda mai a sé come risposta ai problemi della vita, ma comunica altro, indirizza al bene e conquista gli altri proprio perché non avvinghia a sé. Il maestro sprona al "desiderio del mare aperto", non si sofferma sulla noia del particolare slegato dal desiderio di navigare. Descrive bene questo atteggiamento Antoine de Saint-Exupéry nella "Cittadella" quando scrive: « Se vuoi costruire una barca, non radunare uomini per tagliare legna, dividere i compiti e impartire ordini. Ma insegna loro la nostalgia per il mare vasto e infinito ».

Se si togliesse la brama del navigare, per quale motivo si dovrebbe faticare a tagliare la legna? E ancora, come si può educare qualcuno intimorendolo, facendo pensare che nella vita bisogna avere soltanto paura? Che cosa possiamo dare a noi stessi, ai nostri figli, ai nostri studenti, alle persone cui vogliamo bene se non il bello e il vero che incontriamo? I divi idolatrati, invece, presentano sé come la soluzione. Nella "Cittadella" compare ancora la figura del capo che istruisce i generali spronandoli ad essere pienamente uomini mantenendo vivo il desiderio. Confessa loro: « La torre, la roccaforte o l’impero crescono come l’albero. Esse sono manifestazioni della vita in quanto è necessario che ci sia l’uomo perché nascano. E l’uomo crede di calcolare. Crede che la ragione governi l’erezione delle sue pietre, quando invece la costruzione con quelle pietre è nata dapprima dal suo desiderio. La roccaforte è racchiusa in lui, nell’immagine che porta nel cuore, come l’albero è racchiuso nel seme. I suoi calcoli non fanno altro che dare forma al suo desiderio e illustrarlo. […] Voi perderete la guerra perché non desiderate nulla » -

Antoine de Saint-Exupéry (trovato in una nota di Facebook di un amico)

7 commenti:

  1. je suis une inconditionnelle du "Petit Prince"... Bisous.

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  2. @martinealison: ehehehhe :D bisous! :)

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  3. Non bisogna porsi limiti e allo stesso tempo tener sempre presente un punto, un obiettivo.
    Molto bella la citazione, non la conoscevo.
    Un saluto

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  4. @Marcello Affuso: concordo. No limits! :) Buon tutto... un saluto a te, alla prossima.

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  5. Molto belle e veritiere queste parole; effettivamente quando riusciamo a raggiungere un qualsiasi obiettivo è perchè l'abbiamo prima immaginato e desiderato a livello di pensiero.
    Tute le nostre azioni vengono guidate in qualche modo dai nostri desideri, molte volte inconsci ed è solo per mezzo dei nostri sogni e desideri che possiamo affermare di vivere veramente.

    Un saluto

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  6. @Mr. Loto: sì vero... ricordo che avevi scritto anche un post su questo argomento. Sognare è molto facile, realizzare è in realtà davvero difficile. Realizzare comporta poi un giocarsi tutto: è la vita di chi non ha mai niente, anche se ha tutto, di chi non appena ha guadagnato tutto, può perdere tutto.

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