Per me la vita è un film. Una sequenza di scatti continua che talvolta avrei proprio voglia di vedere, se fosse possibile. Non sempre mi piacerei, ma vedersi da fuori aiuterebbe tantissimo a capire quando siamo sulla strada giusta e quando siamo su quella sbagliata, quando siamo veri e quando siamo falsi.
E ognuno scrive la sua storia. Una storia fatta di tanti scatti semplici, talvolta roccamboleschi, talvolta noioso, talvolta gioiosi e talvolta dolorosi e tristi.
C'è chi focalizza la propria visione solo su un punto, su una situazione, su un contesto: ciò permette di vederne bene i particolari e di gustarsene tutti i colori. Ma restare troppo con l'obiettivo focalizzato solo sullo stesso punto non permette di vedere tutto il resto: il rischio è di rimanere bloccati lì, pensando che esista solo quello e che il resto non conti niente.
C'è chi zoomma più largo cercando di ampliare le proprie vedute: scorge situazioni, stili diversi, vede tutto il bene ed il male che entra nell'obiettivo sparato al massimo. Il rischio è però quello di vedere tutto da lontano, di astrarsi un po' troppo dalle piccole realtà.
In realtà occorre imparare ad usare bene lo zoom per mettere a fuoco onestamente la realtà e capire bene quel che accade, cosa è bene e cosa è male, come muoversi, in quale direzione guardare e come guardare le cose. Talvolta allargando le vedute, altre volte rimpicciolendo l'obiettivo. Forse è proprio l'alternanza dell'utilizzo dello zoom che porta a delle belle sequenze di scatti da incorniciare.
Non si vive di sole foto dall'alto. E nemmeno di soli primi piani. Ci si perde tutto il resto.
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