Una piantina verde spuntata fuori dal terreno |
Non esiste pianta che spunti fuori dal proprio terreno senza aver sofferto un po' la resistenza stessa del terreno che l'ha accolta.
La resistenza stessa del terreno - anche se può sembrare assurdo e strano - è un pungolo determinante per mettere realmente fuori la testa dal terreno andando incontro ad un sempre più ampi conoscenz di se stessi, e del mondo.
E' impossibile crescere senza patire un po' di resistenza, senza fare fatica, senza soffrire mai. E' proprio una questione fisica di come funziona la natura stessa di un nascita.
E' mai spuntata fuori una piantina dal terreno senza che, con la forza della linfa che ha tratto dal terreno, essa non abbia faticosamente vinto la resistenza dello stesso terreno che per sua stessa consistenza le impediva di crescere e di spuntare fuori per vedere finalmente il cielo e respirare un po'?
E' impossibile crescere senza patire un po' di resistenza, senza fare fatica, senza soffrire mai. E' proprio una questione fisica di come funziona la natura stessa di un nascita.
E' mai spuntata fuori una piantina dal terreno senza che, con la forza della linfa che ha tratto dal terreno, essa non abbia faticosamente vinto la resistenza dello stesso terreno che per sua stessa consistenza le impediva di crescere e di spuntare fuori per vedere finalmente il cielo e respirare un po'?
Ottima ed azzeccatissima metafora. Avrei dovuto conoscerla quando insegnavo. Mi sarebbe stata utile.
RispondiEliminaTrasponiamo all'umano: c'è un trota, che sarebbe la piantina, che, vista la resistenza del terreno (chiamato "maturità"), dopo avere fatto invano tre o quattro tentativi per spuntare, ha aspettato che l'amorevole mano paterna lo estirpasse dal terreno ostile, mettendolo in un vaso (non da notte, come logica suggerirebbe) enorme, con humus e sole e tepore eurologici abbondanti, e colà cresce senza patimenti.
RispondiEliminaIl discorso può essere esteso tranquillamente a tutti i figli di... (non pensare male: alludo a politici, magistrati, pezzi da novanta, che magari sono arrivati dove sono senza soffrire, ivi adagiati da mani pietose, a loro volta ecc. ecc.).
Spero di non aver frainteso il senso del post: sicuramente le piantine 'vere' per vedere la luce del sole seguono l'iter che hai descritto. Tutte, senza distinzioni.
@Sandra: grazie! Lusingato che l'avresti usata in classe! :D
RispondiElimina@gattonero: ahahahaha già è vero... loro hanno sicuramente un bello stipendio ed un "posto in alto" che altri, se ci riescono, devono conquistarsi a fatica... però non so quanto sono fortunati: tutti li prendono per il culo, non credo che anche i colleghi siano da meno. Le sofferenze toccano anche a loro, anzi, proprio in virtù delle loro ladronerie, probabilmente hanno diversi giramenti di coglioni anche se fanno finta di niente. Cmq è vero, per certe cose, fanno prima tirar fuori la testa da certe situazioni... ma non da tutte ed il mio pargone non considerava soltanto il lavoro (anche quello) ma molte cose nella vita.
Grazie per essere passato di qua ed aver detto la tua! :)
ogni volta che ho qualche difficoltà una mia amica dice: una pianta che buca il cemento non lo sa che quello è cemento.
RispondiEliminao simile.
e la trota ..manco al forno.
@Energia Creativa: favolosa sta frase! bene, me la segno :)
RispondiEliminaahahahahahahahahahahahaaha (per il resto del tuo commento) ahaahahaah :)))
@Energia: coi tempi che corrono, c'è la possibilità che quello non sia cemento ma fango tinto di grigio. Infatti a ogni crollo, possibilmente con morti, l'esame dei calcinacci evidenzia una presenza di cemento minimale. Noi lo sappiamo 'dopo', la piantina lo sa da subito e ne approfitta.
RispondiElimina@gattonero
RispondiEliminae hai ragione di nuovo...
@Energia Creativa e gattonero: beh, considerazioni "pesanti" ma purtroppo vere...
RispondiEliminaBella metafora e senz'altro vera. A volte, però, c'è chi incontra molta più resistenza di altri, e allora capita di stancarsi nel vedere che c'è chi, nella vita, deve faticare molto meno.
RispondiEliminaCari saluti e buon fine settimana! :))
@Romina: è vero, alcuni hanno delle vere e proprie montagne da scalare davanti a se e c'è chi viaggia sempre in prima classe... in raeltà non posso lamentarmi! :) Buon fine settimana anche a te :D
RispondiEliminache bella metafora! è anche vero che le cose sudate sono anche quelle che si apprezzano di più... e con gli occhi del poi posso dire che certi terreni duri mi hanno fatto crescere indubbiamente più forte...
RispondiElimina@Federica: si si vero... Fa proprio parte del crescere l'incontrare difficoltà e siccome non si smette mai di crescere, non si smette mai di incontrare difficoltà da affrontare! Buon fine settimana! :)
RispondiEliminaCome nella vita. Credere che sia tutto semplice è un grave errore.
RispondiEliminaUn bacione e buona settimana!
@Kylie: già già... però perchè per forza tutte queste difficoltà? Grazie e buona settimana anche a te, sperndo che non sia troppo tosta :)
RispondiEliminaIl punto è solo che quando le fatiche cominciano ad essere troppe, ci si scoraggia... Ma hai ragione tu, la pianta comunque "deve" vedere la luce.
RispondiEliminaBuona settimana!
@kriegio: si, succede. Beh è anche normale, credo proprio che "lo scoraggiamento", tenuto su livelli medi, sia proprio una fase che va che ritorna alternato a momenti piu tranquilli e addirittura a momenti di quasi "esaltazione".
RispondiEliminaPerò appunto, ci possono essere momenti di scoraggiamento, ma alla fine bisogna ritirare su la testa... e andare avanti :)
Buona settimana anche a te :D