17 aprile 2008

Energy Life

Perchè, se ne hai la possibilità, perchè vivere una vita piatta, senza emozioni, senza suspance, senza partenze e senza ritorni, senza grinta e senza determinazione?



Perchè lasciarsi andare e credere a chi ti vuole uccidere, magari non fisicamente, ma uccidere in quel che credi, in quel che speri, in quel che vuoi? Perchè credere a chi ride sempre ma non riflette mai? Perchè credere nel relativismo del "tutto va bene" quando poi tutto bene non va?

Perchè abbandonarsi, lasciare che gli altri decidano per te, lasciare che gli altri possano entrare cosi tanto nella tua vita da manipolare il tuo pensiero, le tue idee, ciò che senti ed odi nelle profondità del tuo essere?

Perchè vivere nella non gioia quando si può vivere nella Gioia Vera, Gioia Reale, perchè, qualsiasi sia la nostra condizione di vita, ricchi o poveri, sani o malati, esiste Sempre la motivazione per Essere nella Gioia Vera. La Gioia è già esplosa ed essa scende su chi la chiede, in continuazione, inesorabile, fontana d'acqua viva per chi la scopre. E non cessa mai. E si può bere in ufficio come al mare, in chiesa come nel parco vicino casa, come quando facciamo la spesa al supermarket o quando andiamo a vedere un concerto. Essa è! Essa disseta!

Non è più il tempo di vivere una vita moscia, perchè una vita nella non-Gioia è una vita nella tristezza. Non ci sono vie di mezzo.

Non è più il tempo di accontentarsi, di fermarsi, perchè c'è molto di più da scoprire, da vedere, da vivere. E' il tempo di andare, andare ancora. Con Energia. Con Grinta. Andiamo!

Ed il tempo è oggi, domani è già troppo tardi. Non senti il Tamburo che batte il ritmo della vita?

8 aprile 2008

Il filo che tiene in piedi

Tenuto in piedi da un filo invisibile, divenuto però percebile, palpabile, tastabile e anche contestabile dagli altri, continuo a camminare nel mondo da nomade perchè questo, in fondo in fondo, è quel che sta scritto da tempo nel mio cuore.


Nomade, pellegrino, viaggiatore.

Scorgo queste parole dentro di me e nei miei giorni passati, nelle scelte del quotidiano, nel voler catturare quell'oggi che però, purtroppo, sfugge sempre di mano, sfila fra le dita come seta di una bandiera della mia contrada, nella mia città, bandiera che vola in alto, bacia il Cielo e torna nelle mani di chi l'ha lanciata a meno che, per colpa di una ventata inattesa e mai voluta, acquisti una traiettoria tale che diventi imprendibile, inafferrabile.

Così avanzo ed ho scelto di prendermi in faccia tutto, vento e sole, freddo e caldo, ghiaccio attanagliante della freddezza umana e amore totale caldo e cullante che scioglie il cuore e od ogni più profonda viscera, insulti pesanti ed ingiusti e complimenti troppo falsi per andarne fieri.

Ma non ritrarrò il mio volto dai colpi del Bene e del Male e piangerò a volte e canterò dalla Gioia altrettante volte. Perchè questa è la vita e se non la vivo così, allora lo scorrere del tempo non ha senso per me, nessun senso faticare, nessun senso lavorare, nessun senso esistere, soffrire, godere, vivere.

E quando sarò giunto in fondo, se avrò la possibilità di riguardarmi indietro, vedrò più "me stesso" alle prese con cose diversissime fra loro, a volte davvero opposte, ma sempre io in fondo, sempre io nell'essenza di quel che si è, perchè si è qualcosa e si fa qualcos'altro: non si è mai quel che si fa, quel che si è, è molto di più, per chi lo scopre. Peregrinanti nel nostro incedere incerto nei giorni che passano si cerca sempre di cambiare ciò che si fa, ed a volte serve per scoprire e cesellare chi si è, ma chi si è ci accompagna in ogni situazione.

E dunque, dunque, ciò che si fa cambia profondamente, se si guarda, mentre si fa, quel che si è. E se non ci si dimentica, in quel che si fa, quel che si è. Tutto cambia, il mondo intero cambia. Tutto acquista senso, tutto acquista un senso profondissimo, che profuma di sacro, tanto che il considerato profano diviene sacro, l'intera esistenza umana diviene sacra, sacra per sua stessa natura, per sua stessa Essenza: sacra non pechè noi gli diamo un significato sacro, ma perchè essa stessa è sacra indipendentemente da quel che noi pensiamo di essa.

E la Vita trionfa, in mezzo alla Morte, dentro e fuori di noi. E la Vita combatte, sempre, incessantemente, e conduce le Sue Battaglie, per molti inesistenti, per alcuni non visibili e per altri più vere e reali di tutto il resto.

E la Vita tionfa, inesorabile perchè questo è il Suo destino: la Morte è stata sconfitta, una volta e per sempre. Realmente.

Ed io, da pellegrino, non posso che cantare le Sue Vittorie, le Sue Battaglie e renderle Grazie, incessantemente Grazie perchè mi tiene in piedi, io, che altrimenti, sarei morto e stecchito a terra, inerme, senza vita, senza energie, senza niente di tutto ciò che ho, senza Speranza, senza Forza, senza Meta.

Anche un pellegrino ha la sua meta, anche se la meta non è un luogo fisso.

1 aprile 2008

Amore è come un fiume impetuoso

Amore è come un fiume impetuoso, ti travolge, ti trasporta, ti trascina, ma non ti fa mai affogare.

E incessante nel suo corso ti fa sbattere addosso a massi e sentire dolore. Ti getta giù dalle cascate alte 100 metri, e tu, senza poterti opporre e con paura e timore preghi per sopravvivere.



Ma tutto questo che ti fa passare Amore viene ampiamente ripagato quando, continuando a trascinarti ormai come un morto che cammina, ti fa giungere all'Oceano Infinito dell'Amore.

Là la corrente è calda, là albergano Pace e Gioia Senza Fine, là il mare è calmo e si può facilmente approdare a quella spiaggia di sabbia finissima e perle preziose alla quale fin da principio Amore ti voleva condurre.

Solo che tu, all'inizio, non lo sapevi. Ti sei lasciato travolgere, trasportare, umiliare. Senza capire niente di ciò che stava realmente accadendo.

29 marzo 2008

“Premio D eci e lode”

Che cos’è? - “Premio D eci e lode” è un premio, un certificato, un attestato di stima e gradimento per ciò che il premiato propone.
Come si assegna? - Chi ne ha ricevuto uno può assegnarne quanti ne vuole, ogni volta che vuole, come simbolo di stima a chiunque apprezzi in maniera particolare, con qualsiasi motivazione sempre che il destinatario, colui o colei che assegna il premio o la motivazione non denotino valori negativi come l’istigazione al razzismo, alla violenza, alla pedofilia e cosacce del genere dalle quali il “Premio D eci e lode” si dissocia e con le quali non ha e non vuole mai avere niente a che fare.

Le regole:
1. Esporre il logo del “Premio D eci e lode”, che è il premio stesso, con la motivazione per cui lo si è ricevuto. E’ un riconoscimento che indica il gradimento di una persona amica, per cui è di valore (nel post originario c’è il pratico “copia e incolla”);
2. Linkare il blog di chi ha assegnato il premio come doveroso ringraziamento;
3. Se non si lascia il collegamento al post originario già inserito nel codice html del premio provvedere a linkarlo (nel post originario c’è il pratico “copia e incolla”);
4. Inserire il regolamento (nel post originario c’è il pratico “copia e incolla”);
5. Premiare almeno 1 blog aggiungendo la motivazione.
Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.
Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i “Premio D eci e lode” che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.

Queste regole sono obbligatorie soltanto la prima volta che si riceve il premio per permettere la sua diffusione, ricevendone più di uno non è necessario ripetere le procedure ogni volta, a meno che si desideri farlo. Ci si può limitare ad accantonare i propri premi in bacheca per mostrarli e potersi vantare di quanti se ne siano conquistati.

Si ricorda che chi è stato già premiato una volta può assegnare tutti i “Premio D eci e lode” che vuole e quando vuole ( a parte il primo), anche a distanza di tempo, per sempre. Basterà dichiarare il blog a cui lo si vuole assegnare e la motivazione. Oltre che, naturalmente, mettere a disposizione il necessario link in caso che il destinatario non sia ancora stato premiato prima.


Nominations
  • Noemi: unica ed ineguagliabile Noemi! :) Come potevo non darti anche questo premiettino da parte mia? Ehehehe... i tuoi post sono sempre molto belli, ci siamo addirittura conosciuti di persona, mi hai presentato mezzi tuoi amici milanesi... ci siamo visti la prima volta alla stazione e avevi anche preparato un super cartello col mio nome... che dire di più... grazziieeeeeeeeeeee!
  • Princi: mitica princi...questo premio si aggiunge a quelli già ricevuti... ti avevo già accennato qualcosa a riguardo in uno dei miei ultimi commenti sul tuo blog, forse nell'ultimo! ;) Un abbraccio grande grandeeeeee! :)
  • Goccia: un'altra blogger conosciuta di persona... eheheh ...abbiamo mangiato la pizza assieme! Yuppi! :) (assieme anche a Noemi!) Dunque non potevo non nominarti! Bacionionionioni!
  • Salvatore: mitico Salva ecco anche per te la nomination blogghistica! Sempre bei post, riflessioni e pensieri che mi emozionano molto... deus gratias! ;) (si scrive così?)
  • Sara: beh non poteva mancare la senese adottiva! Eheheeh... beh anche se sei simpatizzante del bruco ti nomino lo stesso, pensa quanto sono buono! :) Un abbraccioooooneeeeeee!
  • Mayra G Louis: potenti le tue riflessioni, uno dei primi blog che ho scovato in rete che mi hanno trasmesso grandi emozioni... dunque non potevi essere fuori dal premio! :) Un abbraccio forte forte!
  • Cristina: un luogo di riflessioni ma anche di tranquillità casalinga... un blog semplice ma che amo molto leggere e frequentare! Crì ti mando un abbraccioneoneone! :)
  • Romina: un'oasi di pace e di tranquillità... mi sono da subito innamorato di questo blog pieno di semplici ma sereni pensieri che mi aiutano spesso nelle mie faticose giornate milanesi... :) grazieeeeeeeeeee!
  • Dona: non potevo non nominarti! :) Un'altra mitica blogger ancora non conosciuta di persona ma chissà... ;) eheheh un abbraccione grande grande!
Come ha detto elis nel suo post, piena libertà chiaramente di continuare o meno la catena :)

Come ultima cosa, ma solo in ordine temporale, voglio ancora ringraziare elis per il pensiero e il suo blogger-'affetto sempre dimostrato nei confronti del sottoscritto :)

Un bacione grande a tutti quanti... buon week end che ormai è già iniziato e che, come sempre, durerà troppo poco!

28 marzo 2008

Guarda lassù!

Ore ed ore passate a guardare lassù, tra stelle ed il Cielo, là dove si fanno e disfanno, in un attimo, disegni e fantasie.

Assieme ad alcuni amici, immaginando una vita assieme in una grande casa, ognuno portando quel che poteva e condividendo il nostro tempo perchè questo ci sembrava la cosa più bella che potessimo fare e che potessimo donarci, passavamo ore e serate intere ad ammirare le bellezze che Qualcuno aveva creato per noi.

E non ci stancavamo mai ed era tutto bello, tutti assieme su di un telone grande, nel mezzo del prato, con le gambe di uno che ti montano sullo stomaco e la scarpa di un'altro vicino alla faccia, senza che ci fosse niente di strano.

E con quel cielo sopra di noi che a guardarlo sembrava che fosse anche vicino, che lo si potesse toccare facilmente, che fosse a portata di mano. E che ci sfiorava il volto e ci accarezzava.

Ed il Cielo è sempre lì, ma se ci sono troppe luci sulla terra, per quanto uno si sforzi di vedere, non vedrà le luci del cielo, perchè quelle della terra non glielo permetteranno, cambiandogli la vista, cambiandogli la visuale delle cose, e quelle stelle che tanto bene vedeva, seppur rimarranno sempre là come quando era piccolo e giovane, scompariranno alla sua vista, divenendo solo e soltanto un bel ricordo ma non più realtà.

Per questo per vedere bene il Cielo occorre andare là dove non c'è inquinamento luminoso in luoghi solitari ed appartati per godersi lo spettacolo e vedere ancora una volta quel che il mondo vuole nascondere, abbagliandoci.

23 marzo 2008

Honolulu beach

Quanto è prezioso il silenzio!
Quanto è preziosa la solitudine!
Quanto è prezioso il riposo!
Quanto è preziosa una giornata vuota!


Al massimo un libro da leggere, una tazza di te da sorseggiare lentamente ed un buon libro da leggersi in poltrona.

Honolulu beach, aspettami!

19 marzo 2008

Al pianoforte, con fare lento

Tra tutte le nostre note stonate, un po' bistorte e po' rimaneggiate, c'è qualcuno che le legge magicamente dritte, perfette, quasi fossimo dei veri artisti, veri compositori, e non per gioco. Provetti scrittori, pittori strabilianti da gallerie e ricche platee... ma invece, non è così, ma questo non conta.

Non conta che tu sappia suonar come Beethoven, conta quello che trasmetti nella vita che vivi.

Conta che quel qualcuno, le tue note stonate, le legge diversamente dagli altri e così diversamente, leggendole addirittura per quel che esse non sono, le sente così diverse ai suoi orecchi ed al suo cuore, non si sa perchè, che esse esplodono in un qualcosa di magico e variopinto andando addirittura al di là di ogni più rosea aspettativa, là dove l'immaginazione non consoce la strada e dove non ci sono cartine per muoversi e raggiungere la meta.

E quell'unico spettatore della tua vita, che nemmeno ha pagato il biglietto e che nemmeno era stato invitato, fra i tanti invitati che hanno dato buca, che se ne sono andati e che sono scappati, scappati lontano dai giorni e dalle profondità, dopo averle occupate, bistrattate, dopo averle forate e ferite, quell'unico spettatore inaspettato, ma presente, quell'unico spettatore ride e sorride guardandomi suonare il piano.

E poi batte le mani e le batte forte, nel silenzio della sala, della sala vuota, ma ricca di note, note stonate e bistrattate, note che sembravano importanti e che sono rimaste nel cassetto fra la polvere e lo sberleffo di altre vite per cui erano state pensate, ma che non le hanno aspettate.

Quell'unico spettatore della tua vita dà senso al tuo stare al pianoforte, e tu gli sorridi e lui ti guarda e tu suoni per lui, ormai per lui, lasciando perdere i ricordi sparsi come i fogli sulla scrivania, mezzi scritti e mezzi no, appunti che aspettavano di essere conclusi per chissà quale opera da regalare.

Dunque al pianoforte, con fare lento, senza fretta, componi e ascolta quel che il cuore sussurra di nascosto. Le note più belle e più dolci non sono per tutti: ma per qualcuno in particolare, qualcuno particolare, qualcuno che ascolta e che non si stanca di ascoltare. Qualcuno che non se ne va prima che alzi le mani dai tasti bianchi e neri, per qualcuno che aspetta la fine della serata, che va oltre quelle note, che non ha fretta, aspettandone altre, di nuove, per alleggerirsi con esse dei pesi della vita, dolenti a volte, fardelli leggeri o pesanti che mettono alla prova i nostri giorni.

E se non sai cantare, se non hai una bella voce, o se sei stanco, ascolta le note, è tutto quel che dovrai fare, ad occhi chiusi, a braccia aperte, col sole in faccia, sotto la luna, al freddo o al caldo, bevendo la pioggia, nei luoghi sconosciuti dove il Cielo ti chiama.

(Scritto ascoltando "Cinema Paradiso By Josh Groban Tribute" trovato su Coffeè break-broke-broken... momenti di noemiana follia. Per leggerlo con sottofondo di note musicali, basta aprire in un altra pagina il link del blog di Noemi... la musica parte da sola! Grazie Noemi!)

17 marzo 2008

Non importa che tempo faccia

Lunga è la strada, lunga e faticosa. E sia che piova, sia che ci sia il sole, comprenderai cosa significa la parola fatica e certamente incontrerai un altro impostore che vorrà divenire spesso tuo compagno di viaggio, sconforto, che ti si metterà accanto proprio nei giorni più duri, quando ti senti ferito o quando sei rimasto deluso.

Quando sentirai quella voce che dirà "dove vai? che fai? Hai sbagliato strada... non vedi? Non vedi che hai sbagliato tutto? Sei fregato, non hai più possibilità di scampo, non puoi più tornare indietro, ed andare avanti non ha più un senso. Sei nel deserto, nella solitudine... e ci rimarrai per sempre!", quando sentirai anche soltanto un sibilo di un discorso cosi, fratello dà retta a me, rialza la testa e contro ogni previsione spiazza il tuo avversario e fa quella giocata che sai fare bene... sorridi e credi!

Passa oltre e fatti ungere dalla Grazia Potente e Santificante di Colui che può darti così tanta energia da farti percorrere km e km senza che tu nemmeno te ne accorga... permettigli di entrare nella tua vita, potentemente e non opporre resistenza!


E vinci, con Gesù, ogni difficoltà ed ogni sfida. Tu sei già vittorioso, anche quando sei nel deserto soltanto per il fatto che Gesù è il Vittorioso! E, come ogni buon amico, egli divide con gli amici ciò che ha e la Sua Vittoria non la tiene per se ma la concede largamente ai suoi. Ogni tua più rosea previsione sarà un niente dinanzi alla Grazia di Dio, ogni tuo pensiero sarà un niente dinanzi ai Suoi Prodigi!

Dunque ti donerà la Suea Croce, ma la croce con cui Lui ha vinto il mondo, sarà la croce con la quale vincerai il mondo!

E così rendi grazie e cammina ancora ed avanza lentamente. Non sei solo. Non importa che tempo faccia... c'è sempre il sole dietro alle nuvole, c'è sempre il sole dietro ai temporali più brutti e anche dietro alla fredda neve. Sembra strano, ma eppure è realmente così!

Go my friend, go!

10 marzo 2008

La Scala verso il Cielo

E se non c'è musica attorno a te, possa tu avere quella musica dentro e tirala fuori!
E se non c'è gioia, possa tu avere tu quella gioia trascinante che butta giù i muri invisibili che ti circondano, abbatti e riedifica!
E se nessuno sorride, sorridi tu, sorridi che sei più bello, sorridi perchè vivi!
E se nessuno ride e tutti sono seri, ridi te, ridi te, ridi te e sii il giullare della situazione e provoca sorrisi e distruggi la tristezza!
E se nessuno si guarda da fratello, guarda gli altri come fossero carne della tua carne!
E se tutto è grigio e morto, sii tu colorato e fa risorgere, scuoti e fa cadere a terra le foglie morte perchè di nuove e molto verdi ne vedrai nascere su quella stessa pianta! Ma quando scuoti, scuoti forte, con tutta la rabbia che hai dentro perchè proprio tutte le foglie morte cadano. Una stagione è terminata ma presto, molto presto, una nuova stagione rigogliosa nascerà.

E se non c'è ritmo
se non quello dei giorni che passano, tutti uguali, inizia tu col tuo ritmo, quello che senti dentro ed inizia a battere le mani sulla tavola piatta dei tuoi giorni... e vedrai che anche altri prenderanno quel ritmo, gli sguardi si incrocieranno, i sorrisi fioriranno come le piante in primavera, una nuova atmosfera nascerà, e tornerà la Pace! Anche un canto s'innalzerà, un canto di Gioia, un canto di Ringraziamento, un canto che parte lento e lieve e che diventa grido, grido impazzito per la Gioia di poter salire al Cielo, di poterlo baciare e di poter tornare giù, sulla Terra annullando le distanze, lasciandosi abbracciare dall'unica Realtà.

Perchè la scala che conduce al Cielo, che conduce in Alto, è irta e faticosa e passa per piccoli scalini, uno di seguito all'altro, scalini che sommati su scalini sommano fatica a fatica e difficoltà a difficoltà. Ma va percorsa con costanza, senza fretta e senza spaventarsi se sembra sempre più lunga del previsto, e non da soli, ma con Entusiamo, con Gioia, con Speranza, con Intraprendenza, con Rischio, con Fortezza e con Grinta. Poterla percorrere è già una grande possibilità, un grande Dono.

Gradino dopo gradino fino in cima alla vetta alla vetta. Fino al Cielo. Passando per la Terra. Toccando il Cielo dalla Terra. Portando la Terra in Cielo. Perchè il Cielo è venuto sulla Terra!

4 marzo 2008

Tracce in te

Camminando scopro, tra i miei, i tuoi passi.

Scopro tracce di te in me, tracce di me in te. Eppure flebili, fragili, tracce e non segni chiari e distinti ma piccoli e leggeri tratti, seppur indubbiamente scritti da te come se fossero stati tracciati da me. Tracce come impronte sulla sabbia dove l'acqua del mare, appena fatte, le cancella.

E le seguo e le cerco, tra le righe della vita, mettendo i miei passi nelle tue impronte, cercando anche là dove il mare è già passato e già ha cancellato.

E non sono approdato a questa spiaggia sconosciuta per mia volontà perchè non conoscevo la strada che conduceva in questo luogo. Da casa mia non esiste infatti strada o via per questa spiaggia.

Ma da naufrago vi sono giunto, con qualche panno da rammendare e una lunga lista di sogni nel cassetto, con tutta l'aria di rimanere tali. Ma a parte qualche spicciolo, nelle tasche bucate trovo solo quel foglietto scritto a penna, elenco dei tanti "vorrei": e me lo tengo stretto e ogni tanto lo rileggo, alzo lo sguardo al Cielo, ma solo per un attimo, e poi lo riabbasso seguendo le tracce che il tuo passare scrive nel corso dei giorni, in terra.