Se vuoi trovare l'acqua, devi scavare. O credi di poter trovare l'acqua da bere in superficie?
Certo, puoi pure acquistare l'acqua nei supermercati ma non la tua acqua, è l'acqua degli altri. Quel che devi fare è trovare la tua acqua dentro di te, nelle tue profondità: essa ti disseterà ampiamente e, se tu vorrai, potrà dissetare anche molti tuoi amici, se vorrai offrirgliela e se desidereranno assaggiarla: così che berrete alla stessa acqua, condividendo quel che avete di più grande da condividere, ancor più grande che condividere beni materiali, denaro e case perchè l'acqua che è dentro di te, non ha prezzo e nessuno può comprarla. La si può solo offrire e ricevere accettandola.
Con fatica prendi il piccone e scava: dovrai togliere le pietre che ostruiscono il passaggio. Meno fatica farai con la terra morbida ma la sera sarai stanco lo stesso. E per molti giorni scaverai e faticherai, forse per degli interni anni: eppure si trova sempre la vena interiore da cui zampilla acqua buona e nel giorno in cui si tira l'ultima picconata, allora sì, che sarai nella Gioia!
Ma il lavoro non è finito solo con la scoperta di una buona vena di acqua dissetante: occorre a quel punto costruire un bel pozzo, resistente, che non crolli al primo inconveniente e che faciliti, per te e per gli altri, la pesca in quell'acqua immergendovi un secchio per portarla in superficie. Si costruisce una carrucola, si trova una fune per scendere fino in fondo dissetandosi sempre di più alla freschezza di quella sorgente sempre nuova.
Dove c'è acqua nasce la vita. Sebbene talvolta possa esistere solo una pozza d'acqua nel bel mezzo del deserto, anch'essa porta i suoi frutti tanto che queste pozze non sono semplici pozze ma hanno un nome che le contraddistingue da ogni altra pozza esistente sulla terra: sono oasi dove frescheggiano palme e piante, e proprio lì, dove il sole batte forte e sembra non possa nascere la vita, essa sbaraglia le regole del gioco e come un prodigio nella sabbia è una speranza viva nelle difficoltà e nell'arsura.
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