La difesa implica una chiusura, rispetto a ciò che potresti fare dei tuoi giorni, rispetto alle possibilità che la vita ti offre. La difesa dimostra una paura.
Quando uno ha "paura di prendere goal" e si chiude in difesa, è proprio allora che glielo fanno. Perchè l'avversario si accorge del momento di debolezza e così spinge sull'accelleratore e cerca di sfruttarlo a suo totale vantaggio.
Occorre invece aprirsi un po' e giocare d'attacco. E' solo così che la squadra intera può distendersi, occupare bene tutte le zone del campo e prendere in mano il gioco tessendo trame e cercando di costruire buone azioni da goal, finalizzate alla vittoria finale della partita.
Poni bene attenzione a come la tattica della tua squadra possa aiutare od ostacolare la tua crescita e le tue potenzialità. Se la tua squadra sarà chiusa in difesa, difficilmente uscirete dalla vostra metà campo. Il "pallino del gioco" sarà quasi costantemente in mano all'avversario e, le poche volte che recupererete palla, non riuscirete a costruire azioni perchè l'avversario è meglio messo in campo e la tua squadra è tutta troppo dietro alla linea della palla.
In una realtà nella quale si gioca all'attacco la mentalità è diversa: ognuno deve dare sempre il massimo e deve mettere completamente ogni suo talento a disposizione dell'altro, in modo che ognuno dia una mano al proprio compagno di reparto e le cose funzionino a dovere. Compito dell'allenatore è quello di organizzare bene il gioco di squadra, di far crescere individualmente ogni suo componente, sia dal punto di vista della personalità, sia tecnicamente che tatticamente. Compito del preparatore atletico è che ogni uomo risponda al meglio delle proprio potenzialità fisiche, di resistenza e di velocità. In una realtà che vuole giocare d'attacco, c'è la cura nei minimi dettagli di ognuno di questi aspetti e chi dirige la società ne conosce bene l'importanza e la rilevanza per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
Il rischio di giocare troppo d'attacco è di prendersi qualche bel contropiede e di pagare qualche disattenzione difensiva di troppo. Un altro rischio è quello di incontrare un'avversario "chiuso nella propria metà campo" e quindi difficile da scardinare.
Ma giocare in difesa non sa proprio di niente. Partire a giocare una partita con l'idea di difendersi è controproducente. Meglio l'attacco!
Nella vita non si può giocare in difesa. Essendo la vita un viaggio percorribile soltanto in una direzione, cioè in avanti, non si può che giocare d'attacco protesi verso il futuro cercando di renderlo migliore del passato per noi e per gli altri.
Quando uno ha "paura di prendere goal" e si chiude in difesa, è proprio allora che glielo fanno. Perchè l'avversario si accorge del momento di debolezza e così spinge sull'accelleratore e cerca di sfruttarlo a suo totale vantaggio.
Occorre invece aprirsi un po' e giocare d'attacco. E' solo così che la squadra intera può distendersi, occupare bene tutte le zone del campo e prendere in mano il gioco tessendo trame e cercando di costruire buone azioni da goal, finalizzate alla vittoria finale della partita.
Poni bene attenzione a come la tattica della tua squadra possa aiutare od ostacolare la tua crescita e le tue potenzialità. Se la tua squadra sarà chiusa in difesa, difficilmente uscirete dalla vostra metà campo. Il "pallino del gioco" sarà quasi costantemente in mano all'avversario e, le poche volte che recupererete palla, non riuscirete a costruire azioni perchè l'avversario è meglio messo in campo e la tua squadra è tutta troppo dietro alla linea della palla.
In una realtà nella quale si gioca all'attacco la mentalità è diversa: ognuno deve dare sempre il massimo e deve mettere completamente ogni suo talento a disposizione dell'altro, in modo che ognuno dia una mano al proprio compagno di reparto e le cose funzionino a dovere. Compito dell'allenatore è quello di organizzare bene il gioco di squadra, di far crescere individualmente ogni suo componente, sia dal punto di vista della personalità, sia tecnicamente che tatticamente. Compito del preparatore atletico è che ogni uomo risponda al meglio delle proprio potenzialità fisiche, di resistenza e di velocità. In una realtà che vuole giocare d'attacco, c'è la cura nei minimi dettagli di ognuno di questi aspetti e chi dirige la società ne conosce bene l'importanza e la rilevanza per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
Il rischio di giocare troppo d'attacco è di prendersi qualche bel contropiede e di pagare qualche disattenzione difensiva di troppo. Un altro rischio è quello di incontrare un'avversario "chiuso nella propria metà campo" e quindi difficile da scardinare.
Ma giocare in difesa non sa proprio di niente. Partire a giocare una partita con l'idea di difendersi è controproducente. Meglio l'attacco!
Nella vita non si può giocare in difesa. Essendo la vita un viaggio percorribile soltanto in una direzione, cioè in avanti, non si può che giocare d'attacco protesi verso il futuro cercando di renderlo migliore del passato per noi e per gli altri.
Grazie lore per questa riflessione.. hai proprio ragione.
RispondiEliminaAttaccare attacare sempre, con tenacia fino all'ultimo minuto...
perdere la partita della vita non è infatti una vita in cui tante cose sono andate storte.. è non aver vissuto con questa grinta.
il condor
Grande Condor! :D
RispondiEliminaTi ringrazio per il commento... ognuno nella partita ha i suoi doni da giocarsi... c'è chi ha il dono "della zampata"!
;)