Produrre un cambiamento, prima di tutto in se stessi |
C'è una cosa che è davvero difficile da produrre. E non è un prodotto, e nemmeno un servizio, e nessuno può venderlo, nè tantomeno lo si può acquistare. E' produrre un cambiamento.
Un cambiamento innazitutto dentro di noi, perchè solo un cambiamento dentro - un vero cambiamento - può trasformare la nostra vita, i nostri rapporti, le nostre abitudini, il nostro modo di vedere le cose e di interfacciarsi nelle situazioni.
Produrre un cambiamento è tanto importante, quanto difficile. Cambiare se stessi, vuol dire quasi cambiare il mondo intero in quanto, noi stessi, siamo l'unico mondo di cui sicuramente siamo i soli padroni.
"Possediamo tutto, tranne noi stessi" - Elianto, di Stefano Benni. Dove sta la verità?
RispondiElimina@etnatracker: ho cercato su internet ma non ho trovato di preciso cosa intedesse Benni con quest'affermazione.
RispondiEliminaIo intendevo che, in ogni situazione, l'unica "cosa" su cui possiamo agire siamo noi stessi: non possiamo cambiare "i compagni di squadra", "lo stato del campo" (fangoso, pioggia, normale) e nemmeno "il pallone" (parafrasando con una partita di calcio).
Dunque tocca a noi muoverci e sfruttare al meglio, in base alle situazioni, campo e pallone.
Per certi versi sono d'accordo con la frase di Benni, ma soltanto se contestualizzata sotto un'altra luce rispetto a quella che volevo cercare di esprimere nel post. Estrapolata così da un contesto può voler dire tutto e niente.
Grande Etnatracker! :)
Il cambiamento di se stessi è cosa davvero difficile. Provato sulla propria pelle. Anche perché abbiamo , come dire, delle "dipendenze" che non ci lasciano scampo. Io ho provato e la rottura è stata traumatica e non sarebbe potuta essere che così. Poi lentamente, come una implacabile "onda di ritorno" tutto è tornato. E' cambiata solo la consapevolezza e l'accettazione...
RispondiEliminaFinché continueremo ad essere governati da vecchi decrepiti, maiali e attaccati solo alla propria poltrona il cambiamento non potrà arrivare... dobbiamo essere noi il cambiamento di questo paese... ma i vecchi maiali hanno pensato anche a questo (vedi tagli alla cultura e alle scuole).
RispondiEliminaE.
La frase di Benni, letta nel contesto del libro, secondo me vuol dire proprio che siamo in grado di possedere tutto, con i soldi o col potere, ma non siamo in grado minimamente di controllare noi stessi e di agire in modo indipendente, senza farci condizionare dagli altri e in generale dal mondo che ci circonda
RispondiEliminaQuando affermi di voler cambiare è perché pensi di avere qualcosa che non ti piace. Questo crea la difficoltà.
RispondiEliminaE' come partire per un viaggio al mare e portarsi dietro l'abbigliamento da montagna (pure io "metaforo" :-)). Si rimane concentrati su quello che non funziona e ostinatamente sprechiamo molte delle energie per trasformarci.
Perchè non cambiare il punto di vista?. Iniziamo con il migliorare quello che abbiamo, quello che sappiamo fare meglio. Iniziamo con una botta di fiducia in noi stessi, ampliamo i nostri talenti e quel cambiamento che cercavamo arriverà "quasi" da solo, quello che non ci piaceva di noi verrà soppiantato da tutto il bello che sappiamo fare e creare.
E' vero Lorenzo che possiamo agire solo su di noi, ma è anche importante agire sulla parte "giusta".
Ciao :-)
Penso che certe volte i grandi cambiamenti di una persona siano quasi un percorso obbligato; spesso non ci sono alternative per uscire da situazioni gravi, resta solo il cambiamento
RispondiEliminaUn saluto
P.S La frase di Benni potrebbe significare che essendo tutti peccatori capita molte volte di fare quello che non si vorrebbe ..... quindi da questo punto di vista non siamo padroni di noi stessi.
@guglielmo: già, in realtà non siamo "liberissimi" bensì legati da molte corde e veniamo come tirati da queste corde, quando da una parte, quando da un'altra. Non che non possiamo "linerarci" dalle corde, però non è facile, per nessuno, e comunque sia, queste corde sicuramente un po' influiscono su noi stessi.
RispondiElimina@Emanuele Secco: eh sì, ci vorrebbero delle belle riformine e gente nuova che si proprone, ma che quando dale al potere, ha il coraggio di "togliersi" molti privilegi per il bene di tutti, e non è semplice... perchè poi quando ci si ritrova al potere, la prima tentazione è quella di godere di tutti quei vantaggi, e basta.
@etnatracker: già sì, sono d'accordo. E' un po' quello che afferma guglielmo, e lo credo anche io, come ho scritto sopra.
@roberto: sì, probabile che tu abbia ragione. Ma la "parte giusta" da cambiare è proprio quella sbagliata. Dunque va guardata la parte sbagliata (già questo è difficile, quanto importante), bisogna capire perchè quella parte è sbagliata e, comprese le cause (se possibile), è possibile apportare una modifica risolutiva. Sono d'accordo con te quando dici che ci vuole entusiasmo e una certa serenità di base.
@Mr.Loto: è vero. Per quanto ci sforziamo di rimanere "come eravamo", siamo in continua mutazione, in una qualsiasi direzione, ma sempre in mutazione.
Sì, in chiave "cristiana", la frase di Benni ha quel significato, che poi è quel che abbiamo detto prima.