Quante volte vi è capitato di andarvene a letto baldanzosi, contenti, strafelici... e di risvegliarvi la mattina accorgendovi che tutto quel castello su cui la sera si era basata la tua esaltazione già non esisteva più?
Era solo un miraggio! Un'altra stupida e maledetta illusione!

Paura, maledetta paura che possa accadere ancora.
Le illusioni, dopo che sono passate, ci lasciano ancor più vuoti di come ci hanno trovato. E non si vive affatto di illusioni ma di solide realtà.
Di realtà tangibili, dimostrabili, mostrabili, toccabili, di realtà vissute e vivibili.
Solo buone notizie: solo solide realtà!
Ma del resto la vita è tutta un giro folle fatto sulla lama di un coltello: non ci vuole niente per farsi male, per scivolare leggermente, per cadere, per ferirsi, per sbucciarsi le ginocchia o sfracellarsi la faccia.
La vita è assurda: non ci sono mai garanzie di niente! Viviamo cercando di accaparrarsi e costruirsi sicurezze e certezze ma, prima o poi, queste pseudo-certezze crollano inesorabilmente su se stesse come le torri gemelle colpite da qualche aereo attentatore - ma com'è possibile eppure erano altissime e ben costruite! - e si rimane cosi solo con le macerie fra le mani, sulla faccia, accanto a noi, dentro ai nostri giorni.
Se il Signore non costruisce la casa,
invano vi faticano i costruttori
Se il Signore non custodisce la città,
invano veglia il custode.Invano vi alzate di buon mattino
e tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore:
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno. (Salmo 126)
Perchè dunque vivere una vita nell'affanno? Che senso ha? Che gusto c'è?
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