Tra tutte le nostre note stonate, un po' bistorte e po' rimaneggiate, c'è qualcuno che le legge magicamente dritte, perfette, quasi fossimo dei veri artisti, veri compositori, e non per gioco. Provetti scrittori, pittori strabilianti da gallerie e ricche platee... ma invece, non è così, ma questo non conta.
Non conta che tu sappia suonar come Beethoven, conta quello che trasmetti nella vita che vivi.
Conta che quel qualcuno, le tue note stonate, le legge diversamente dagli altri e così diversamente, leggendole addirittura per quel che esse non sono, le sente così diverse ai suoi orecchi ed al suo cuore, non si sa perchè, che esse esplodono in un qualcosa di magico e variopinto andando addirittura al di là di ogni più rosea aspettativa, là dove l'immaginazione non consoce la strada e dove non ci sono cartine per muoversi e raggiungere la meta.
E quell'unico spettatore della tua vita, che nemmeno ha pagato il biglietto e che nemmeno era stato invitato, fra i tanti invitati che hanno dato buca, che se ne sono andati e che sono scappati, scappati lontano dai giorni e dalle profondità, dopo averle occupate, bistrattate, dopo averle forate e ferite, quell'unico spettatore inaspettato, ma presente, quell'unico spettatore ride e sorride guardandomi suonare il piano.
E poi batte le mani e le batte forte, nel silenzio della sala, della sala vuota, ma ricca di note, note stonate e bistrattate, note che sembravano importanti e che sono rimaste nel cassetto fra la polvere e lo sberleffo di altre vite per cui erano state pensate, ma che non le hanno aspettate.
Quell'unico spettatore della tua vita dà senso al tuo stare al pianoforte, e tu gli sorridi e lui ti guarda e tu suoni per lui, ormai per lui, lasciando perdere i ricordi sparsi come i fogli sulla scrivania, mezzi scritti e mezzi no, appunti che aspettavano di essere conclusi per chissà quale opera da regalare.
Dunque al pianoforte, con fare lento, senza fretta, componi e ascolta quel che il cuore sussurra di nascosto. Le note più belle e più dolci non sono per tutti: ma per qualcuno in particolare, qualcuno particolare, qualcuno che ascolta e che non si stanca di ascoltare. Qualcuno che non se ne va prima che alzi le mani dai tasti bianchi e neri, per qualcuno che aspetta la fine della serata, che va oltre quelle note, che non ha fretta, aspettandone altre, di nuove, per alleggerirsi con esse dei pesi della vita, dolenti a volte, fardelli leggeri o pesanti che mettono alla prova i nostri giorni.
E se non sai cantare, se non hai una bella voce, o se sei stanco, ascolta le note, è tutto quel che dovrai fare, ad occhi chiusi, a braccia aperte, col sole in faccia, sotto la luna, al freddo o al caldo, bevendo la pioggia, nei luoghi sconosciuti dove il Cielo ti chiama.
(Scritto ascoltando "Cinema Paradiso By Josh Groban Tribute" trovato su Coffeè break-broke-broken... momenti di noemiana follia. Per leggerlo con sottofondo di note musicali, basta aprire in un altra pagina il link del blog di Noemi... la musica parte da sola! Grazie Noemi!)
Non conta che tu sappia suonar come Beethoven, conta quello che trasmetti nella vita che vivi.
Conta che quel qualcuno, le tue note stonate, le legge diversamente dagli altri e così diversamente, leggendole addirittura per quel che esse non sono, le sente così diverse ai suoi orecchi ed al suo cuore, non si sa perchè, che esse esplodono in un qualcosa di magico e variopinto andando addirittura al di là di ogni più rosea aspettativa, là dove l'immaginazione non consoce la strada e dove non ci sono cartine per muoversi e raggiungere la meta.
E quell'unico spettatore della tua vita, che nemmeno ha pagato il biglietto e che nemmeno era stato invitato, fra i tanti invitati che hanno dato buca, che se ne sono andati e che sono scappati, scappati lontano dai giorni e dalle profondità, dopo averle occupate, bistrattate, dopo averle forate e ferite, quell'unico spettatore inaspettato, ma presente, quell'unico spettatore ride e sorride guardandomi suonare il piano.
E poi batte le mani e le batte forte, nel silenzio della sala, della sala vuota, ma ricca di note, note stonate e bistrattate, note che sembravano importanti e che sono rimaste nel cassetto fra la polvere e lo sberleffo di altre vite per cui erano state pensate, ma che non le hanno aspettate.
Quell'unico spettatore della tua vita dà senso al tuo stare al pianoforte, e tu gli sorridi e lui ti guarda e tu suoni per lui, ormai per lui, lasciando perdere i ricordi sparsi come i fogli sulla scrivania, mezzi scritti e mezzi no, appunti che aspettavano di essere conclusi per chissà quale opera da regalare.
Dunque al pianoforte, con fare lento, senza fretta, componi e ascolta quel che il cuore sussurra di nascosto. Le note più belle e più dolci non sono per tutti: ma per qualcuno in particolare, qualcuno particolare, qualcuno che ascolta e che non si stanca di ascoltare. Qualcuno che non se ne va prima che alzi le mani dai tasti bianchi e neri, per qualcuno che aspetta la fine della serata, che va oltre quelle note, che non ha fretta, aspettandone altre, di nuove, per alleggerirsi con esse dei pesi della vita, dolenti a volte, fardelli leggeri o pesanti che mettono alla prova i nostri giorni.
E se non sai cantare, se non hai una bella voce, o se sei stanco, ascolta le note, è tutto quel che dovrai fare, ad occhi chiusi, a braccia aperte, col sole in faccia, sotto la luna, al freddo o al caldo, bevendo la pioggia, nei luoghi sconosciuti dove il Cielo ti chiama.
(Scritto ascoltando "Cinema Paradiso By Josh Groban Tribute" trovato su Coffeè break-broke-broken... momenti di noemiana follia. Per leggerlo con sottofondo di note musicali, basta aprire in un altra pagina il link del blog di Noemi... la musica parte da sola! Grazie Noemi!)
Scrivere e cantare di noi. perché chiunque ci legge possa nelle nostre parole ritrovare una dimensione a lui vicina...
RispondiElimina"Dunque al pianoforte, con fare lento, senza fretta, componi e ascolta quel che il cuore sussurra di nascosto."
senza badare alla "forma" ma stando attenti al ritmo del cuore, ad ogni singola nota e sfumatura di pensiero.. perché è ciò che rende magica la nostra musica... il nostro essere "indiscutibilmente" e semplicemente noi..
P.S: La musica che hai citato, per chi volesse ascoltarla, non si trova propriamente nel mio Coffée break-broke-broken (che pure invito a visitare perché"troppo" poco frequentato :P ) ma in generale sul mio blog (che comprende anche il coffè-break..) ed è la seconda musica della scaletta del mio songspot ;)
essere artisti della vita, propria e degli altri..
RispondiEliminama qui continua a nevicare?ormai siamo in primavera ;)
potrebbero iniziare a cadere fiorellini :P
Tutti siamo artisti, e con la nostra arte possiamo rendere la nostra vita speciale...
RispondiEliminaBellissimo questo post.... poi, letto con sottofondo musicale rende ancora di più! Ebbravo Lore!!! ;)
P.S.: Concordo con Elis.... oggi è il primo giorno di primavera, se iniziassero a piovere violette...? :P
Wow, mi sono sentita anche io artista... per un girno! ;)
RispondiEliminaUn sincero augurio per una Pasqua di resurrezione, caro Lorenzo, nel vero senso del termine.
Ti abbraccio,
princi
Siamo tutti artisti e artefici della nostra vita.
RispondiEliminaUn abbraccio e una serena Pasqua di ressurezione a te e ai tuoi cari.
Dona
@demi4jesus: già uonimao suoniamo... che ognuno ha il suo bel suono da emettere, chi come una chitarra elettrica e chi come un dolce, dolcissimo violino. Che poi alla fine è bello anche quando tutti suonano insieme... basta che creino un'armonia e non tutti insieme ma ognuno per gli affari suoi... ognuno assecondando ed esaltando il suono dell'altro così che la nuova musica sia un insieme... una miscela! Suona Noemi! :)
RispondiElimina@elis: eh si infatti il layout aveva giusto bisogno di una ritoccatina ma credimi elis, non ho avuto un attimo di tempo per modificarlo. Stasera finalmente mi sono deciso... ed ecco che non nevica più e adesso c'è anche un po' di sole e siamo in una bellissima giornata primaverile/estiva!
@lucrezia: sì, il sottofondo di Noemi ci stava a pennello... ascoltavo proprio quello quando scrivevo! E' davvero bella quella musica! ;)
@principasticcio: ehehehe non lo sei solo per un giorno princi! Grazie per gli "auguri di resurrezione" che ricambio fortemente anche per te... per quelli non siamo affatto in ritardo! Tutti i giorni sono buoni! :)
@dona: grazie Dona, anche a te! :)
e suono sì Lore! ;)
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