Perché il minimo comune denominatore unisce le cose.
Pensateci bene. Ci sono spesso situazioni in cui gli interessi sono diversi, i modi di fare sono diversi, le idee sono diverse, l'idea di come costruire il futuro è diversa, l'idea su come vivere il presente è diversa, le esperienze passate sono diverse. E dunque non è facile fare la somma di membri diversi.
Ma il minino comune denominatore, mette tutti sotto la stessa linea.
E' vero ognuno rimane se stesso con la propria indubbia singolarità, l'uno di fianco all'altro divisi da un +, ma assieme (e soltanto assieme) è possibile reggere quel qualcosa che sta sopra la linea, frutto del lavoro e delle operazioni compiute fra ogni membro.
Trovare il minino comune denominatore significa togliere i fronzoli, andare dritto all'essenza di quel che siamo eliminando o non considerando ciò che ci rende "diversi" per tornare a guardare tutto quello che dimostra che in fondo in fondo, siamo tutti uguali.
Una volta trovato il minimo comune denominatore, allora é possibile costruire insieme qualsiasi cosa perché non siamo più isolati, ma parte di una stessa frazione ed anche il peso da portare (sopra la linea delle schiene) è diviso e condiviso.
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