26 luglio 2024

Dare per ricevere (in poche eccezioni avviene il contrario)

Se accettano in pochi significa che l'asticella è troppo alta, che per quello che chiedi stai dando assolutamente troppo poco - e pochissimi accettano (si contano sulle dita si una mano).

Ok, niente in contrario, anche questa puó essere una strategia, basta che la tua scelta sia consapevole.

Dunque per avere maggior consenso le strade sono due: o abbassi l'asticella delle tue richieste, o se non si puó fare, devi dare (offrire) di piú di quello che stai offrendo come contropartita.

Scegli la strategia migliore: o abbassi la richiesta (e addirittura la azzeri) o t'impegni nel dare qualcosa di utile e particolare.

Non si può ricevere senza prima dare. Sicuramente bisogna dare tanto, senza sapere se riceveremo davvero qualcosa in cambio.

Prima regola (che mai si puo abbattere o ammortizzare): tutto è un rischio, compreso il rischio di dare senza avere nessuna certezza su ciò che si riceve.

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Scritto il 20 agosto 2014


Riflessioni sempre assolutamente valide.

5 commenti:

  1. "Non si può ricevere senza prima dare. Sicuramente bisogna dare tanto, senza sapere se riceveremo davvero qualcosa in cambio."
    Non trovi qualcosa che non funzioni? Bisogna dare per ricevere, dici. Non è possibile dare senza ricevere, dare per il piacere di dare senza aspettarsi nulla. Che poi se dai, spesso hai già inconsapevolemte ricevuto.
    E torno all'esempio più sciocco del blog. Tu scrivi un post (dai), qualcuno legge, apprezza, risponde (ricevi). Potrebbe finire là. Un circolo che si chiude, ma se acquista virtuosità si espande, ci si risponde a vicenda, ci si trova, ci si racconta, si collabora, ci si conosce. E arriviamo a quel "consenso" che citi. Bisogna vedere a che genere di consenso alludi.
    Qui su un blog il consenso è la disponibilità a conoscersi.
    Buona giornata

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    1. sei in fissa con sto discorso del blog e i commenti eh? :))) è il tuo chiodo fisso. Se volessi generare molti commenti qua e lunghe conversazioni, saprei come fare, ma non lo faccio perchè in questo momento non mi interessa :) perchè non ho tempo. Il post è generico e la riflessione, volendo, si può applicare in tanti ambiti e situazioni (a mio modo di vivere). È solo un punto di vista, magari a qualcuno può servire, può fare comodo perché ci trova una chiave.. magari a qualcuno fa schifo e lo cestina subito. Fine, non serve altro :)

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  2. Io leggo e scrivo su diversi blog che non partecipano alla vita del web e non commentano da me. C'è il mio piacere nel leggere le loro storie.
    Se con te mi permetto di insistere è perché spesso tiri in ballo dinamiche di rapporti e contraddittori, non post generici che possono finire lì, ma evocanti Grandi Sistemi come nell'ultimo: dare per ricevere.
    Comunque sereno, continua a farti domande e a tracciare sentieri.
    Nessuno vuole importi comportamenti che non avverti tuoi.

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    1. Solo per precisare che in questo post, come in altri, non ci sono "dinamiche di rapporti e contraddittori" (ma proprio manco lontanamente...) ... il mio scritto lo vedo piú come il pensiero di un coach tra sé e se per riflettere su come sia bene chiedere il massimo impegno alla sua squadra... E sull'importanza che lui stesso come coach, deve dare impegno, se desidera impegno dalla sua squadra. Come vedi spesso le cose si leggono più col proprio occhio che con l'occhio di chi le scrive.

      Buona domenica!

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    2. Nasce proprio da lì il contraddittorio nella sua parte più sana e creativa: dall'interpretazione. Nessuno scrive l'universalità, ogni cosa è sottoposta a vaglio successivo, intepretazione, esegesi. proprio da queste basi la validità di un blog, ad esempio.
      "neanche lontanamente dinamiche di rapporti nel dare e ricevere"? ;)

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